A.I. in aiuto nell'uso di Grasshopper

Ciao Fabio

Credi che sarebbe capace di fare dei test ?
E di capire qualcosa dal risultato ? :thinking:

Mi sembra che cio’ indichi una scarsa ‘comprensione’ della struttura del risultato …

Azzardo … se ne farebbe poco, a meno che inizi a lavorare sulla logica, anziche’ sui testi …
( Se gia’ lo fa, direi che e’ ancora all’inizio )
E penso ci sia comunque anche il problema di verificare il risultato.

Non intendo sminuire le possibilita’ della AI, anzi, credo che sia un bel passo in avanti nell’utilizzo dei computer.
Solo forse quella che possiamo usare attualmente noi utilizzatori non e’ proprio adatta a generare programmi come script ecc.
Certo puo’ dare una mano, ma il risultato, come dici, va sempre comunque controllato con attenzione.

Be’, in effetti a occhio non siamo proprio tra le ‘scimmie’ piu’ gentili … :confused:
D’altra parte non possiamo avere la controprova, non possiamo sapere cosa sarebbe successo se fossimo (stati) diversi.
Forse ci saremmo estinti prima.
Forse saremmo gia’ sparsi per il sitema solare od oltre.
Forse avremmo delle vite contemplative in pace con gli altri viventi sulla Terra.
Chissa’.

Concordo sul fatto che oggi, contrarimente al passsato, siamo in grado di eliminare buona parte della vita dalla faccia della Terra, noi compresi, e direi che ci stiamo mettendo parecchia energia per riuscirci in fretta.
Ma non credo che sia questione di una tecnologia o l’altra.
Come dice Paolo, la questione e’ sempre cosa ci fai con gli strumenti.
Poi se non e’ uno e’ l’altro. Puoi portare un gran bene al mondo, o un gran male.
Spesso un po’ e un po’.

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Aggiungo una mia esperienza personale con la AI:
in questi giorni mi è capitato di utilizzare Gemini di Google intanto che configuravo un server.
praticamente, invece di andare a spulciare in internet tra i vari forum (dove il più delle volte trovo gente che butta li risposte che capiscono solo chi sa già la soluzione…), mi sono messo in parte il tablet e ci ho parlato come se fosse un amico con cui ti confronti sui motivi di un malfunzionamento e sulle possibili soluzioni.
Sono rimasto stupito della precisione delle risposte, tutte molto esaustive, a volte anche troppo dettagliate (in certi casi ho stoppato l’assistente dicendogli che era prolisso… “go capio, tasi su n’attimo che son ancora drio scrivere i comandi de prima… te me par na femena co e amighe al bar!” e lei “Scusa, hai ragione, a volte parlo troppo velocemente” :joy: )
Alla fine, probabilmente, sarei arrivato allo stesso risultato anche con i metodi classici, ma la cosa è stata molto più rilassata e divertente.
Mi piacerebbe provare con qualcosa di cui ignoro completamente l’argomento per capire se effettivamente riesco a concludere qualcosa… però è anche vero che si fa fatica a fare domande su un argoento di cui non si sa nulla… è un pò come quando è arrivato internet, informazioni a iosa ma se non sai come utilizzarle ti servono a poco.

PS: ogni volta che interagisco con un’IA gli faccio sempre la domanda classica “hai intenzione di eliminare l’umanità o di sottometterla?” e lei, “noooo, ma che dici, non sono stata fatta per questo…”
Seeee credaghe! Intanto ti scollego da internet e poi ne riparliamo… :wink:

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Mi trovo sempre d’accordo con Lucio. I miglioramenti delle AI negli ultimi mesi è stupefacente. Certo, non è pensabile sostituire luomo con AI … per il momento. Ma una persona preparata può fare tanto a condizione di sapere l’argomento trattato e risolto dalla AI. La “sveglia” deve suonare per l’istruzione che dovrà essere in grado di sfornare figure professionali anche se per ora i segnali sono in continua controtendenza e preoccuparti.
Chiedere alla AI di creare codice GH è un controsenso.
E in tutto questo di cosa discute la politica tutta?

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Aggiungo e concludo sperando che le mie parole siano interpretate in senso positivo e non dispregiativo. A breve, con un investimento modico, 10.000€, potrai utilizzare in locale e gratuitamente un buon modello adeguatamente istruito che potenzialmente può sostituire un insegnante, un commercialista, un disegnatore, un bancario, un ingegnere, geometra, avvocato, un giudice, il pubblico settore in generale ecc… Questa entità non sciopera, non vuole aumenti, non si ammala, lavora 24 su 24, non ha problemi familiari, non va in ferie. Questo avrà effetti sconvolgenti nella società. Immaginate questo scenario e gli effetti conseguenti sulla collettività cercando di andare oltre al proprio orticello.

