Provocazione ... ;)

Visto che spesso chi chiede una feature non utile per Industrial Design / Organic Modeling si sente rispondere che Rhino si deve concentrare sul suo obiettivo originale …
Perche’ non rilasciare il programma gratuitamente a chi lo usa per scopi … alieni ?
Oppure, visto che la fiducia e’ una cosa seria, ma ci lasci anche le mutande …
Magari una versione G2-FREE a costo ridotto ?

:wink: :wink: :wink: :wink:

( No, a me non serve … magari riuscissi a lavorare per conto mio …
Finche’ ci sara’ la evaluation, io a casa sono a posto … )

E’ solo un’idea stramba, nata anche dal fatto di vedere diverse ditte che si sono fermate a Rhino 4 … Forse anche dato il tipo di evoluzione intrapresa dal quadrupede …
( O forse perche’ le potenzialita’ della 5 non sono risultate chiare … mah )

Ciao a tutti !

Io credo che la seconda parte della tua domanda sia fondamentale. Ogni conversione mancata sono soldi che non incassiamo. Tu sai che noi non siamo una Public Company…e lascire i soldi sul tavolo è il primo peccato che possiamo commettere.
Voglio chiedere a Bob se il rateo di aggiornamento a V5 è in linea con quelli precedenti.

I 90 giorni di evaluation (limite più lungo in assoluto) è stato usato per mediare…

Si’, sarebbe interessante.
Probabilmente il fattore cambia da zona a zona …

Una cosa che noto usando la 5 e’ che continuo a ‘scoprire’ nuovi comandi che non conoscevo (o non ricordavo).
OK, io ho qualche problema di memoria, ma non vorrei che la cosa accedesse anche ad altri …
Certo e’ un vecchio problema di Rhino il fatto di dover ricordare in un modo o nell’altro un numero sempre maggiore di comandi.
E’ la grande flessibilita’ di Rhino e la sua capacita’ di eseguire molte operazioni su molti tipi di oggetti a generare questa situazione. Questi e’ infatti il grande pregio di Rhino.
Pero’ penso ci sia il rischio che chi non lo usa assiduamente o ha poco tempo da dedicargli non riesca nemmeno a scoprire cio’ che puo’ fare. E magari decida di non aggiornare perdendo un’occasione per se’ e per McNeel …

Forse e’ solo una mia impressione …
E in ogni caso anche se il problema fosse reale … non saprei proprio cosa proporre … :confused:
Pero’ se il problema ci fosse penso sarebbe un interessante argomento di discussione … :wink:

Grazie, ciao !

concordo con l’opinione di Emilio, chi usa rhino da tempo può per paradosso essersi abituato a risolvere problemi di modellazione e flusso di lavoro con espedienti legati alle versioni datate e quando passa alle nuove non sempre ha il tempo di esplorarne a fondo i cambiamenti e magari scoprire soluzioni migliorative (anche nelle opzioni) che ne velocizzerebbero il lavoro stesso…
è un classico che quando mi imbatto anche fortuitamente in uno di questi casi dentro di me esclamo, caspita che figata… :slight_smile: ma l’assurdo è che magari son passati mesi se non anni prima di averla scoperta la miglioria…

se mi posso permettere una possibilità che dovrebbe esplorare Bob è quella di coltivare in modo assiduo e specifico uno spazio web (magari riservato a chi è già utente) dove postare tutorial mirati e filmati in cui chi ci lavora da dentro o anche professionisti che abbiano voglia di condividere parte della loro esperienza mostrino l’uso avanzato di certi comandi nel loro flusso di lavoro…
di fatto quando bazzico nel forum e anche in quello internazionale è anche per questo motivo, capita di trovare risposte a dei problemi/domande di utenti in cui si scoprono nuove funzioni che fino ad allora si aveva ignorato…

So che non basta, ma nel sito ufficiale di Rhino c’è una bella lista di comandi nuovi, introdotti, appunto, con Rhino 5, tutta una serie di descrizione di migliorie, aggiunte, potenziamenti e quant’altro.
Si inizia così a scoprire tutte le novità introdotte con Rhino 5; consideriamolo un primo approccio, per scoprire cosa?Shelling, OffsetSrf potenziato, pointOn, gumball, ecc. ecc.
Poi sul canale “YouTube” (e non solo) ci sono tanti video, basta cercare e avere un po’ di tempo e pazienza.

