Creazione di un nuovo applicativo

Ciao a tutti,

Anzitutto, devo dire che non so se quest’argomento possa essere trattato su questo forum. Semmai, scusatemi e cancellate serenamente.

Dunque, da tempo utilizzo Rhino in modo “grezzo” per ottenere dei risultati che vorrei avere in modo automatizzato o semiautomatizzato.
Nel mercato dell’informatica già esistono programmi della concorrenza per arrivare allo stesso risultato, ma costano cifre letteralmente folli, perché estremamente limitative, considerato il costo che oggi viene pagato il prodotto finale. Di basato su Rhino invece non c’è ancora niente.

Da qui l’idea: perchè non provare a creare un applicativo di Rhino che possa dare quello che cerco ad un “prezzo Rhino”? Ed a quel punto, perché non commercializzarlo? Spaccherebbe il mercato.

Si tratta di disegno tecnico navale. So esattamente da dove cominciare e dove arrivare. Lavorando direttamente sul campo, so esattamente che livello di “user-friendly” si cerca e come dicevo, già riesco a avere gli stessi risultati in modo un po’ barbarico.
Non sono tuttavia minimamente in grado di creare un applicativo, né voglio esserlo: il mio lavoro è un altro.
C’è qualche programmatore avrebbe voglia di associarsi a me per metterlo su? Oppure qualcuno saprebbe indicarmi a chi rivolgersi?

Lo dicevo all’inizio, non so se si possano trattare argomenti di sbocco commerciale in questo forum (non mi risulta ci sia divieto, ma comprendo che sia una cosa diversa rispetto al chiedere aiuto per un problema). Nel caso… scusatemi tanto e cancellate pure. Capirò al volo.

Grazie

Ciao

non penso che l’argomento possa disturbare.
Lo sviluppo di una applicazione in ambiente rhino è supportato da un buon sdk e dal forum. La cosa più difficile è trovare un programmatore che sia anche utilizzatore di rhino, che conosca la materia e che sia disposto ad investire tempo. A questo dovresti aggiungere un’analisi del numero potenziale di utenti che determina il prezzo dell’applicazione. Se non sbaglio anche NcNeel o una sua partecipata offre un servizio di sviluppo applicazioni.

Sergio

Ciao,

grazie Sergio. Scusa l’ignoranza, ma cos’è un sdk?
Per il resto, si penso proprio che sia dififcile trovare un programmatore che possa essere anche utilizzatore, ma per quello dico che servirebbe di lavorarci insieme, perché io sono utilizzatore esperto, so esattamente cosa serve e tutto sommato è anche semplice, visto che riesco a farlo in modo “manuale”, non automatizzato voglio dire.
Il numero di potenziali utenti? Forse non enorme, ma su scala globale: prenderebbe con certezza tutto il mondo navale perché come dicevo, tutti gli altri concorrenti lo fanno ad un prezzo esageratamente alto e di conseguenza facilissimo da battere.
Sostanzialmente si tratta di costruire un modello fatto di alcune centinaia di pezzi semplici, da inserire in un database in modo automatico con le loro caratteristiche e marcature e poi rappresentarlo in 2D tramite viste e sezioni.
Niente di complicato, il limite del farlo manualmente è dato dal numero di elementi da gestire/modificare, non dalla difficoltà.
Non sapevo che McNell avesse una sua partecipata per sviluppo applicazioni.
Mi piacerebbe farlo in ambito Italia, ma se nessuno si fa avanti, proverò ad informarmi con McNell. Intanto grazie!

Ciao,
Io sono della McNeel.
Seguo con particolare attenzione il settore navale.
Il termine è molto ampio e comprende approcci e temi completamente diversi… Senza chiedere cosa vuoi fare, almeno capire in quale ambito ti vorresti muovere: lamiere, interni, elementi finiti, impianti, linee d’acqua…

Ciao Giuseppe,

lamiere per la costruzione, cui poi si potrebbe abbinare lo studio ad elementi finiti dal momento che andremmo a definire componenti strutturali.
Vedo che per il FEM c’è già almeno un applicativo, che per altro meidtavo di acquistare per la mia ditta. Invece per le strutture (lamiere, travi, ecc…) ed il disegno tecnico navale non trovo niente che sia basato su Rhino.

Sarebbe una bella cosa anche un applicativo per gli impianti, ma per adesso non mi interessa.

Per stabilità, linee d’acqua e aspetti idrostatici in genere, vedo che esiste Orca, che però non ho mai provato perché per definire uno scafo mi basta Rhino base, mentre per testare la stabilità dello scafo, cosa che avviene molto di rado, faccio riferimento a chi usa altri programmi.

Se hai suggerimenti o una lista di applicazioni per il mondo navale, ben vengano.

