Definizioni accessibili da sito web

Buon pomeriggio,

chiedo a voi esperti: so che ShapeDiver ha creato un servizio web per la visualizzazione di definizioni su web. Qualcuno sa darmi informazioni più dettagliate su come è possibile implementare questa tecnologia?

Lo chiedo perché ho messo su più volte vari server web, server db e pagine web, per cui volevo capire se la cosa era alla mia portata e se potevo implementare questa tecnologia senza scomodare ShapeDiver.

In ciò che chiedo c’entra anche Rhino Compute?

Con ShapeDiver ho un po’ di esperienza: l’ho usato in alcuni demo (tipo: https://www.marcotraverso.it/interactive-3d-parametric-tower-design/ ) e in questo momento lo sto utilizzando per un configuratore integrato con l’e-commerce Shopify di un cliente, sviluppando la definizione di GH, l’interfaccia interattiva con le API e l’integrazione lato server con il DB di Shopify.

La prima cosa da capire è se sia compatibile con le definizioni che devi integrare.
Al momento ci sono limitazioni sia sulla complessità della soluzione (non può richiedere più di un tot di tempo), sia sulla geometria in output (ad esempio: 20mb come dimensioni totali del file - le singole mesh devono essere al di sotto di 65535 vertici).

Inoltre gli account gratuiti consentono solo di pubblicare i modelli sulla piattaforma app.shapediver.com (utilizzando la loro interfaccia predefinita) ma non si può fare l’embedding in siti esterni.

L’altro possibile limite è il costo del servizio Pro, che non è basso (100€/mese minimo). Il target del servizio sono aziende che usano le definizioni per personalizzare prodotti all’interno di un e-commerce, e in questi casi il costo ha un senso (si parte da circa 0,1 € per sessione di utilizzo). Con designer e sviluppatori possono comunque esserci degli accordi diversi.

L’integrazione di base è piuttosto semplice, una volta caricata la definizione di Grasshopper (opportunamente preparata) puoi configurare l’interfaccia predefinita selezionando le variabili da rendere visibili e il loro ordine, e configurando le impostazioni di visualizzazione (materiali, sfondo HDRI, ombre, luci, ecc.).

Il funzionamento - per quello che ho verificato fino ad oggi - è affidabile. Hanno anche implementato un sistema di caching per cui se si richiama una combinazione di parametri già utilizzata in precedenza, in molti casi viene richiamata la soluzione tramite cache, evitando di dover fare avanti e indietro con il server su cui è installato Rhino.

Faccio sviluppo web anch’io (PHP/MySQL/html/css/javascript/jQuery) e un anno fa feci alcuni test con RhinoCompute. Mi ricordo che ero arrivato ad implementarne il funzionamento di base, però chiaramente ShapeDiver è stato pensato proprio per funzionare con Grasshopper in modo nativo, quindi è tutto pronto e già ottimizzato, e da quando lo utilizzo sinceramente ho lasciato da parte RhinoCompute, non so se il progetto sia stato aggiornato e/o ampliato.

Usando le API, e investendo un po’ di tempo, si possono fare cose anche complicate, però restano i limiti che ho detto.

Hanno un servizio di supporto/commerciale molto rapido a rispondere, nel caso puoi chiedere a loro per maggiori dettagli. Oppure puoi provare l’account gratuito e vedere se per le tue esigenze può andare.

Grazie Marco, sei stato molto utile. La cosa la vedo quindi molto impegnativa e già studio e sviluppo della definizione mi porta via molto tempo, mi sa che devo tagliare.
Per i costi… beh era solo un informazione, mi rendo conto che il passo va fatto solo se ce n’è motivo ed ad oggi non ho motivo di mettere in gioco somme per ShapeDiver, in un futuro… magari… perché no.

Più che comprensibile.

Comuque l’account gratuito lo puoi provare, una definizione di Grasshopper di base la prepari in poco tempo (si tratta di mettere un Output per la geometria da visualizzare, collegarci un Materiale - entrambi dal plugin di ShapeDiver- e di nascondere tutto il resto disabilitandone l’anteprima).

Tutti gli slider e gli altri input vengono riconosciuti in automatico. Almeno ti rendi conto se con la tua definizione può avere senso. E, se funziona, senza fare investimenti hai un modo per condividere il tuo lavoro da browser, quindi senza dover inviare i file nativi, senza dover aprire Rhino/Grasshopper, e potendo usare qualsiasi computer, tablet o smartphone.

questa non l’ho capita Marco. In che senso, senza inviare i file nativi? Non devo fare l’upload della definizione GH?

Sì,certo, intendevo senza inviare il file nativo alle persone a cui vuoi mostrare il modello parametrico.

Ad oggi, se vuoi mostrare il modo in cui funziona la definizione a qualcuno, o mandi il file 3dm/gh, o crei un video. Se invece lo pubblichi sul web puoi mandare un link e far provare l’interazione, tutto qui.

Perfetto. Si ad oggi faccio video. Grazie.