Magari non si verrà a conoscenza della miriade di comandi (più o meno utili) “nascosti” all’interno della V5, ma quanto meno si potrà avere una idea generale del lavoro svolto in anni di sviluppo.

Per quanto riguarda il discorso “aggiornare o no”…; secondo me non tutti hanno necessità di aggiornare alla nuova versione. C’è chi modella semplici oggetti, utilizza pochi strumenti e non ha effettiva necessità di utilizzare chissà quali comandi: una manciata di curve, qualche sweep, una srf. di rivoluzione, e il gioco è fatto! Basta usare la V3, o la V4 se proprio si vuole beneficiare di qualcosa in più.

Al contrario, c’è chi vuole sperimentare, così tanto attratto dal “nuovo”, dall’inaspettato, dall’effetto sorpresa; c’è chi non vuole perdere tempo e disegnare tutto “manualmente”, pertanto preferisce affidarsi ai nuovi strumenti della versione aggiornata. Vuoi mettere, per esempio, dover fare uno svuotamento di un solido, superficie per superficie, quando con un semplice click si agisce sullo “shell”, et voilà, tutto fatto! O utilizzare il gumball per compiere con rapidità e facilità tutta una serie di spostamenti e manipolazioni nello spazio 3D… e non solo!

Aggiornare è sempre a discrezione dell’utente, dell’uso che ne fa del CAD, non è tanto l’introduzione, che so, delle subD o di chissà qualche strabiliante caratteristica, che determina la riuscita o meno di un aggiornamento, o la sua adozione.

E’ un po’ come per il sistema operativo: c’è davvero bisogno di aggiornare, di passare da Windows 7 a Windows 10, per esempio? Il mercato ti propone un “nuovo” prodotto, sicuramente più completo e funzionale, ma domando: ne abbiamo davvero bisogno? Oppure, cambiare ogni anno smartphone: cosa vuoi che cambi, nell’utilizzo quotidiano, tra un Samsung S6 e un S7?
Nel mondo dei Cad è tutto un po’ diverso, più complesso, ma in fondo, il principio è quasi lo stesso.

Hai ragione Davide.
Le informazioni ci sono.

A me pero’ resta l’impressione che sia difficile raccapezzarcisi e avere un quadro chiaro di tutto il ben di Dio disponibile.

Certo qui le preferenze personali giocano un ruolo fondamentale, per cui cio’ che per te e’ chiaro e completamente soddisfacente per me resta un po’ nebuloso e sfugggente.

La cosa migliore sarebbe avere il tempo di organizzarsi queste informazioni secondo le proprie preferenze, insomma metterci un po’ di farina del nostro sacco … come capita spesso con il buon Rhino.

Gia’ … sarebbe bello …

Ciao !

Bhe, Rhino ci offre tantissimi strumenti, poi siamo noi che dobbiamo concentrarci e soffermarci sui comandi più congeniali al nostro lavoro. Esempio un po’ riduttivo, ma solo per farti capire: a chi non necessità di eseguire trasformazioni e deformazioni varie, non si soffermerà certo sugli UDT.

Io, per esempio, sui comandi di rendering all’interno di Rhino nemmeno ci perdo tempo (per me è come se non esistessero), utilizzo ben altro! Pertanto, non mi soffermo a cercare di conoscere le varie opzioni, parametri e robe varie: piuttosto, guardo altri aspetti.

C’è chi esegue fillet, shelling in altri CAD, per cui tutti i comandi relativi ai vari fillet/blend/chamfer, shell, e simili, verranno di conseguenza un pochetto snobbati.