Osnap INT su Rhinoceros

Salve a tutti. Mi sono imbattuto in un problema curioso: su un video mi è capitato di vedere inserire un punto sull’incrocio apparente di due curve. Nella vista frontale le curve sembrano incrociarsi mentre nella vista prospettica si vede chiaramente che giacciono su piani diversi. Con lo snap INT è facile agganciare l’intersezione apparente sulla vista frontale, ma il punto si posiziona solo su una delle due curve. Ebbene, nel video (purtroppo in russo!) si vede che spostando leggermente il cursore sull’intersezione nella vista frontale, nella vista prospettica il punto aggancia ciclicamente l’una o l’altra curva a piacere. Come diavolo ha fatto il “tovarich” a fare questo? C’è qualche plug-in sugli osnap? Credo che usasse Rhino 4.

Grazie a tutti.
Enrico.

Ciao Enrico,
Hummm… questa cosa scomodissima… :wink: di spostare dalla curva sopra a quella sotto l’intersezione apparente, la puoi fare anche con Rhino5…

Infatti, vorrei sapere proprio come si fa!
(Perché scomodissima?)

Ciao
Enrico

semplicemente spostando di poco il cursore nella vista ortogonale.
Scomodissima perchè in generale odio dover controllare su altre viste cosa gli viene in mente di fare al punto indicato…

In effetti dal video si intuisce che lui fa così, purtroppo sul mio Rhino non funziona! Il punto rimane agganciato ad una curva e non si sposta! Si sposta solo quando si va molto fuori dall’area di snap e allora si accorge della seconda curva e la cattura (ad esempio con snap VICINO). Ho pensato che potesse dipendere dal fatto che quella curva dove si aggancia fosse sul piano di costruzione e l’ho spostata. Niente da fare!

Ahimé, me meschino! Queste cose mi deprimono.
Ciao.
Enrico.

'nte deprime Enrì…
:smile:
Manda il link del video che cerchiamo di capire l’arcano.

Si tratta del ricalco di un galeone. Come modellista ho cercato per mari e monti qualcosa del genere e l’ho trovato solo in russo. Conosci niente di più accessibile? In ogni caso il video è su youtube e il link è questo:

[https://www.youtube.com/watch?v=J_yhe7YNFEI]

Il punto incriminato inizia da 00:42 secondi.

Ciao.
Enrico

Enrico ciao,
Quel sistema di indicare un punto visto nel video fa schifo. Detto diplomaticamente… :slight_smile:
Usare l’Osnap “vicino” in una intersezione apparente è un suicidio.

Se ti interessa indicare i punti in cui le ordinate intersecano la falchetta:
Partendo dalla curva 3d della falchetta, seleziona questa curva e usa il comando sezioni. Prendendo gli estremi delle rette 3d che indicano le posizioni delle sezioni. Vedrai che il risultato è quello…
…Il metodo no…

Grazie Giuseppe, ottimo suggerimento. Credo proprio che farò come tu dici. Ma rimane il problema del perché a lui funziona e a me no. Purtroppo credo di essere un po’ come il tenente Colombo; non mi piacciono i fili pendenti e non sono soddisfatto finché non riesco ad annodarli tutti. Disgraziatamente ho questa tara di fondo.
Scherzi a parte ma a te funziona come fa lui? Come fa?

Ciao e grazie infinite per la tua dritta.
Enrico.

No problem:
A me funziona così: se il cursore è maggiormente sopra una delle due curve il punto passa a quella più “coperta”.
Come da video. Mi pare che sia lo stesso che succede al nostro amico russo…
C’è da capire, nel caso, per quale motivo da te non è così. hai per caso modificato qualche impostazione delle opzioni? Tipo snap radius nei Modeling aids?near.mp4 (270.3 KB)

Ok, filo parzialmente riannodato. Funziona anche a me ma a patto che nasconda le altre due curve del ponte e del’altro bordo che praticamente coincidono se viste di fronte. Però se sposto l’asse centrale dal piano di costruzione allora ha ripreso a funzionare come al russo! Certo che questi software sono strani! Diciamo che va bene anche così. L’altro metodo comunque è decisamente più deterministico!

Ma non ti risulta qualche tutorial simile in italiano o almeno inglese/spagnolo?

Ciao e grazie ancora.
Enrico.

