Un anello discreto, da mettere tutti i giorni.
Articolo prodotto e ancora commercializzato.
Nelle versioni in oro bianco con topazi azzurri e oro rosa con rodoliti, entrambi con contorno di diamanti.
Disegnato con R6, render KS9.
Sempre di classe il nostro Fabio, posterò un anello simile disegnato un po’ di tempo fa…
Come gioielliere per caso
Giusto per una principessa qualsiasi
si vola alto qui
da quando state pubblicando tutti questo giorielli, mi sto chiedendo ogni volta, quale sia
la percentuale di lavoro che su un anello del genere si possa delegare ai macchinari. . .
Ciao Salvio.
Molte delle fasi della lavorazione vengono ancora svolte a mano.
Certo si cerca di sfruttare la tecnologia il più possibile, più che altro per competere economicamente.
L’utilizzo delle tecnologie non lede, a mio avviso, la nostra artigianalità.
Le capacità artigianali non le vedo in opposizione alla tecnologia, anzi credo debbano necessariamente lavorare in sinergia.
condivido quanto hai detto Fabio,
il mio riferimento era proprio sul punto dell’artigianalità, che credo in gioielli di questo tipo sia la parte predominante. nel senso, lasciando stare la parte “progettuale” per così dire, tipo bozza/disegno
progetto al cad con relativo render, su un anello della foto postata cosa si può automatizzare?
immagino di sucuro i cilindretti che formano la corona come anche gli alloggi dei petali,
ma la saldatura tra i vari pezzi come anche l’incastonatura viene fatta a mano?
non voglio pensare che sia come una catena di montaggio dove si progetta al pc
per poi mandare il tutto alla macchina che esegue il grosso del lavoro
poi alla fine bisogna dare soltanto una smussata/lucidata?
secondo me solo per incastonare le pietre chiudendo quei piccoli fermi ai lati “se fatto ancora a mano”
non’é proprio così facile, bisogna avere un’ottima artigianalità cosa che oggi diventa sempre più rara.
Ciao Salvio.
Questo pezzo lo fondiamo in tre parti, per avere più agio nella lucidatura delle parti interne.
I diamanti al contorno sono in pre-incassato, in sostanza escono già incassati dal ciclo di fusione.
L’assemblaggio è fatto a mano, mediante saldatura.
Ci sono delle “tacche” di accoppiamento (nell’immagine non si vedono molto) che permettono di accoppiare le parti facilmente e senza margine di errore.
L’incassatura delle pietre di colore è fatta a mano così come tutte le operazioni di finitura come la smerigliatura e la lucidatura.
quindi se ho capito bene anche la parte che sostiene il fiore (quella centrale) viene fatta meccanicamente?
wauuu, quindi si riesce ad avere una corona come quella della foto, già con i diamanti incassonati.
Di solito vengono fatti con la tecnica della microfusione a cera persa, tecnica antichissima adattata e miniaturizzata alle nostre esigenze.
Se cerchi in internet sicuramente trovi qualche video che spiega come funziona.
Se hai dubbi, se posso, cerco di chiarirli.
Sì, diciamo che io mi sono specializzato in questo.
Si chiama pre-incassato o “stone in place”.
Permette di evitare l’incassatura inserendo direttamente le pietre nella cera.
Ecco, di questo, credo che non troverai molto (se non nulla proprio) in internet.
si infatti poi mi sono ricordato che ne parlammo poco tempo fa tramite il post robot preicassatura su cera
(ormai i robot sono arrivati ad un livello incredibile)
ho trovato questo video, dove invece della tecnica a cera persa, usa la fusione in osso di seppia
in rete ho notato che è più in uso quella a cera persa, ma comparandole,
mi sembra che con osso di seppia si facciano meno passaggi giusto?
qualle a cera persa offre qualche tipo di vantaggio diverso da questa?
(questo metodo mi da proprio l’impressione di chi lavora i metalli pesanti)
La tecnica dell’osso di seppia la usava mio papà quando aveva ancora i pantaloni alla zuava.
Stiamo parlando della preistoria, almeno a livello produttivo.
In effetti ricordo ora che, sulle lavorazioni orafe di microfusione, girano filmati di tecniche e attrezzature oramai superate.
Diciamo che anche noi, nel nostro piccolo, ci siamo evoluti.
Edit: non vorrei fare pubblicità a nessuno, ma ti mando due link dove si vede una fonditrice e un iniettore di cera dei nostri tempi:
Edit2: scusa, il primo video è di un forno di scolatura/cottura dei gessi.
Fonditrice qui:
macchinari a parte, da quel che vedo nel tuo ambito, bisogna essere anche un piccolo chimico