Squish Srf vs Mesh

sera a tutti

come mai c’è differenza tra lo Squish di una Superficie e di una Mesh?

in pratica da una superficie eseguo lo Squish, aggiungo i punti al bordo e quando eseguo
lo SquishBack noto che i punti non combaciano al bordo della superficie originaria

quindi ho provato la stessa cosa trasformandola in Mesh
ed il problema dei punti che non combaciano viene risolto :slight_smile:

peccato che le dimensioni della Mesh dopo lo Squish
non combaciano con le dimensioni reali dell’oggetto :frowning:

ho provato con varie combinazioni di opzioni ma senza risolvere
non saprei se c’è un modo corretto di usare questo comando
se prima dovrei ricostruire la mesh o cose simili non ne ho idea :thinking:

come sempre grazie anticipatamente

Non te lo dico e ti ci lascio ragionare…:wink:

ciao Giuseppe scusa il ritardo

eeee è giusto ciò che hai detto solo che se ho chiesto aiuto è perchè già ciò ragionato fatto delle prove ma non riesco a trovare il motivo per cui accade questo e quindi non posso trovare la soluzione . . . .

PS qualche suggerimento che aiuti nel ragionamento per trovare la soluzione? :slight_smile:

Il comando lavora sempre con le mesh… passando da nurbs a mesh hai una approssimazione

se mi dici che il comando lavora “comunque” con le Mesh
significa che usandolo con Srf viene convertita prima in Mesh
e quindi mi chiedo come mai poi mi ritrovo differenza tra Srf e Mesh?

Perchè c’è una approssimazione nel passaggio. Infatti il modo migliore di usare il comando è di discretizzare “a mano” la mesh e poi usare il comando.
Tutto questo cine,a ovviamente dipende da quanto errore si vuole accettare nella somma fra quanto prodotto dal comando e approssimazione mesh.

per me tutto questo è arabo Giuseppe :slight_smile:

cercando in rete due cose ho trovato: 1) che chi si imbatte con le “discretizzazione” usa Gh
2) nel 2016 hanno fatto una rappresentazione grafica della ricostruzione di Amatrice
con la combinazione di Rhino e Grasshopper e si parlava di discretizzazione

Anche se tratti analisi di elementi finiti te ne devo occupare.
Ne abbiamo parlato lo scorso anno in un convegnio al CISM di Udine.
http://www.cism.it/courses/C1704/lectures/
In pratica: supponi di voler “analizzare” una curva disegnata a mano libera. SE metti un punto all’inizio e uno alla fine e tiri una riga hai fatto una approssimazione leggerissima ma inefficace a dire come si muove la curva tra gli estremi.
Se dividi in un certo nuomero di parti uguali… le cose migliorano ma potrebbero non essere sufficienti. Immagna il caso di una curva che abbia un andamento molto regolare ma che a un dato punto cambia bruscamente e per una tratto breve. Il rischio è di non catturare quel dettaglio… ma anche dividere in parti microscopiche non è una soluzione valida in quanto appesantirebbe inutilmente il calcolo al punto di farlo inchiodare.
Idealmente dovresti avere una approssimazione con pochi punti dove la variazione è minima e una molto densa dove c’è un dettaglio.
La migliore definizione che abbia sentito (copio e incollo da cfd-online.com):
Mesh Methods
These methods involve two steps:

Meshing - divide the region (“domain”) into smaller regions. These smaller regions may be triangles and rectangles (in 2D) and tetrahedrons, hexahedrons (in 3D) and other types of geometric entities. The vertices of these geometric entities are called nodes.
Discretization of the governing equations over the mesh
Finite Differences
The general idea behind discretization is to break a domain into a mesh, and then replace derivatives in the governing equation with difference quotients. There are several ways in which this can be done - the most prominent being forward difference, backward difference and central difference.

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grazie Giuseppe per le tue risposte

PS ho notato un paradosso, più si impara e più le cose diventano complesse. com’è sta cosa ahahahah :slight_smile:

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