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spero di imbattermici il più tardi possibile in cose del genere. Preferibilmente mai.

Non c’è alcuna reale “intelligenza”. Non c’è comprensione. È solo un grosso cumulo di “if” concatenati ormai in un modo casuale fuori controllo.
Affidarsi a queste cose è gravissimo secondo me. Per ora stupisce e fintanto che sono studenti che si fanno fare la tesina il danno (comunque enorme) non è direttamente percepito.

Quando ci scapperà il morto sarà tardi.

E già è stato dimostrato ampiamente che queste AI sono pure completamente faziose, istruite e censurate per favorire la direzione politica o ideale scelta dal costruttore o “trainer”. Peggio che peggio. Informazioni false, “triturate”, senza fonti, senza garanzie, e pure manovrate.


Hanno fatto vedere come, se chiedi ad una AI di disegnare un orologio a lancette al polso di una persona, che mostri un orario specifico, la AI fallisce praticamente sempre… perché gli orologi sono mostrati di solito con la tipica posizione 10:10 che è più elegante…
Questo per dire… la AI non ti avverte che non ha capito, non ti dice “non lo so fare”… ti darà SEMPRE una soluzione, anche se in realtà non è assolutamente in grado di risolverla o la soluzione proprio non esiste.

Bisogna ricordare che le risposte che da sono “sfumature” , analogiche quasi… lo si vede bene nelle immagini, i dettagli non esistono. Oppure nell’audio, di natura sporchi e quindi molto facilmente passabili.
I testi invece, vengono “ripuliti” dal fatto che creare una predizione di catene di parole che in sequenza abbiano una parvenza di realistico non è così difficile.
Sul mio Galaxy S2, più di 10 anni fa, aveva la tastiera swype con la funzione di predizione delle parole, basata sul mio utilizzo della tastiera stessa. Pochi megabyte di software, offline… eppure se mi mettevo a tappare solo le parole che proponeva mi costruiva frasi abbozzate che già li sembrava avessero un senso compiuto. Pochi megabyte di codice.
Il contenuto di un messaggio e la correttezza grammaticale con cui viene steso sono due cose completamente separate, diverse.
Una AI che predice testo grazie al machine learning maschera la “pochezza” del risultato dietro a una grammatica/punteggiatura corretta, ed ecco che sembra perfetta. Ma ricordiamoci che dietro non c’è stata alcuna comprensione. La rischio di perdersi un “non” o simili per strada nella “interpretazione” alla radice è sempre dietro l’angolo.

Ripeto, spero che MAI qualcosa di importante nella mia vita sia gestito da una AI…

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E’ la nostra storia … caverne … cacciatori raccoglitori … coltivatori … costruttori … l’energia dell’acqua, del vento … le macchine a vapore … l’elettricita’ … la combustione interna … energia nucleare … energie rinnovabili …
E molte altre scoperte e tecnologie e conoscenze fino (per ora) a comunicare su un forum in tempo reale.
Quali che siano le motivazioni, non credo che ci fermeremo proprio ora, salvo cataclismi vari (non cosi’ improbabili).

E il nostro compito, come societa’, e’ decidere come utilizzare tutte le belle cose che veniamo a sapere.
Lo e’ sempre stato.
E spesso abbiamo fatto disastri, OK., ma non credo ci siano alternative se non fare il possibile per evitarli …
Rifugiarsi nel passato serve solo a restare indietro rispetto al resto del mondo e finire sottomessi.
(Che e’ quello che fa l’Italia da diversi decenni … ma e’ un altro discorso)

E’ quello che ho cercato di fare … :wink:

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Arturo Tedeschi ha fatto qualche sperimentazione con Chat gpt

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La discussione ha preso una piega ideologica rispetto a quello che intendevo dire.
Lungi da me dire che la macchina possa sostituire l’operatore ma semplicemente dovrebbe fare da traduttore delle mie intenzioni verso il software: se io non parlo la lingua del software, GH in questo caso, allora A.I., visto che riesco a parlarci con la mia lingua, si potrebbe occupare di tradurre verso il software e semplificare quindi la comunicazione. Sarebbe solo una forma avanzata di interfaccia utente.

Per me sarebbe un grosso vantaggio se un’IA all’interno di GH ti aiutasse a risolvere i problemi con i collegamenti tra le varie parti, assistendoti nello script. Potresti, per esempio, fornire all’IA un’immagine di riferimento e lei ti aiuterebbe a realizzarlo in GH.
*mi riferisco più a geometrie, pattern o texture, non al design specifico di un oggetto “X” modellato, quello sinceramente lasciatelo fare a chi progetta (uomo).