C’è un problema: non c’è però il rischio che le definizioni vengano copiate e date in mano altrui? Chi mi garantisce la riservatezza del codice?

Ovvio, potenzialmente il rischio c’è. così come c’è il rischio che qualsiasi documento che sia su sistemi cloud possa essere visto, copiato, analizzato e/o ceduto da qualcuno.

Non so di preciso come ShapeDiver protegga i file - personalmente se carico qualcosa su Cloud do per scontato che questo rischio esista e faccio le mie valutazioni caso per caso, indipendentemente da quello che viene detto o scritto nella licenza.

Tengo anche in considerazione che questo tipo di servizi basano la loro esistenza sulla sicurezza e sulla fiducia dei clienti: se venisse fuori anche un solo caso di accesso o utilizzo illegale di documenti rischierebbero veramente la chiusura (penso a qualsiasi provider di hosting, piattaforme come Dropbox, provider di email, chat ecc.) quindi penso che nella maggioranza dei casi il rischio sia maggiore per loro piuttosto che per chi carica il documento.

Però di fatto hanno accesso ai tuoi file, questo è indubbio.

Già, certo sul discorso Cloud è tutto vero, ma secondo me se ti copiano documenti o codice all’altro capo del mondo, lo migliorano e ne fanno pubblicità non lo verremo mai a sapere né a capire secondo me.

Non esiste più proprietà privata per colpa dei cloud. Con la scusa che offrono servizi si prendono quanto a noi é caro (foto, documenti, progetti, dati sensibili, condizioni economiche, credenziali per ogni tipo di accesso,…) e vogliono pure essere pagati.
Poi i nostri dati se li rivendono pure… quindi una macchina molto efficiente.
E ci bombardano la testa sulla convenienza del Cloud e avere sempre le informazioni a portata di mano e ci mostrano pure, le aziende di IT, come con tali sistemi (openShift,…bla bla) sia possibile incrementare gli utili di un’azienda.
Sono loro che hanno capito come fare soldi. Per questo, per quanto è possibile meglio tenersi tutto in casa a mio avviso.
Sono solo l’ennesima macchina accesa per creare dipendenza,… ancora l’ennesima dipendenza. Ci sottraggono la libertà e la cosa drammatica é che pur capendo non riusciamo ad uscirne.

Luca, è da anni che ci si batte per proteggere la privacy (che non esiste più)
essendo che qualsiasi cosa devi fare in modo digitale o anche cartaceo
ci sono postille dove sei obbligato a cedere la tua privacy per usufruire
di quel servizio, ed a volte sei obbligato anche ad acconsentire
in modo da poter usarli per conto terzi. “paradossale. . . .”

già.

Con le connesioni internet attuali (a meno che uno non abiti in posti sfigati) ci si può fare un server (anche un nas da qualche centinaio di euro potrebbe farlo) e crearsi un sito o un accesso ad una applicazione senza dover ricorrere al cloud.
Visto che hai fatto il responsabile IT per reti informatiche e trattato sistemi unix e linux (durante la leva militare) potrebbe anche essere una strada percorribile… (così sei tranquillo che le tue definizioni rimangano in “casa”).

occhio non vede, cuore non duole! :wink:
Se lo vieni a sapere, ti girano e, probabilmente, non puoi fare nulla lo stesso…

Mi studi? :scream_cat: :stuck_out_tongue_winking_eye:
Beh, se è per questo tutt’ora uso Red Hat 8 in virtual machine (non più nativo come prima) e infatti il problema non è mettere su il server, piuttosto tutto ciò che concerne il funzionamento della definizione in rete. E se realizzare un sistema di tal natura significa studiarci, al momento devo rimandare.

Ciò che ho fatto con GH voi lo fareste meglio in meno tempo, ne sono certo.
Probabilmente avreste qualche difficoltà per le competenze strettamente aeronautiche, ma lato Rhino e GH mi posso andare a nascondere, quindi non credo al momento di aver realizzato l’applicazione del secolo, ma personalmente mi è molto utile, mi consente di “costruire” il velivolo e capire le problematiche connesse senza sporcarmi le mani o recarmi presso un’azienda aeronautica.
E’ uno strumento di apprendimento, anche se qualcuno mi ha mostrato interesse, soprattutto in ambito aeromodellistico. Ricordati: … :wink: :smiley:

ps. e comunque il responsabile era il mio colonnello capo sezione. :hugs:

infatti. L’unica certezze è il buon Dio. :innocent:

:rofl: grosso guaio a china town… un secolo che non lo vedevo… “sei pronto? Io sono nato pronto!” :rofl::rofl::rofl:

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Già, film storici entrati nelle nostre anime. :heartbeat::grinning: …Jack Burton…

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ogni volta lo riguardo con piacere :joy: :joy:
la cosa bella è che dice la verità (purtroppo)
poi c’è chi dice che sono solo idee complottiste
sarà, ma si dice anche che dietro ad ogni storia c’é
un filo di verità e se più coincidenze fanno una prova . . . .

ps ultimamente sento spesso che la huawei diventerà peggio di google