su questo siamo daccordo, ma per come si era partiti inizialmente, per trovare il terzo rifrimento bisogna creare prima il piano complanare come diceva Giuseppe per lo meno anch’io sto ragionando cosi:
ripropongo lo schema sul quale sto lavorando, che per quanto mi riguarda è alla mia portata
io l’angolo di rotazione lo trovo proiettando il punto sulla superficie/piano e l’asse Z
il primo passaggio da fare è ricavare il piano/superficie cosa non semplice (sto creando una definizione)
il secondo passaggio sarebbe quello di trovare la direzione della proiezione
ps parlando di Rhino, forse potrei creare sempre un solido e indicare la direzione di un bordo laterale. . . .
Però hai ragione, mi sono accorto che la mia soluzione non era adatta allo scopo e avrebbe richiesto ulteriori calcoli.
Con l’“orient” da te indicato il risultato è perfetto.
Le domande di Salvio mi spiazzano …
Viene dato in pasto ad una procedura una mesh o nuvola di punti. Allineare l’oggetto rispetto ad un piano. Non mi sembra così semplice …
Si potrebbe iniziare calcolando gli assi principali di inerzia. Rhino dovrebbe calcolarli …
Ehh si, che c ha ragione Emilio, che va dritto alla soluzione pratica. Effettivamente c’è già il comando.
Io mi perdo nella teoria e nell implementare cose di cui c’è già la soluzione perché quello che insegnano è trovare la soluzione da sé.
Esiste il comando Eulero in GH e lho applicato al velivolo, bello.
Cambi l’assetto modificando gli angoli, ponendosi a zero ritorni in assetto iniziale.
Benvenuto tra gli scriptomani ! ( GH e script ‘scritti’ sono fratelli, vero ? )
… Non sai quante volte ho ‘sudato’ per riuscire a farmi uno script … per una cosa che Rhino fa tranquillamente con un comando.
Cosa che ovviamente ho scoperto in seguito …
grazie a tutti per le risposte. ricordo che l’aereo era solo come esempio, forse la scatola è più idicativa.
ciao Emilio, il comando orienta 2 / 3 pt lo uso in Rh, in Gh invece uso da tempo orient direction, ho anche
notato che Leopoldo nella sua definizione ha usato proprio orient direction. adesso provo il componente
che mi hai suggerito credo che siano simile come funzionamento e scarico pure Eulero citato da Luca
ciao Sergio, spero inteso come una cosa positiva
confermo quanto hai dedotto, in Rh sto seguendo la direzione della nuvola di punti estrapolati dai vertici, mentre in Gh sto cercando di migliorare algoritmo, l’intenzione sarebbe quello di trovare le Mesh più adatte.
non’é semplice sopratutto quando mancano delle nozione, come ad esempio “assi principali di inerzia”
Luca, nel video aereo è già messo in assetto, e in Gh cambi gli angoli per farlo ruotare come fa Gumball
aereo del tuo video dovrebbe partire “non” in assetto e Eulero dovrebbe stabilizzarlo, per fare al mio caso.
Rettangolo verde: ottengo la matrice di trasformazione a partire dagli angoli di Eulero; rettangolo rosso: ottengo la matrice di trasformazione euleriana e ripristino l’assetto invertendo la matrice.
Rettangolo giallo: per conoscere gli angoli devo capire a cosa corrispondono gli elementi della matrice, se lo scopriamo insieme serviamo Salvio e i posteri.
In sintesi col suggerimento di Emilio ricavi la matrice euleriana inversa,
poi applichi l’inversa e ottiene la matrice euleriana.
Se ricaviamo/estraiamo gli angoli possiamo applicare Rot_Euler con gli angoli opposti a quelli che generano la trasformazione ovvero di ri-assetto.
Ad ogni modo la soluzione pratica penso te l’abbia data Emilio.
Il mio è più uno studio per poter conoscere anche gli angoli euleriani di riassetto.
Leopoldo ho appena fatto alcune prove con la tua definizione a 2 punti, ma non mi tornano alcune cose:
nel modello che hai rappresentato, sia alle ali anteriori che alla coda posteriore hai aggiunto delle suerficie delle stesse dimensioni, ma se hanno dimensioni diverse la definizione non funziona più
come anche l’asse, ho notato che ha una lunghezza che va oltre gli estremi del veivolo
infatti se l’asse la tronco coi bordi dell’aereo il riposizionamento va proprio fuori allineamento
ps entrambe le constatazioni sono state fatte con la tua ultima definizione assettoC
Luca, so che con l’esempio dell’aereo fatto, sono entrato nel tuo campo e questo è più che evidente,
ma calcoli o definizioni fuori dalla mia portata cerco di non utilizzarle, essendo che se non le comprendo
non posso modificarle/adattarle a mio piacimento anche in altre circostanze. ho sempre postato esempi generici in qualsiasi domanda che sia Rh/Gh/Script proprio perché non voglio la soluzione a quel problema, ma capire il ragionamento che c’é dietro da fare per poi arrivare alla soluzione con le mie conoscenze.
io un paio di strade, come già detto le sto seguendo, sia in Rh con una serie di punti che in Gh con le Mesh
nel primo caso sta tutto all’utente che deve capire a occhio il modo d’impostare al meglio
nel secondo caso è una definizione che debbo perfezionare, ma credo di essere a buon punto
entrambe le soluzioni hanno come riferimento i due punti l’asse che attaversa l’intero oggetto
essendo che sono i soli che mi ritrovo ad avere, per il resto non ho altri punti su cui lavorare
quindi per quanto possono essere limitante le mie soluzioni, mi tocca lavorare con dei piani.
sarà la mia passione per la cultura orientale che mi porta a ragionare così, ma io seguo il detto:
“Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”
adesso vado, ma prima di chiudere do anche un’occhiata al componente suggerito di Emilio,
forse dopo averci dormito sopra, se nella fase REM l’emisfero Dx ha fatto il suo dovere, griderò Eureka!
un saluto a tutti
edit:
forse mi sbaglio, ma questo componente mi sembra che è simile al comando “rimappa su piano” o no?
Probabilmente non mi sono spiegato. Partendo da una entità astratta, senza aiuto esterno, la procedura dovrebbe trovare gli assi di riferimento e allineare l’oggetto.
Ho aggiunto delle appendici solo per rendere l’oggetto tridimensionale.
Il fatto che abbiano dimensioni diverse non influisce in quanto da tenere come riferimenti sono i due punti.(P)
Ho aggiunto due punti di controllo (A) simmetrici rispetto all’asse di rotazione, in teoria dovrebbero avere la stessa distanza dal “suolo”, ma non è così, anche se la differenza è minima.
Evidentemente la definizione va rivista.
Modificando la lunghezza dell’asse di rotazione il risultato non mi cambia.