Credo che, senza un esempio di come disegni, sia difficile poter valutare il problema.
Per i blocchi trai vantaggio per quegli elementi che non devi modificare (tipo viti, cerniere, bulloni… tutto quello che trovi a commercio e che va utilizzato così come è).
Per i telai, tamponamenti, vetri… tutto quello che devi adattare di volta in volta, non conviene ragionare in blocchi.
Ci sono elementi, poi, che possono avere un grado di complessità eccessivo durante l’esportazione verso il cliente (tendo a pensare agli estrusi di alluminio che possono avere strutture interne complesse o parti nascoste che il cliente non vedrà).
In quest’ultimo caso conviene avere un modello semplificato da esportare (anche qui serve vedere un esempio per capire se la cosa è fattibile tramite qualche automazione o se si deve operare manualmente).
Buongiorno
Oltre a quanto gia’ detto si potrebbe controllare ancora una cosa.
SpostaFaccia / MoveFace non e’ un comando che conosco, di solito ‘sub-seleziono’ la faccia poi la sposto.
Ma, supponendo che le operazioni interne siano le stesse, spostare le facce puo’ generare un appesantimento delle superfici (spesso non necessario).
Per verificare io darei una controllata ogni tanto alle isocurve.
So che spesso al giorno d’oggi si lavora in ombreggiatura e con le isocurve nascoste, per cui eventuali ricostruzioni non volute delle superfici possono passare inosservate.
Anche la struttura delle superfici potrebbe influire sul peso del file.
Di solito se le curve estruse sono composte solo da linee ed archi pesano meno rispetto a delle curve polinomiali con molti CV.
A volte puo’ anche convenire dividere la superficie (se la forma lo consente) in parti semplici, con
DivideAlongCreases.
… O ancora, sempre quando e’ possibile, sostituire alcune trimmate con superfici non trimmate.
Come ha detto Lucio, difficile capire la situazione senza vedere un esempio.
Buongiorno,
innanzi tutto desidero ringraziarvi per le molte risposte.
Provo ad allegare un file, anzi due.
Entrambi disegnati partendo dalla libreria da dove ho preso 1 angolino di plastica e 1 profilo, in un disegno inseriti come blocco, nell’altro come gruppo. Notate la differenza di peso.
Ora, rispondendo anche ad alcune osservazioni, se desidero modificare le dimensioni del pannello, come faccio? nel disegno a blocchi devo spostare a mano gli accessori e poi stirare i profili, procedura assai noiosa e lunga rispetto a quella che faccio nel disegno a gruppi: comando sposta faccia, seleziono tutte le facce che si sposteranno e sposto. I tubi e gli angoli selezionati interi si sposteranno tranquillamenti, i tubi di cui è risultata selezionata solo la faccia di estrusione si allungheranno.
Ora non ingannatevi dal peso del disegno, è accettabile per entrambi ma considerate che un disegno vero comprende molti pannelli con molti altri accessori, parliamo di un 15/20K se a blocchi (accettabile in genere), 50/70K se a gruppi (e i clienti si lamentano: disegno pesante).
Quindi, il mio desiderio sarebbe disegnare a gruppi, e poi inviare al cliente solo il guscio (se leggero), oppure trasformare il disegno in un blocco alleggerito.
Potrei anche rifare la libreria con disegni di profili e accessori schematici ma poi si perde la possibilità di progettare rispettando le caratteristiche dei materiali, per me non ha senso.
blocchi.3dm (483,5 KB)
gruppi.3dm (1,8 MB)
Buonasera,
ho dato un occhio ai due file.
Io, ove possibile, cercherei di mantenere i blocchi come, ad esempio, gli angolari che non vengono modificati in base alla dimensione del pannello.
Per i profilati di alluminio, che andranno tagliati di volta in volta per creare i pannelli su misura, possiamo fare due ragionamenti:
1- il profilato appare solo una volta con misura particolare: conviene esplodere l’istanza di blocco e modificare la polisuperficie trascinando la faccia finale al punto desiderato (se andassimo a modificare il blocco, tutte le istanze dello stesso verrebbero modificate).
2- il profilato viene riproposto su più pannelli della stessa misura: conviene mantenere il blocco in modo da alleggerire il disegno; in questo caso, la modifica del blocco va fatta entrando in modalità Block Edit (facendo doppio click sullo stesso) e operando nello stesso modo della polisuperficie (sub selezione della faccia finale e trascinamento alla lunghezza voluta).
Si possono anche creare blocchi annidati (cioè blocchi che contengono altri blocchi) per rappresentare un pannello che deve essere riproposto in più punti.
Allego un esempio con i blocchi annidati
Blocchi_LZ.3dm (700,3 KB)
In questo caso, il pannello è formato da 4 angolari, due profili estrusi lunghi, due corti e un pannello centrale.
Facendo doppio click sul blocco si entra in modalità edit block annidato.
Selezionando il primo livello “pannello_01” sarà possibile cliccare sui singoli elementi (nell’area di lavoro) per poterli spostare (nell’immagine seguente ho selezionato i due angolari di destra e il profilo verticale per spostarli di 100mm)
In seguito, per allungare il profilo orizzontale e il pannello, devo selezionarli nei livelli inferiori così da entrare in modalità edit block per il sottoblocco
Una volta modificato, clicco di nuovo sul blocco padre “Pannello_01” e vedrò aggiornate tutte le istanze uguali.
Ripeto l’operazione per il pannello centrale
Tutto questo ha senso se abbiamo più elementi che si ripetono all’interno del progetto altrimenti il lavoro diventa complesso per nulla.