Se ti (tu/McNeel) interessa la proposta di un nuovo applicativo per una tematica di cui non ho trovato niente basato su Rhino, bè parliamone! :slight_smile:

Oh guarda, un sosia. :grin:

??? :sweat_smile:
La mia brutta faccia non l’auguro a nessuno :slightly_smiling_face:

:rofl:

pensi sia impossibile per te concepire in autonomia un applicativo in GH?
Non richiede esperienza di programmazione e se hai bisogno di qualcosa il forum è ricco di gente disponibile.

In effetti quello che dovrei fare non sarebbe altro che automatizzare su 500 pezzi quello che manualmente faccio su 50 pezzi. Niente di chissà che…
Il fatto è che fino ad oggi posso dirmi utnte esperto (limitatamente agli strumenti del mio campo) ma assolutamente lontano dalla programmazione: ero fermo al Pascal, primi anni 90’… :sweat_smile:
Ora che l’hai buttata lì ho cercato un attimo di capire cosa sia sto GH e vedo che è un bellissimo linguaggio di programmazione intuitiva già integrato in Rhino…
Non male!
Per fare un prodotto fatto bene, da commercializzare, se mai mai lo farò, dovrò necessariamente ingaggiare un programmatore di quelli bravi, altrimenti sarà sempre una schifezza.
Ma intanto per “giocarci” io, per sperimentare, capire e fare piccoli passi avanti… bhè, ci farò un pensierino! :+1:

A ben vedere, anche se sono rimasto “un po’ indietro”, come dicevo, GH è entusiasmante, perché mi riporta ai diagrammi di flusso che si dovevano necessariamente costruire prima di programmare (alle superiori presi l’indirizzo sperimentale che oggi viene chiamato meccatronica, con il primissimo Autocad che girava su MS DOS di un potentissimo PC 286! :rofl: :rofl: :joy:).
In un certo senso, so già usarlo e poi ci sono pure gli ottimi tutorial di PGN su Youtube… Tutto ciò sarebbe fantastico, se mi avanzasse ancora qualcuna delle 28 ore giornaliere :slight_smile:

Dai, ci provo!! Grazie della dritta!

Guarda, non so cosa ti serve esattamente, ma io a programmazione non sono meglio di te eppure, a modo mio e certamente migliorabile ho realizzato una definizione carina che ha attirato l’attenzione di più professionisti in ambito aeronautico.
Cerca Air. Co. De. Tool in rete, sono fuorinl casa, altrimenti ti posta o il link.

Compare una lunga lista di Air Conditioning Tools… e inserendo anche il tuo nome, la ricerca non migliora.
Se quando hai tempo me lo linki, lo vedo volentieri.
Grazie, ciao

Ciao

Se permetti faccio anch’io qualche considerazione. :slight_smile:
Premetto che non sono un programmatore, anche se la programmazione mi appassiona.
E per evitare equivoci dico subito che non sarei in grado di scrivere il tuo plug-in.

Concordo con Sergio che in generale sarebbe meglio che il plug-in lo scrivesse qualcuno che conosce il disegno navale. Se conosce anche Rhino meglio ancora.
Credo che il minimo sindacale sia comunque conoscere la geometria CAD.

Certo, tu sai cosa vuoi, ma credo che il difficile sia comunicarlo a qualcuno che non parla la tua stessa ‘lingua’. In questo caso la progettazione navale.
Stesso discorso per i comandi Rhino. Se non usi Rhino puo’ non essere cosi’ facile capire l’operazione richiesta. Anche le strutture dati di Rhino vanno in qualche modo ‘assimilate’.

Se il plug-in lo scrive un programmatore non pratico del ramo, credo sia essenziale definire in anticipo bene, molto bene, cosa deve fare il plug-in stesso.
Perche’ ogni cambiamento successivo puo’ portare a dover riscrivere gran parte del programma.

Altra cosa.
Il fatto che la procedura che hai in mente sia realizzabile con comandi Rhino non garantisce che sia semplice replicarla nel plug-in.
Certo, puoi richiamare direttamente i vari comandi dal plug-in.
Ma se invece qualche comando dovesse essere ‘riscritto’ nel plug-in per qualche motivo, c’e’ la possibilita’ che quella operazione non sia disponibile nelle librerie pubbliche di McNeel, ad esempio perche’ utilizza un algoritmo proprietario. E quindi potrebbe dover essere sviluppata praticamente da zero.

