Grazie Salvio.
Appena possibile mostrerò un rendering.
Grazie Salvio.
Appena possibile mostrerò un rendering.
come promesso, con tutte le imperfezioni del caso, so che per i professionisti è pessimo, ma per me è un risultato figo.
bel risultato
grazie Salvio
Ciao Luca, il risultato comincia ad essere figo, io però per renderlo un po’ più realistico diminuirei un pelino l’effetto specchio della superficie, mi sembra ancora un po’ innaturale.
Fosse solo quello il problema …
mi vola già in hangar. Vediamo se trovo un altro hdr all’aperto… non so.
Si, comunque, vedrò di fare come suggerisci. Ma poi riguardando la foto di apertura della discussione Ambienti e realismo , quell’oggetto è perfettamente inserito nel contesto e sembra che lo abbia costruito lui e messo li dentro, io non riesco a dare questo effetto così realistico, ma capisco che ci dovrei studiare un botto e si aprirebbe un altro mondo.
provo a sintetizzare: questi effetti si ottengono perché ci sono condizioni precise.
C’è un rapporto, direi quasi 1:1 del modello 3d e dell’environment/fondale, questo permette di ottenere una riflessione del environment con dimensioni reali sul modello 3d (vedi finestra riflessa).
La scelta dell’environment è basilare per ottenere un buon realismo. Se si usano environments con focali molto aperte, e in genere quelli che si trovano sono tutti più o meno fatti così, mettendo dei modelli 3d grandi le riflessioni dei particolari diventano piccolissime e innaturali. Ovviamente invertendo i fattori si ottiene un risultato opposto e ugualmente innaturale.
Va anche ricordato che comunque environment determina e influenza anche il colore dei materiali del modello 3d. l’effetto realistico di questo rendering è ampliato dai colori caldi dell’environment usato.
In conclusione, chi lo ha fatto, o è stato fortunato ad avere un environment dimensionato correttamente al modello 3D o, molto più probabilmente, ha editato l’environment controllando le dimensioni.
Per farlo serve avere un editor HDRI che permetta di gestire le immagini bidimensionali come HDRI. Niente di troppo complicato, serve solo avere gli strumenti giusti per operare. Ma tutto parte, comunque, dal corretto rapporto dimensionale tra modello 3d e immagini da utilizzare.
sul fatto che c’è e deve esserci una relazione 1:1 tra ambiente e oggetto mi pare ovvio, meno ovvio è come operare.
Ripeto, se hai un editor HRDI ti crei l’ambiente ad hoc. Se usi Ambienti già fatti devi smanettare parecchio ma ci puoi anche arrivare, tagliando, ridimensionando, ripixelando (termine maccheronico per dire rieditare la risoluzione dell’immagine), insomma, niente di immediato, ma neanche niente di impossibile. @lucio_zadra ti ha fatto vedere come aggiustare la distanza di un immagine semplicemente tagliandola. Il metodo è corretto in questi casi e si può utilizzare con immagini appropriate anche per allontanare la scena.
Del resto non è che chi ha, per esempio, una versione HD di KeyShot ottiene risultati mediocri di realismo. Certo, con la versione PRO ci arrivi a un quarto del tempo impiegato, ma devi spendere almeno il doppio in software…
…piano, piano ci stai arrivando!
Adesso devi lavorare sui vetri… Consiglio, cambia i parametri di IOR (indice di rifrazione): aumentandoli ottieni “più spessore”
Mamma mia… è un parto.
Non mi piace molto. Dovrei renderlo trasparente ma fumé. Non capisco perché il materiale applicato al layer non si vede e devo selezionare il materiale e trascinarlo direttamente sulla superficie.
Ciao Luca, sta venendo proprio bene, complimenti.
Io proverei una piccola modifica ai vetri.
Li staccherei dalla carlinga con un piccolo bordino che crei volutamente una “discontinuità”.
Ti giro una cosa fatta al volo, guarda la differenza tra i primi e gli ultimi tre oblò, cosa dici?
Eh sì.
Viene proprio bene.
Per il bordino, con il comando Spessore si fa in un attimo.
oblò1.3dm (266,1 KB)
sta prendendo proprio forma eeee
una volta finito, un be volo ci starebbe bene
Si piace anche a me, ma devo correggere diverse cose, come il trave di coda, parte della fuso, il vetro anteriore è diviso in due, niente di complicato, ma conferisce maggiore fedeltà di riproduzione.
probabilmente verrà realizzato in scala 1/6 da un aeromodellista di esperienza.