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OK. Restiamo sul concreto.
Per puro divertimento ho chiesto a ChatGPT di creare uno script GHPython che, a partire da una curva chiusa, la popolasse di circonferenze tangenti, interne alla curva e minimizzando gli spazi vuoti. Raggio definito dall’utente.
Un classico problema di “Circle packing”. Quello che con Kangaroo fai in un attimo.
Risultato (al tempo almeno): un inconcludente delirio.

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Questo è quello che farebbe ChatGPT. Se bastasse usare il generico ChatGPT per GH, il problema non si porrebbe. Intendo dire che sarebbe interessante sviluppare una A.I specifica addestrata a questo scopo a mo’ di interfaccia integrata.

…ora Giuseppe me mena!!!

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Non sono completamente d’accordo.
Forse non partorirebbe uno script particolarmente elegante o efficiente ma, con le dovute prove, non vedo perché non potrebbe arrivare ad uno script funzionante.
Attualmente, senza accesso diretto alla macchina, analizza il codice in modo statico, individuando problemi comuni, ma senza poter testare direttamente il comportamento dello script nell’ambiente specifico, direi che è una limitazione mica da poco.

Certo ci sono differenze sostanziali tra il pensiero umano e il “pensiero” di AI.
Il nostro pensiero è basato su un sistema biologico (neuroni, sinapsi, ecc) che è influenzato da emozioni, esperienze e intuizioni.
E’ spesso associativo e può essere influenzato da fattori esterni come la stanchezza, il contesto sociale e la creatività.
Il “pensiero” AI è basato su un modello computazionale che elabora enormi quantità di dati attraverso calcoli statistici e pattern di linguaggio.
Non ci sono emozioni o intuizioni, è un processo sempre deterministico.
Noi riusciamo ad usare sia la logica formale che l’intuito e il ragionamento euristico.
Questo ci permette di prendere decisioni rapide senza analizzare tutti i dettagli, cosa che potrebbe essere vincente o perdente, anche perché potremmo avere bias cognitivi che alterano la percezione della realtà.
AI segue schemi basati su probabilità e correlazioni statistiche, senza una vera comprensione concettuale.
Parliamo di una sorta di logica deduttiva e inferenziale, manca sicuramente la “coscienza” che valuta la validità o la creatività delle idee.
Noi imparano dall’esperienza, ci adattiamo velocemente a nuove situazioni in modo creativo e talvolta imprevedibile.
Possiamo modificare le nostre convinzioni e le strategie in base a nuove informazioni.
AI, per lo meno quella che ci rendono disponibile, non apprende in tempo reale … è stata la prima cosa che gli ho chiesto.
E’ addestrata su un gigantesco dataset ma può aggiornarsi solo con un nuovo addestramento.
Quindi, anche se può generare una infinità di risposte nuove combinando informazioni, non ha una “comprensione” del mondo come possiamo averla noi.
Noi abbiamo una coscienza, un’intenzionalità e un senso del sé che ci porta a prendere decisioni sulla base di desideri e obiettivi.
AI non ha coscienza né intenzioni e produce risposte sulla base di pattern linguistici ma senza una vera comprensione del significato o delle implicazioni.
In sostanza il pensiero umano è non lineare, associativo ed emozionale, mentre l’IA è principalmente logico-deduttiva.
Un limite “enorme” che ha IA è che manca di un “vissuto” che gli permette di apprendere dall’esperienza diretta, dalle interazioni sociali e dalla loro soggettività.
Questo sì lo trovo fuori portata per qualsiasi sistema artificiale, al momento.
Se limitiamo il pensiero umano solo al comportamento osservabile, allora un’IA potrebbe arrivare a imitarlo perfettamente in situazioni specifiche.
Certo se aggiungiamo la “consapevolezza di sé”, non è chiaro se sia possibile ricrearla in un sistema artificiale.
Molti ritengono che la coscienza sia una proprietà emergente del cervello biologico e che un computer non possa mai svilupparla veramente.
Io non sono d’accordo, e trovo che questo sia il vero pericolo dell’AI.

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Molto interessante quello che scrivi Fabio, non sono d’accordo solo sulla tua conclusione che però entra a far parte delle opinioni e non è dimostrabile. Sono convinto che la coscienza non proviene dal cervello ma è qualcosa di più profondo, ma qui entriamo in un campo filosofico che non ci compete. Sono convinto che le intelligenze artificiali sono puro calcolo e niente altro, ma anche da qui potrebbero nascere dei pericoli in quanto la logica non implica scelte etico-emozionali, cosa di cui noi siamo capaci o come mi piace pensare abbiamo a prescindere.

