Buon giorno a tutti, oggi sono impallato su questa sciocchezza e non riesco a uscirne, anche se unire ed estrudere manualmente le curve non è poi una gran tragedia.
Allego la definizione e vi ringrazio della disponibilità come sempre.
Ciao Mario!
Niente di misterioso. E’ come vengono gestite le liste dei dati.
Grasshopper è uno “sport” fatto di due specialità…come il Biathlon.
Strategia di modellazione
Gestione dei dati
Un utente Rhino con la tua capacità non avrà mai problemi con la parte 1… mentre la parte 2 la risolve meglio chi sa programmare.
A differenza di Rhino con cui la strada di casa si trova sempre, se sbatti contro la gestione dei dati in GH…poi ti pianti.
In questo caso è successo che alcune curve provenivano da una lista e altre da altra lista. Questa struttura (liste separate) viene (e ci mancherebbe altro…) rispettata all’interno del comando. In altre parole: il componente guarda dentro la prima lista e unisce quello che c’è. Poi passa alla successiva lista e unisce quello che c’è.
Ovvio che se serve una unica curva chiusa la cosa non quaglia.
Il Flatten non fa altro che creare una nuova lista [0] e schiaffa dentro tutto quello che entra. A quel punto il componente join vede una sola lista con tutte le curve e unisce.
E’ una spiegazione… alla amatriciana… ma non saprei fare meglio
Grazie Giuseppe, è una spiegazione chiara, ma farò come Ferrini di Quelli della notte “non ho capito, ma mi adeguo”
Del resto io modello per la produzione, basta che funzioni
OK, adesso mi sembra abbastanza chiaro … diciamo per quanto riguarda i componenti ‘geometrici’, che processano i dati in ingresso secondo una schema fisso.
Resta da capire cosa fanno i componenti nel menu’ Tree … con calma …
Interessantissimo Giuseppe, hai altri video in italiano su Grasshopper?, il mio grosso limite è l’inglese e quello che hai postato mi ha chiarito molto.
Grazie e buona domenica
Mauro
Io di solito, parlando di Rhino, un po’ di inglese lo capisco.
Ma queste cose restano un problema.
A mio avviso il problema nasce dal fatto che David, per spiegare cose che, come dice Giuseppe, di solito riguardano piu’ la programmazione che l’uso di un CAD, usa dei termini originali, cercando giustamente di farsi capire da chi capisce di CAD ma non di programmazione. Usa anche una sintassi originale.
In questo modo pero’ confonde abbastanza le idee a chi e’ abituato al gergo ‘programmatorio’, per cosi’ dire.
Chi padroneggia la lingua supera facilmente queste cose, ma chi zoppica parecchio con l’inglese (come me), secondo me puo’ rimanere bloccato.
In itailano anche per noi non c’e’ piu’ lo handicap della lingua, quindi si riesce a capire il concetto, anche se i termini utilizzati non sono quelli a cui si e’ abituati …
Comunque ho trovato molto utile anche la spiegazione di David linkata da Giuseppe, anche se e’ in inglese …