Usare Rhino dismettendo Solidworks

Salve ho Rhino 7 e numerosi progetti creati con Solidowrks.
Attualmente mi è possibile dismettere la licenza Solidworks (molto costosa) e aprire tutti i progetti con Rhino? Ne ho provati diversi e non mi hanno dato problemi ma vorrei capire se ci sono casi particolari!

Ciao Manuel, per esperienza personale direi che se esporti in STEP con eventuali piccoli aggiustamenti dovresti esserci. Io lavoro con Rhino e Solidworks in parallelo, quindi sono situazioni che mi si presentano decine di volte al giorno. Sinceramente preferisco scambiare in STEP piuttosto che nel formato di solidworks che non sempre ha il formato aggiornato all’ultima versione.

Se non sono troppo indiscreto, potrei sapere per cosa usi entrambi?

Ciao Luca, quando inizio un progetto da zero generalmente abbozzo delle forme prima a matita e poi con Rhino. Una volta che ho le idee chiare imposto tutto in Solidworks che mi consente un maggior rigore e soprattutto un controllo parametrico su raccordi e spessori, e porto a termine il lavoro. Questo mi consente di fare agili modifiche in corso d’opera per richieste della committenza.
Quando invece devo modificare qualcosa, proveniente da altri, tipo file STEP, generalmente lo faccio in Rhino che non mi pone limiti o difficoltà di modifica. Diciamo che Rhino è più immediato ma poi le modifiche successive risultano distruttive e quindi devi rifare tutto mentre Solidworks consente di seguire un processo di sviluppo più lineare.
La difficoltà maggiore dei software è l’interscambio dei file che soprattutto nel caso di sw parametrici non ti consente di conservare la parametricità dei dati. I software parametrici come Solidworks sono e devono essere più rigidi per garantire la parametricità stessa e questo può essere un loro limite, mentre Rhino è un po’ un jolly e si adatta a tutto fregandosene, lui vede superfici e curve e basta, è più sempliciotto ma più potente al tempo stesso. Con Rhino un risultato lo porti comunque a compimento.

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Grazie. Che cosa disegni?

Solidworks è un gran bel prodotto.

Lavoro ormai da 10 anni in una ditta in cui si progettano e realizzano prodotti in plastica con stampi ad iniezione. Se vai sul sito www.bamagroup.com vedrai un catalogo alquanto vasto. Io in quest’ambito faccio tutto, dall’ideazione al progetto esecutivo e a volte qualche piccolo stampo.

Per me l’acquisto da parte dell’azienda di Solidworks è stato un salto di qualità in quanto mi ha consentito di gestire meglio le continue modifiche di progetto, aggiustamenti di spessori, raccordi e sformi che con Rhino rappresentavano fonte di stress e tempi lunghissimi.
Ma da Rhino non penso mi separerò mai. Insieme sono una coppia fantastica.

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La penso come te. :grin:
Grasshopper niente?

Ci ho provato qualche volta, ma non è per me, il modo di operare con GH e troppo lontano dalle mie corde.

Bisogna avere nel cuore un po’ di programmazione per essere attirati da GH.

Attirati, in astratto, OK. :slight_smile:
Ma per poterlo usare sul lavoro devi fare un lavoro adatto, secondo me … :confused:

Intendi?

La penso anch’io così.
Il problema è che ormai ci sono molti utilizzatori di gh che non hanno mai utilizzato Rhino seriamente e quindi non riescono a cogliere la differenza tra la modellazione con comandi nativi e quella parametrica.
Credo che un paragone sia come imparare a guidare con il cambio automatico, fai fatica a comprendere che con quello manuale, in certe situazioni, hai un controllo maggiore del mezzo.
Probabilmente siamo dei dinosauri in via d’estinzione… :grimacing:

Che il modo in cui lavora GH si sposa bene con alcuni tipi di operazioni, meno con altri.

La costruzione della definizione richiede un certo tempo, se vogliamo grosso modo analogo a quello richiesto da uno script tradizionale.
Vale la pena se prevedi di doverla utilizzare con parecchi valori di input, oppure di riutilizzarla per altri lavori.
Per un lavoro singolo che non richieda numerosi tentativi con i parametri non vale la pena.
A meno di avere tempo in abbondanza.

L’interazione con la definizione (per modificrae i vari parametri) e’ a sua volta piu’ laboriosa rispetto all’input per un comando Rhino o anche per uno script/plug-in, e vale anche per l’output, ma se non sbaglio questo ultimamente e’ stato migliorato. :slight_smile:

Diversi comandi Rhino si basano sul punto di selezione, o sulla subselezione di bordi o facce, cosa che in GH, nel caso sia possibile, mi sembra di nuovo piu’ laboriosa, ma posso sbagliarmi … non sono aggiornato su questo. :blush:

Altri comandi, soprattutto in caso di geometrie complesse, possono dare un risultato incerto.
In pratica provi e vedi se funziona, se no provi altro, cambi qualcosa.
( E a volte capita che ottieni quello che ti serve … ‘a calci e pugni’ :smile:)
Una tattica che in GH mi sembra di difficile applicazione, soprattutto se questa operazione e’ nel bel mezzo della definizione.

In altri casi, anche se il comando e’ affidabile, la modellazione procede ‘a vista’, per cosi’ dire.
Non conosci a priori la sequenza di costruzione.
Ad esempio perche’ e’ piu’ veloce provare a ‘schizzare’ una cosa alla veloce e vedere cosa viene fuori, e poi decidere sul momento cosa fare, come andare avanti.
Se non sbaglio e’ l’esempio di utilizzo di Rhino che ha fatto Paolo.

A me GH sembra particolamente adatto a progetti complessi, su cui lavori per un certo tempo, che richiedano di sperimentare con i parametri, e che lavorino su forme semplici, o comunque per cui esista una precisa sequenza di costruzione.

Questo rispetto all’uso di Rhino con comandi tradizionali.

E’ anche molto adatto a sviluppare strumenti di automazione che saranno riutilizzati un gran numero di volte. Per questo puo’ essere una valida alternativa, almeno in alcuni casi, a script e plug-in.

Per i casi in cui invece si sfrutta a fondo il famoso direct modeling di Rhino, non solo cambiando i parametri, ma cambiando forma, impostazione, allora non mi sembra utile.

Rimane il caso, citato da Paolo, in cui devi cambiare alla svelta cose come spessori e raggio dei raccordi, e forse anche l’angolo di spoglia o altro.
Qui a mio avviso non va bene ne’ GH, ne’ Rhino, ma serve il CAD parametrico, e Rhino puo’ diventare, come ci ha spiegato Paolo, un valido strumento da affiancare al CAD parametrico per le varie operazioni quick & dirty :wink: che il CAD parametrico spesso non e’ in grado di fare.

Poi certo c’e’ chi usa Rhino anche per queste cose, per risparmiare sul costo del CAD, o perche’ non ha fretta.
Il prezzo e’ uno dei vantaggi di Rhino, se non il primo, ed e’ giusto approfittarne. :grinning:

Credo che alcuni di questi problemi possano essere risolti, almeno in certi casi, utilizzando piu’ definizioni
o cambiando strategia di modellazione, ma per altri mi restano dei dubbi … :slight_smile:

Rhino ‘liscio’ e GH mi sembrano due strumenti diversi, seppur con diversi punti in comune.
Mi sembra normale che ognuno abbia i suoi ambiti di utilizzo preferiti.

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Ciao Paolo

Ho visto il tuo portfolio Pasa design portfolio | Paolo Santoro's Portfolio

Bello !

Da appassionato di veicoli (ma sicuramente non designer :wink: ), mi piacciono i 3 posti e vedo che anche per te questa soluzione ha il suo fascino.
Idem per i veicoli a pedali.
( A me piacciono anche i 3 route, che mi sembra non ti piacciano molto … e in fondo non hai torto :smile: ).

Complimenti ! :slight_smile:

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Grazie Emilio, sembra ti piaccia il numero 3 :smile:
Nel caso della 3 posti cercavo di ricondurre la guida alle sensazioni delle monoposto, per avere un bilanciamento e controllo maggiore, l’uomo al centro!

Per il veicolo a pedalata assistita ma anche per scooter coperti, nel corso degli anni ho sperimentato prima i 3 ruote ma poi ne ho visti i limiti. Una ruota centrale sul posteriore limita l’abitabilità e la possibilità di un bagagliaio. Una ruota all’anteriore limita la stabilità in curva per un veicolo che come quello che ho fatto ha un baricentro per scelta un po’ alto per dare la sensazione più di sicurezza nel traffico, altrimenti i moderni SUV neanche ti vedono!

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La mia fallimentare esperienza in GH è dovuta al fatto che nel 90% delle situazioni modello senza problemi con Rhino normalmente, e quelle poche volte che vorrei ricorrere a GH magari devo ricordarmi come si usa.
Se ci fate caso, non è come andare in bicicletta, usando poco uno strumento si rischia di dimenticarsi come funziona, specie se c’è un’infinità di comandi, quindi o lo usi sempre oppure meglio che lasci stare.

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beh, assolutamente si, certamente.

E’ Vero, hai ragione e io sono uno di quelli.
Ho poca esperienza con Rhino in modellazione diretta, ma questo perché mi interessava sviluppare uno strumento che mi consentisse di disegnare aerei in modo rapido, quantomeno in ambito modellistico e soddisfare la necessità dei modellisti. Poi devo ammettere che la mancanza di tempo mi ha allontanato dallo sviluppo o almeno rallentato, ma in campo ricerca GH e C# hanno molto senso.

Non volevo fare un confronto tra Rhino e GH, sono entrambi utili in modo differente, entrambi possono velocizzare il lavoro in contesti differenti.

Al più GH dicevo, per la sua programmabilità è più vicino a Solidworks, si fa per dire.
Chi lo sa che con i nuovi Constraints della WIP 9 non assisteremo all’introduzione degli strumenti tanto agognati dai progettisti parametrici.

Non so sai…
anche Rhino puoi dimenticare se usi di più GH. La cosa vale sempre in tantissimi contesti.
La bicicletta non la dimentichi, come non dimentichi le cose principali del cad, ma in entrambi i casi, perdi scioltezza, abilità, rapidità,…
Se non ti aiuta ad essere veloce nel tuo ambito non serve sforzarsi e imporsi di usarlo, ma in molti contesti è moooolto utile e comodo.

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…Si fa per dire. :smile:

infatti non intendevo solo GH ma in generale, o li usi costantemente o son dolori (esperienza diretta).

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