Più che strano…difficile… difficile gestire in 2d (lo schermo) l’informazione che viene dall Z-Buffer che serve a capire e con poca precisione chi “è sotto” e chi “sopra” nello spazio 3D che viene simulato.
Su cose apparentemente sovrapposte le cose si fanno complicate assai.

I tutorial per una banale questione numerica (utenti coinvolti) li trovi maggiormente in inglese.

Nello specifico tu cerchi un tutorial per la costruzione navale se comprendo bene. Il problema è la vastità della materia.
Magari se circoscrivi i punti è possibile dare una mano.

Io ho solo la tenacia del “secchione” e mi sono visto tutta la serie dei video…
Faccio presente che l’intero “sistema” di modellazione finsce poi con l’utilizzo di T-Spline.

Bisogna capire che livello di modellazione si vuole. Per quel tanto che basta a far venir fuori qualcosa…allora bene anche questi tutorial.
Se si vuole usare bene il programma… la strada è altra. Altrissima. Fidati.

Beh, questa è una cosa che mi ha sempre incuriosito. Io sono un semplice modellista navale e il mio obiettivo è solo quello di riportare in CAD alcuni vecchi piani cartacei che ho in mio possesso e quindi non ho grandissime pretese, ma se uno volesse fare un uso professionale di Rhino (ad esempio per progettare navi vere) quali strade esistono? Università? Corsi specifici di qualche struttura?

Che ne pensi del passaggio che lui fa attraverso T-Spline?

Enrico.

In un contesto di cantiere “vero” puoi usare Rhino per visualizzare un concept con minime pretese di correttezza geometrica -tanto per vedere - o per la realizzazione di prototipi da mettere in vasca. In questo caso si parla di modellazione con grafico di curvatura che fa da maestro di orchestra e superfici che tengano in conto eventuali nodi interni e continuità al bordo.
In ogni caso la tendenza è quella di partire dal cartaceo: waterlines, buttocks e stations che in italiano dovrebbero essere linee d’acqua, ordinate e stazioni. Tentando di ricalcarle perfettamente. Questo, a mio modesto avviso è la madre di tutte le cazzate.
Il modo di progettare 2d cartaceo non si mette in discussione ma fare un passaggio diretto al 3D è sbagliato. Abbiamo verificato sul campo la cosa con più di un cantiere. (Vela)
In una progettazione veramente 3D il modello viene controllato mentre si crea. Dalla forma del galleggiamento a barca sbandata in poi.
http://www.orca3d.com/Orca3dJ/ questo è un plugin molto utilizzato.
personalmente uso molte definizioni GH che mi sono fatto da solo.

T-Spline mi piace molto.

L’uso fatto nel video è molto rustico e per levarsi dai problemi peraltro semplicissimi da risolvere. La ruota di prua del galeone preso in esame è un calcio di rigore a porta vuota. I problemi veri sono con gli scafi moderni (sempre vela). Dritto di prua verticale che si innesta su scafi molto piatti… quelli sono dolori…

Immagino che un progettista di barche a vela reali abbia molte gatte da pelare che non oso nemmeno immaginare. Come modellista navale che vuole riprodurre vecchi natanti esistiti realmente le pretese sono molto più modeste, per fortuna! L’unico vero guaio è che sui piani per modellisti, al massimo puoi sperare di trovare le due viste principali + tutte le ordinate e la chiglia da ricalcare su compensato per il ritaglio e da lì devi partire se vuoi riportare in 3D il modello. Il galeone del russo è fin troppo ben documentato rispetto alla media disponibile.
Proprio questo è il rebus. Secondo te conviene fare come il russo, cioè usare t-spline per lo scafo e Rhino per il resto o è preferibile ricalcare le ordinate in Rhino e poi generare le superfici con rete di curve, sweep o altro? Te lo chiedo solo perché non vorrei buttare il poco tempo che ho per giocare con il modellismo 3D in strade che poi rendono improbo il lavoro invece di snellirlo.
Puoi darmi qualche dritta? Ho provato una volta a realizzare una cabina piatta con oblò circolari usando t-spline e per poco non mi hanno ritrovato invischiato in curve, mesh e inviluppi vari!
Credo di essere tenace ma vorrei non percorrere strade che non portano da nessuna parte.
Tu cosa mi consigli?

Enrico

Direi che ti conviene rimanere in ambito Rhino in questo caso.
Quando sei invischiato e ci hai dedicato il giusto tempo, non esitare a postare qui il problema. Vedrai che riceverai risposta.

Grazie infinite, Giuseppe. Allora alla prossima.

Enrico