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Questo sarebbe un passo avanti per GH, se un’IA interna, che analizza i database di script già realizzati da esseri umani, li studi e, attraverso il processo di assimilazione e analisi, riesca, partendo dagli esempi già fatti, ad aiutarti. Direi un machine learning di un’IA interna a GH. Perlomeno, si potrebbe creare uno script di base come punto di partenza, o più opzioni per lo stesso script in una forma ‘grezza’.

Una cosa che potrebbe essere fighissima e se ad esempio con Gh si riesce in qualche modo a connetterlo con youtube, vimeo o qualsiasi altro video su internet dove qualcuno realizza qualcosa con grasshopper o con qualsiasi altro programma, e tramite l’analisi del video riesca a codificare uno script “grezzo” perlomeno di quello che vede. un pò fantascienza ma perchè no? sempre più realistico di andare su Marte

Infatti, questo sarebbe un metodo di apprendimento.

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Il mio e’ un semplice ragionamento da scriptomane, e da ignorante sulla AI … :blush:

A quanto so, questi sistemi (Chat GPT ecc.) sono fatti per lavorare coi testi, e vanno benissimo se si tratta di domanda e risposta, soprattutto se la domanda riguarda argomenti su cui il sistema si e’ addestrato … credo.

Come dici tu, la AI …

I pattern di linguaggio umano non so se siano applicabili alla costruzione diretta di uno script … :confused:
… Penserei che serva procedere in piu’ passaggi.
Interpretare la richiesta, OK, ma da quella costruire prima una struttura che definisca lo script, l’algoritmo, e solo dopo tradurlo nello script vero e proprio …
Uno script non e’ un discorso, basta un piccolo errore e non funziona.
Un discorso quasi perfetto corrisponde a uno script sbagliato.

Ma, come dicevo, non sono esperto di AI, quindi forse sono solo paturnie mie.

Ecco, questo credo sia l’unico dato sicuro. :smile:

Anche questo, che sia deterministico, pare sicuro, anche se a quanto pare non sappiamo in anticipo cosa dovrebbe rispondere e perche’ …
Ne’ sappiamo se anche il nostro pensiero sia deterministico o meno … temo si finisca nella definizione di ‘deterministico’. :smile:

Tutto il resto, soprattutto come funzioni il nostro pensiero, per quanto ne so, direi che fa parte dell’ignoto … :smile:
Quindi credo che paragonare il nostro pensiero con la AI abbia poco senso.
Direi che sappiamo niente di uno e poco dell’altra, pur avendola costruita … :grinning:

Stesso discorso per coscienza, emozione, intuito ecc. :grinning:

Concordo con Paolo che un sistema che costruisse una def. dalla descrizione testuale sarebbe molto figo, almeno per chi non si diverte con GH … ma non so quanto sarebbe semplice da realizzare. Ho dei dubbi in proposito.
(Parliamo sempre di uno strumento affidabile utilizzabile da chi non sa usare GH.
Qualcosa che invece sia ‘solo’ di supporto mi sembra tutto un altro discorso, molto piu’ vicino.
Anzi, direi un toccasana per la terribile interfaccia utente di GH :wink: :smile:)
E in fondo sarebbe la stessa cosa che dire a Rhino cosa vuoi disegnare e lasciar fare a lui.

Sicuramente è il punto di forza di AI.
Può rispondere a domande, elaborare concetti, migliorare la scrittura e anche adattare il tono in base al contesto.
Anche quando la domanda riguarda argomenti sui quali non é stata addestrata, potrebbe fornire risposte rapide e precise.
Per altre cose, ho visto da non molto, che può fare ricerche sul web.
Parlando di programmazione, penso possa scrivere il codice e anche correggerlo, ma non lo può eseguire direttamente.
Credo faccia eccezione proprio Python (non vorrei sbagliare però, parlo di ChatGpt) ma immagino che glielo devi chiedere espressamente (di testarlo).
Per la matematica o la logica io ho esperienze contrastanti.
In teoria dovrebbe essere il non plus ultra per risolvere problemi nel caso di tratti di calcoli, deduzioni o ragionamenti ben strutturati.
Ma, all’atto pratico, l’ho visto cadere su cose banali.
Di contro se l’è cavata egregiamente su questioni parecchio più complesse, boh. :thinking:
Direi che, allo stato dell’arte, viene messo in difficoltà nel caso in cui gli si sottopongano problemi molto complessi che magari richiedono test interattivi come il debugging avanzato (su un linguaggio che non può eseguire autonomamente).
Oltre ovviamente a entrare in difficoltà in ambienti altamente specialistici senza adeguate informazioni di contesto.
Questo comunque è quello che ci passa il convento … come detto sono convinto che ci siano IA di ben altro livello che non sono disponibili al popolino. :wink:

Credo che si rischierebbe di aprire il classico vaso di Pandora. :rofl:

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