Per quello che fai tu ti basterebbe saper usare Keyshot, senza dover scomodare il più complesso e completo Vray (molto utilizzato in campo architettonico). Con keyshot fai veloce e i risultati sono abbastanza realistici, o meglio, fotorealistici. Utilizza delle semplici mappe di illuminazione HDR, poi applichi i materiali che ti interessano e il gioco è fatto. Non ha eguali, a mio avviso. 
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Ciao Luca
ti posto un paio di miei modelli (tanto per ridere), esempio veloce, tornando sul discorso della livrea, come vedi se fai lo split ottieni un risultato praticamente identico a una label senza tutte le complicazioni per crearla e applicarla, tanto per dare un vestitino al modello e vederlo nel suo suo insieme finito, fatto questo ti puoi dedicare con più chiarezza a fare una label, poi mi sbaglierò non so, tu cosa ne dici? e pigliati sto Keyshot da retta a David!
Ciao Massimo, già col tuo precedente post eri stato chiarissimo. Ho capito cosa intendi ed è una soluzione. A questa tua “via” di procedere avevo commentato dicendo che con una immagine potrei evitare di tagliuzzare la superficie (anche copiata) tante volte quante sono le livree che desidero provare.
Però, grazie al tuo riprendere il discorso mi hai fatto pensare ad una soluzione forse molto più efficace delle decals, mi spiego.
Sapendo un po’ mettere mani a GH potrei disegnare le linee della livrea da proiettare, estrarre le superfici e assegnare un colore/materiale. In questo modo manterrei una parametricità senza problemi di risoluzione.
In sintesi, la tua soluzione è vincente a mio avviso, purché integrata in GH e da qui controllata.
Grazie mille, sei stato prezioso.
mi piacciono i tuoi disegni (forse però hai messo troppi stabilizzatori e di solito mi pare che le inlet vadano verso gli scarichi, in questo caso unico, altrimenti si perde il vantaggio della compressione dell’aria , ma figurati era giusto per chiaccherare).
La seconda immagine la trovo migliore, più contrastata (ombre/luci). Bella!
La prima immagine, un pochetto “slavata”, col velivolo tra le nuvole (come giusto che sia), dà l’impressione che l’aereo faccia fumo da tutte le parti: da migliorare! 
Che dire, anche tu Massimo, comprati Keyshot: tutto quel “disturbo” sulle superfici non è il massimo! (bel gioco di parole, Massimo/massimo 
Sono modelli inventati di sana pianta senza alcuna pretesa tecnica, giusto per modellare.
Ciccio KS ce l’ho da mo, questi i primi render di oltre un anno fa , ma non so se riesco a migliorare:-) 
mi sì certamente, infatti te l’ho detto per orientarti nel caso in cui volessi farne altri.
Beh, meglio i tuoi aerei che il mio, banale, barattolo. 
(Il mio campo è l’architettura ma, purtroppo, non posso postare progetti, idee, studi, per forza di cose).
Comunque sia, siete bravi tutti, quanto meno, per il tempo che spendete e la passione che ci mettete, ciascuno a proprio modo.
Per mia esperienza insisto a suggerire KeyShot: non è certo il miglior programma ma insuperabile curva (non a gomito) di apprendimento.
Concordo. Keyshot è intuitivo e immediato, restituisce più che ottimi risultati. Non comprendo il perché certuni si ostinino a voler utilizzare software molto più complessi e macchinosi, anche solo per renderizzare un oggettino di design.
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ciao
con GH ho poca dimestichezza perchè non mi decido a impararlo, me l’ero ripromesso ma evidentemente sta calando la voglia, certamente essendo un parametrico fai un pò come ti pare, in un certo senso, comunque l’importante è divertirsi.
David, modella un aereo così inizi a volare anche tu, sei troppo “terreno” secondo me. 
In che senso, Massimo? 
voce del verbo volare
fai troppe fondazioni
Si comincia sempre dal basso… e io volo basso! 
Eh ho capito, ma bisognerà pur svegliarsi, nooo?
è utile per quando si cade, ci si fa meno male.
In tal caso più che di un aereo servirebbe un paracadute; sfido chiunque a cadere, dall’alto, con un aereo: non credo si resti integri.
Non ci sto a capi’ niente… tutte queste battute non capisco dove vogliono arrivare, per dire cosa? 
ecco i pro della soluzione di Massimo.
credo che sia un’ottima soluzione per quello che vedo 