Ultima cosa, poi la smetto. :wink:
Se invece veramente la procedura a cui pensi e’ replicabile con una semplice sequenza di comandi Rhino, forse e’ abbastanza semplice ottenerla da un semplice script, e se e’ cosi’ non so quanti potenziali clienti comprerebbero un plug-in per una operazione che puoi fare con un semplice script …

OK, non prendermi per un menagramo … :wink:
Non e’ mia intenzione dissuaderti, tutt’altro.
Volevo solo parlare dei rischi insiti in queste cose, per come la vedo io.
Sviluppare del software puo’ sembrare semplice, ma ci possono essere delle insidie.
Meglio conoscerle in anticipo, seconde me. :slight_smile:

Ciao

P.S.
Il progetto di Luca,credo sia qui:

Bè,il punto di partenza di tutto il ragionamento è che quello che vorrei fare sarebbe utile a mantenere sotto controllo della documentazione (disegni e database) tutto somamto semplice, ma che riguarda un gran numero di elementi.
Finché siamo sulla cinquantina di elementi, ci si fa a fare un lavoro decente ed economico manualmente; ma laddove i pezzi diventano centinaia…

Ho cercato plug-in già fatti che potessero farmi questo servizio ma non ne ho trovati, altrimenti l’avrei comprato direttamente e sarei stato più che contento.
Ma come dicevo non c’è su base Rhino e gli altri sono sostanzialmente astronavi (col costo e delicatezza di astronavi) per andare su strade di montagna dove sarebbe molto più utile una Panda4x4 vecchio modello.

Quindi per prima cosa vorrei implementare questo plug-in per me e se fosse semplice, tanto meglio.
Detto ciò, una volta che fosse disponibile, semplice, stabile e insomma fosse fatto bene (per ciò dicevo che per commercializzarlo dovrei ingaggiare un bravo programmatore), perché non commercializzarlo? Anche fosse un semplice script, sarà sempre una questione di prezzo. I clienti potrebbero farselo da soli? Io se già esistesse e fosse fatto bene da qualcuno che ha saputo mirare e centrare l’obbiettivo, non avrei dubbi a comprarlo piuttosto che a farmelo in casa (ovviamente al giusto prezzo).

Poi se fosse semplice verrebbe a costare poco e quindi troverebbe anche larga diffusione, certamente in tutto il mercato navale mondiale, ma anche fuori da quest’ambito, con un interessante ritorno per la McNeel stessa. Dico certamente perchè come già dicevo, serve una Panda 4x4 ma tutti vendono solo astronavi.
Posso dirlo con estrema sicurezza, perché sto parlando del mio ambito lavorativo e sto parlando di qualcosa che conosco alla perfezione, sia come output di progettazione, che come utente Rhino.

Non preoccuparti, non credo tu sia un menagramo :slight_smile:; apprezzo i consigli, anche perché fino a ieri non avrei nemmeno saputo da dove cominciare e invece oggi, grazie ai tanti input ricevuti, ho già due strade da poter imboccare. Adeso devo sceglierne una e percorrerla, cercando di superare le difficoltà che incontrerò per strada.

Poi ripeto, anzitutto lo faccio per me, per mio personale utilizzo, quindi cado in piedi. :wink:

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PS: molto interessante il progettino di Luca. Non ne capisco un gra che, ma sembra che possa fare dei calcoli di aerodinamica sulla base di nu modello da testare.
Per uno che dice di saper programmare quanto me (in realtà sarà certamente qualcosa in più del mio zero), vedo un incoraggiante risultato, che mi sprona ad approfondire lo studio di Grasshopper

Forse ce n’e’ anche una terza.
Se si tratta piu’ o meno di una sequenza di comandi Rhino potrebbe essere piu’ semplice uno script tradizionale (in Python).

Anche in questo, caso, per dubbi e informazioni (almeno fin dove arriviamo … ) chiedi pure qui sul forum.
Ma penso anch’io che convenga provare prima con GH.
La logica e’ un po’ diversa rispetto a un linguaggio come Pascal o Python, pero’ non devi imparare una sintassi. :grinning:

In bocca al lupo !

Detto da Emilio, lo prenderei in seria considerazione. Si descrive come un vecchietto stolito e scarsamente pratico, ma è esattamente tutt’altro e questo è molto apprezzabile.

Si quello è certamente un buon link per dare un idea delle potenzialità della mia definizione gh, grazie Emilio.

GH nasce proprio per rendere parametrico un software freeform, ma la cosa bella e potente è che puoi programmarlo

  1. Senza conoscere la sintassi di programmazione
  2. Con una rapidità eccezionale rispetto a quella che servirebbe se volessi creare le stesse funzioni con codice procedurale,
  3. Automatizzare tutti i processi che ti pare, i limiti sono solo le tue conoscenze teoriche riguardo la tua disciplina (navale in questo caso).