C’è da dire che il block manager fa abbastanza pena… quando si clicca su una istanza annidata, si fa fatica a capire quale sia in quanto non viene evidenziata nello spazio di lavoro… a volte bisogna contrarre ed espandere nuovamente l’albero del blocco per riuscire ad editare un’altra istanza annidata… il tutto andrebbe inserito nel BlockManager con una veste grafica un pò più moderna… inoltre il funzionamento attuale non è molto intuitivo…
Un’altra strada potrebbe essere il passaggio a Grasshopper per creare delle definizioni dinamiche che permettano di adattare il pannello rispetto ad un rettangolo che identifica l’ingombro…
Se nessuna delle due proposte è “digeribile” l’unica soluzione per avere un “assemblato” leggero è quello di creare la libreria di elementi con solo i gusci esterni evitando tutte le parti che si innestano (i tubi vengono fatti da dei parallelepipedi pieni, gli angolari da dei cubi raggiati, il pannello centrale rimane praticamente invariato tranne che non penetra nei profili estrusi).
Buongiorno Lucio,
grazie infinite per il lavoro, si vede che hai fatto uno studio serio.
Anni fa disegnavo praticamente solo a blocchi ma la difficoltà a modificare i disegni mi ha indotto a cercare qualcosa di differente. Purtroppo un disegno è fatto da pannelli di dimensioni diverse e la tua procedura, seppur vantaggiosa rispetto alla mia più “manuale”, è comunque un bell’impegno di tempo.
Siccome i disegni sono sottoposti ad approvazione del cliente le modifiche ci sono spesso e, come nel tuo esempio, comporterebbero un certo impegno.
Con la progettazione a gruppi le modifiche sono veramente una sciocchezza e devo conservare questo metodo.
Speravo che nella discussione saltasse fuori qualche comando a me sconosciuto, oppure una procedura veloce, per modificare i blocchi oppure per alleggerire i gruppi.
Ieri sera ho rivalutato il suggerimento di leopoldomonzani. Se in libreria si modificano i gruppi in modo da averli su più livelli? In effetti non è male e oggi provo a fare qualche esperimento pratico.
Intanto, ieri sera, ho provato a riprendere il mio disegno a gruppi, quello presentato qui e a cancellare tutte le superfici non a vista. Ho visto una riduzione della dimensione del file a circa 900Kb, poi esportando ridotto e solo geometrie sono arrivato al risultato che allego.
Vi aggiorno stasera.
pelle.3dm (596,8 KB)
Allora,
condivido con voi la mia soluzione che ritengo essere un compromesso tra la necessità di progettare con solidi verosimili, cioè abbastanza aderenti alla realtà, la possibilità di fare modifiche facilmente, la possibilità di dare al cliente un disegno alleggerito che sia una buona rappresentazione della verità.
Partendo come premessa che la soluzione più leggera sarebbe disegnare con i blocchi, ma questa dà grossi problemi in fase di modifica, la soluzione adottata è la seguente:
- ho modificato i disegni dei solidi in libreria creando un livello “delete” dove sono finite tutte quelle superfici che a disegno assemblato presumibilmente non sarebbero a vista (coperte da altro o dentro ai tubi, ecc.)
- progetto senza mai usare blocchi ma tutto a gruppi
- a fine progetto, se voglio dare al cliente il disegno intero lo faccio, se voglio dargli il disegno alleggerito semplicemente spengo il livello “delete” ed esporto “ridotto” e “solo geometrie”.
Oggi ho provato, un disegno che a progetto mi pesa 19 Mb lo darei al cliente per 4 Mb.
Nota di progettazione: con questa soluzione il comando “sposta faccia” che usavo in precedenza non funziona, non allunga i tubi ma sposta solo la faccia finale. Per fortuna ho trovato che se seleziono i “punti di controllo” riesco a fare le modifiche esattamente come prima, anzi forse è più facile vedere fin dove selezionare per fare la modifica giusta.
Se si sposta la faccia da sola, vuol dire che non è unita al resto del tubo… stai forse lavorando con polisuperfici esplose raggruppate insieme?
In ogni caso, il sistema più veloce per editare l’assieme del pannello è quello di selezionare a finestra +CTRL+SHIFT la parte finale dell’assieme (tutto quello che è da allungare/spostare) e spostarlo trascinandolo o con il comando Move; in questo modo ti vengono subselezionati tutti gli oggetti che sono all’interno della finestra (quindi in caso di superfici aperte puoi selezionare la faccia e i bordi finali delle superfici che compongono i tubi e muoverle come se fosse una polisuperficie chiusa) e non server nè richiamare il comando move face, nè visualizzare i punti di controllo.
Grazie del suggerimento, ottima scorciatoia!
Io dico sempre che chi cammina per la via più breve fa meno fatica di chi corre per la via più lunga e spesso arriva prima.
Sì, in effetti, devo fare alcune prove ma al momento non lavoro con i solidi ma con le superfici. Ho provato a creare il solido da superfici di livelli diversi ma poi il giochino dei livelli “spenti” non funziona.
Magari riprovo.
Ma no, lascia pure le polisuperfici esplose, tanto sono raggruppate.
Se ti trovi bene con i livelli per nascondere il superfluo devi per forza tenere separato l’interno dall’estermo (al massimo puoi fare due polisuperfici separate, una che unisce tutto quello nascosto e una che fa da pelle esterna… sempre su due livelli separati).
grazie,
vedo che succede.
avevo un disegno fatto a gruppi ma partendo da solidi che pesava 85Mb
l’ho rifatto oggi con la libreria modificata è andato a 106Mb
salvato solo la pelle esterna è andato a 46Mb
salvato solo la pelle con opzione “solo geometrie” è andato a 30Mb
Mo’ lo giro al cliente per vedere che dice. Aveva rifiutato il primo disegno perchè non riusciva a gestirlo (Solidwork)
grazie ancora