Dati di utilizzo Rhino

E’ possibile conoscere quante PMI (in percentuale) utilizzano Rhino in Italia?

Temo di no.
In primo luogo perché non sappiamo i dati qualificanti di Micro e PMI che sono il numero di dipendenti e il fatturato annuo.
Poi perché occorrerebbe sapere quante usano Rhino attualmente. Magari avevano una versione e hanno smesso di usarla.
Conteggiare le cessioni di azienda e delle licenze…
Veramente complicato.

i dati delle aziende ci sono …qui, i dati delle licenze italiane attualmente in uso è un dato che McNeel certamente ha, ma probabilmente non condivide.

Non mi sono spiegato.
Dovremmo capire ognuno dei nostri clienti se è nell’elenco o meno. Non credo che vorremmo farlo. Quanto alla volontà di divulgare i dati ho chiesto e ti saprò dire appena mi rispondono (commerciale).

Grazie molte Pe, è per la tesi, per dare consistenza ai dati che vorrei inserire. Tutto a favore McNeel, puoi riferire, è certamente un’ottima pubblicità (per la visibilità che potrà avere la mia tesi).
Probabilmente non ti ho capito, ma io credo che se accendo Rhino e lo uso durante la connessione i dati di utilizzo vengono inviati (licenza, città, cod fiscale associato) quindi penso che li abbiano live questi dati.
Mia modesta opinione.

l’elenco delle PMI dici? Penso che la totalità o quasi di chi acquista la licenza commerciale sia libero professionista almeno.

Altra domanda invece:

le subd di Rhino7 sono superfici costruite con l’algoritmo Catmull-Clark?

Ciao

converti in nurbs. Se la continuità interna è C1 allora la risposta è SI.

Ciao Luca

Temo non valga il contrario.
Per avere il numero complessivo bisognerebbe aggiungere
le aziende che usano Rhino o educational per vie traverse o direttamente craccato.

Detto che non so come si verifica e cosa sia una continuità interna, possibile che questo mi dica che la superficie è generata da un algoritmo piuttosto che un altro? :thinking:

Ma quante saranno? Anche se l approssimazione è per difetto, ma un numero lo avranno.

Credo che l’unico dato che possano dare sia quante licenze v7, v6, v5… sono state vendute a partite iva italiane.
Qui in Italia bisogna stare attenti a quello che si fa (controllare accessi, utilizzo…) se non si hanno le autorizzazioni scritte… ti salta fuori subito qualcuno che ti fa causa per violazione della privacy…

Eccomi.
Grazie come prima cosa per voler citare Rhino e la nostra Azienda nella tua tesi.
Numeri: oltre 20.000 licenze.
Dati/metodi per associare questi numeri:
Premesso che la quasi totalità delle nostre vendite avviene attraverso i rivenditori, i dati “fiscali” che noi vediamo sono solo quelli dei rivenditori.
Gli UNICI dati che abbiamo degli utenti finali sono quelli che loro stessi decidono di inserire in fase di registrazione della licenza, NON mettono né p.IVA né CF. A volte anche dati di fantasia…a loro rischio e pericolo se poi dobbiamo rintracciare una chiave.
I SOLI dati che Rhino installato scambia con i nostri server sono quelli della licenza/account. Che ci consentono di sapere se la licenza è in Cloud (Rhino 6 e oltre) o in una macchina (MAC) o in un LAN Zoo (MAC). Non abbiamo altro e non vogliamo sapere altro. Trattenere dati sensibili sarebbe una tale rogna a fronte di beneficio commerciale ZERO da scoraggiare anche il Mossad.
Quindi NO. Quando un utente avvia Rhino noi non sappiamo nulla se non che quella licenza è in uso e a chi essa appartiene (solo consultando un database).
SubD: non è esatto dire che siano basate su CC. Meglio dire che supportano tutte le operazioni riferite al calcolo su CC. Copio e incollo parole di Dale Lear:
The built-in Rhino subdivision object will offer robust Catmull-Clark and Loop subdivision surface modeling tools. T-splines uses a different subdivision algorithm and is an AutoDesk product. Users can choose the modeling solution that best fits their needs.
Spero sia utile!

L’istruzione “cita” non funziona un gran che … :sweat_smile:
La suddivisione Catmull-Clark nei vertici dove convergono più di 4 patch non ha continuità C2. Basta verificare con l’analisi della curvatura.

Sergì,
non trovi che la nomenclatura sia di grande effetto? :rofl: “Extraordinary” e “Star” non sono male…

Detto in inglese … ma anche in italiano con il suo nome corretto (vertice straordinario) non mi sembra molto chiarificatore … :thinking: :thinking: :grinning:

1 Mi Piace

Grazie molte Giuseppe, a te e a McNeel,

eventualmente posso citarti come fonte McNeel per queste 20000 licenze?

Riguardo le SubD:
dal video di Phil Cook /Simply Rhino ho estrapolato queste informazioni:

“I nuovi oggetti subd Rhino sono spline e, così come gli oggetti nurbs, forniscono una descrizione continua della geometria creata accuratamente. Ciò supera una delle maggiori critiche dei flussi di lavoro subd basati su mesh che sono spesso considerati approssimativi. Le subd possono essere generate da loft, rivoluzioni, estrusioni, sweep e oggetti mesh posso essere convertiti in subd e poi in nurbs senza perdite.
Cosa le rende diverse dalle nurbs allora? Non dobbiamo preoccuparci del grado degli oggetti che in generale sono superfici uniche (non poly) continue di grado 3 nurbs”.

Spero non mi sia sfuggito altro. Mi sembra di capire che di base sono sempre di superfici CC a cui è applicata una tecnica simile a quella di Jos Stam che risolve il procedimento ricorsivo per l’affinamento delle mesh con una diagonalizzazione di matrice.
Avranno trovato un modo per associare punti a nurbs ed effettuare il passaggio e in questo c’è il limite “cubico” che le rende superfici C2 (o G2, mi pare sia la stessa cosa).

Vi prego di correggere ogni eventuale corbelleria scritta.

Puoi citare tranquillamente avendolo scritto qui è pubblico!
Se ti interessa un approccio esclusivamente matematico ti consiglio di chiedere direttamente a Dale Lear dale@mcneel.com
No. Non è un procedimento ricorsivo ma al contrario l’ottenimento diretta della Srf limite.
La differenza fra C e G è che la prima è la continuità parametrica quindi fondamentalmente matematica mentre la seconda è quella Geometrica. Al pratico di quello che si usa puoi sovrapporle.

Ok grazie ancora.

Ps comunque in matematica Cn significa derivabile n volte. Nulla di parametrico, almeno nel mondo matematico.

Non voglio convincere nessuno ma parlare di “Parametric Continuous (C)…” nelle curve Spline ha senso eccome. e la notazione è C0, C1, C2…

1 Mi Piace

Infatti immaginavo che si trattasse di terminologia di provenienza “Tecnica”.