Ricostruzione 3D della città di Amatrice utilizzando Rhinoceros e Grasshopper

Grazie, Giuseppe, per la segnalazione.
Se capisco bene hanno generato il modello del terreno tramite grasshopper analizzando i dati di http://earthexplorer.usgs.gov/ ed hanno poi generato i solidi degli edifici elaborando sempre con Grasshopper i dati XML prelevati da OpenStreetMap.
Alla fine sono arrivati alla fresatura per la costruzione del plastico, ma già i primi due passaggi sono straordinari e degni di standing ovation.
Mi domando se sono state fatte analisi in merito alla precisione di restituzione dei modelli e quanto questi si discostino dal dato reale. Insomma: è già stata definita o comunicata la tolleranza? Sai inoltre se le definizioni gh sono pubbliche?

Ho contattato l’amico Michele che intervenga qui!

Ciao Stefano, l’accuratezza è funzione dei dati provenienti dalle cartografie presenti in rete…io avevo a disposizione anche degli shape file della regione e in alcuni casi ho verificato la congruenza con gli open data presenti in rete…ovviamente vie erano delle discordanze ma mai superiori al mezzo metro. Data la ristrettezza dei tempi (3 settimane) e la scala del modello, 1:500, ho accettato questo errore. Le definizioni sono oggetto di un articolo che sto per scrivere e che posterò, una volta pubblicato, nel mio blog.
Ti ringrazio per l’interesse e sono a disposizione per altre curiosità.

Sono d’accordo sul fatto che, data la scala, uno scarto di mezzo metro sia più che accettabile. Grazie infinite per le informazioni contenute nell’articolo che mi hanno spalancato un mondo: prima o poi dovrò partecipare ad un corso Grasshopper perchè le applicazioni sono davvero senza fine.
Aspetto con estremo interesse il secondo articolo sull’argomento. Nel frattempo potresti darmi qualche particolare in più sulla definizione delle coperture? L’articolo non mi sembrava molto particolareggiato e non capito se anche quelle sono state definite in automatico o se sono state invece disegnate “a manina”.
Grazie ancora.

no, i dati in ingresso sono stati i perimetri del fabbricato e la linea di colmo se il tetto era a due falde, la costante era ovviamente la pendenza. qui il link del primo di tre video su cui sperimento la definizione per la costruzione delle falde. Fammi sapere cosa ne pensi https://www.youtube.com/watch?v=GvCxs5o2NGw

Molto interessante il titolo di questo post, ma non c’e’ nessun riferimento a articoli o immagini da visualizzare…e’ possibile avere qualche link ?

In passato ho giocherellato anch’ io ( per hobby ) con Rhino nella ricostruzione di terreni a partire dai dati DEM .

Certo che per promuoversi Michele… non è un fenomeno…
:grin:

Grazie Giuseppe…proverò a fare del mio meglio!

Ottimo Lavoro Michele… ho visitato il sito e devo farti i complimenti :slight_smile:
Deve avervi impegnato non poco , specialmente nella definizione GH.

Ciao Mario,
ti ringrazio, è stata una fantastica operazione di Instant Modeling partendo da dati presenti nel web, che è risultato essere un grande condensatore di memoria, tutto sta a saper codificare i dati presenti e renderli modelli comprensibili a tutti!

Confermo che, dal sito, si capisce la mole di lavoro fatta!
Impressionante!
Faccio i miei complimenti anche per l’etica dimostrata.
Ciao

Ti ringrazio Lucio!

eccomi. Perdona il ritardo ma sono stati giorni particolarmente impegnativi. :unamused:
Le lezioni sono estremamente interessanti e spero di poterle utilizzare prima o poi: purtroppo oggi come oggi non riesco a visualizzarne tre di seguito, figurati se riesco a studiarle. :angry:
Quello che però capisco poco è la scelta, come parametro, della pendenza della falda che, in caso di linea di gronda con geometria irregolare genera una linea di colmo obliqua e costruisce volumi improbabili.
Immagino però che i video descrivano una costruzione del software in termini di esempio, siano fondamentalmente “accademia” (nell’accezione buona del termine) che va modificata quando applicata in casi specifici.
Giusto?
A prescindere da tutto, grazie ancora perchè i vari passaggi sono davvero descritti senza saltare nulla.
a presto
Stefano