Se sai ciò che vuoi, conosci la fisica (per quello che ci compete come ingegnere eh, per carità), Geometria (nel senso di calcolo matriciale, vettoriale,…) … ti basta implementare le equazioni utilizzando i componenti gh per creare macrofunzioni e poter calcolare qualsiasi cosa, oppure puoi interfacciare la tua definizione con gli altri software che utilizzi.

Ad esempio, sdc è un mondo, cfd altrettanto, per cui sto cercando (col tempo a disposizione) di creare un modo per interfacciare la mesh che genero con un programma cfd (non sono io ad implementare le è equazioni di Navier Stockes,… ci vorrebbe tutta la vita solo per quello) in modo bidirezionale.

Nel mio ambito c’è tutto : progettazione preliminare, cfd, FEA,… ma le cose sono disgiunte e non conosco nulla che disegni con pochi input un disegno manufatturabile (o a meno di qualche ritocco comunque con un notevole risparmio di tempo).
Se riuscirò ad implementare queste comunicazioni bi direzionali senza reinventare la ruota e sfruttando ad esempio Openfoam (…) , avrò modo di scendere anche nel dettaglio costruttivo in modo automatico e con la possibilità di avere un 3D manufatturabile (anche io lavoro per aerei di Aviazione generale, niente aerei di linea o astronavi). Lo faccio per me, per gli aeromodellisti, autocostruttori e poi… se son rose fioriranno.

Certo se avessi a fianco un @giuseppe e un @emilio i tempi sarebbero drasticamente ridotti e tutto sarebbe una passeggiata… ma pian piano puoi fare molto.

Inoltre imparando gh ti renderai conto che nella tua testa si insinuera una logica che capirai essere quella della programmazione e comprenderai le strutture dai, a questo punto ti basterà forse la sintassi per andare oltre… tra i bit… in un mondo virtuale :stuck_out_tongue_winking_eye:

Ma infatti è quello che mi appresterò a fare e poi , come dici tu, se son rose fioriranno.

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Ciao Luca, grazie per la stima (anche se in realta’ sono solo un impiegato che cerca di arrivare alla pensione), ma ovviamente non rinuncio a metteri i puntini sulle “i”, dal mio punto di vista, certo. :grinning:

Diciamo ‘parametrico’ alla Rhino.
Il nome originale di GH: Explicit History era senz’altro molto piu’ esplicativo.
I CAD parametrici funzionano in maniera un po’ diversa: puoi usare i vincoli.
GH ti permette di definire la costruzione di un oggetto passo per passo, ma i passi li devi ‘scrivere’ tu, non li prende lui automaticamente.
E ci sono dei limiti, ad esempio per i comandi Rhino che dipendono dal punto di selezione.
Questi o non ci sono su GH o sono abbastanza diversi come funzionamento.

Il tuo progetto e’ certamente un ottimo esempio di cosa puo’ fare GH in ambito free-form.
( Complimenti ! BTW )
Ma credo che la forma di un aereo si presti abbastanza alla logica di GH.
Forse con altre forme si incontrano maggiori difficolta’.
Comunque GH e’ nato da un architetto e, da profano, credo che per quel tipo di lavoro sia un ottimo strumento.

Su questo permettimi di avere dei dubbi.
Si tratta di trascinare componenti e ‘fili’ invece di scrivere variabili e chiamate di funzione.
Personalmente non vedo una gran differenza.

E un vero CAD parametrico e’ ancora piu’ veloce nel costruire la procedura.
Ma certo puo’ essere un aspetto molto soggettivo.

Piuttosto secondo me il grande pregio di GH e’ la facilita’ nell’uso interattivo, in cui agendo sugli (scomodissimi IMO :smile:) slider vedi in tempo reale (diciamo in tempo di ricalcolo) il risultato generato dal nuovo valore.
Gli script sono lontani anni luce da questo, non avendo accesso a un toolkit per interfaccia grafica predefinito.

Un difetto invece, a mio parere, e’ la mancanza di una documentazione da consultare.
Le conoscenze riguardo a GH paiono tramandate come i segreti di una setta.
Vedremo se con GH2 (quando uscira’) cambiera’ qualcosa.
( O forse ‘vedrete’ perche’ nel frattempo saro’ ormai in pensione :smile: )

Anche il numero di componenti standard mi sembra piuttosto ridotto (Ovvio pensando che fa quasi tutto David). Certo ci sono molti add-on liberamente disponibili, ma qui la ricerca del ‘componente perduto’ o meglio mancante e’ ancora piu’ laboriosa, almeno all’inizio.

Comunque spero che continuerai a mostrarci cosa riesci a fare con GH, e’ molto interessante.

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va be Emilio, ma tu mica ci abbandoni eeee
anzi non lavorando avrai ancora più tempo :wink: