un video che sembra spiegare abbastanza bene l’argomento,
ma alla fine mi chiedo, è una tecnologia esistente,
la stanno studiando oppure sono ipotesi. . .
Interessante.
Però servirà mai una archiviazione dati con una vita così lunga? Il mondo informatico ormai è un costante flusso di dati, cloud, backup ecc ecc… non so…
Un sistema ridondante moltiplica l’inverso della frequenza dei guasti, quindi con un costo piccolo hai facilmente una garanzia virtualmente totale di non perdere i dati…
Per le dimensioni, per ora la direzione della polarizzazione e l’intensità sono pochi bit, ma probabilmente si potrà avere un controllo più fine e aumentare la capienza di quei due assi “extra”.
Detto questo però, credo ci sia un limite riguardo all’accessibilità dei dati (parlando di velocità ) per via della forma 3D della memoria.
Nei dischi in pratica i dati erano 1D, una lunga striscia arrotolata in una spirale, poi divisa in settori e quindi una parvenza di una specie di 1.5D, quasi 2D.
Nelle memorie a stato solido i bit archiviati sono letteralmente disposti in 2D, e ogni bit viene letto/scritto con una coppia/combinazione di coordinate (una cella alla volta).
Nelle memorie a stato solido moderne vengono implementate più “griglie” in parallelo, così che la velocità di lettura/scrittura può aumentare direttamente xN , simile al raid 0, quindi effettivamente è un po un barare in questa gare.
Non sarà un vero 3D, ma in pratica stanno già facendo un 2DxN , moltiplicando così sia i dati che il flusso, la velocità .
A livello teorico, nelle memorie 2D a stato solido, la velocità di lettura e scrittura può al massimo essere proporzionale alla lunghezza del perimetro esterno della griglia.
Ed ecco il mio dubbio: nel caso di una memoria 3D, la velocitĂ teorica sarĂ per forza di cose al massimo proporzionale alla superficie esterna del volume.
In pratica i dati diventano molti di più con un costo minimo (una volta implementata la tecnologia per “scolpire” il quarzo, la stessa “testina ottica” di lettura/scrittura può lavorare su moltissimi dati in più semplicemente spostando il piano focale) però non c’è nessun modo di velocizzare la lettura/scrittura. Mettere più testine avrà sempre il limite dell’ingombro esterno al volume stesso…
Un pò una… trappola?
heeee non saprei, non ci ho capito tanto. prima si parla che i dati memorizzati non possono essere modificabili, poi si dice che si può superare anche questo limite.
ma a quanto pare si parla di 5D, per ogni dato ci può essere un colore differente
e addirittura anche diverse inclinazione della lente può leggere dati diversi. . .
di sicuro si stanno facendo passi enormi con la tecnologia,
chissĂ quando avverrĂ il nuovo passaggio cosa ci aspetta,
per adesso stiamo nel mezzo proprio al centro del ciclone.