Ecco la mia visione di piccola auto volante, materiali: carbonio, titanio, policarbonato.
la domanda per loro ingegneri: secondo voi, potesse da volà???
Comunque se non si fosse capito, il post è un invito per tutti a mostare nurbs, nurbs, nurbs.
ciao
grazie, 3 giorni circa rendering compreso.
Per andare in acqua basta prevedere due scarponi.
Invito ancora a postare ragazzi, osate, osate, osate.
come diceva il grande D’Annunzio: memento audere semper.
Questo post l’ho aperto proprio per coloro che amano osare.
ciao
Massimo
Carino quest’Ovetto. Ad occhio direi che le eliche sono decisamente sottodimensionate per sostenere una simile massa. Direi che sono 1/4 di quanto servirebbe, ma non sono un ingegnere. Beh ma almeno è un occhio sul futuro. Vedo che ormai non ti spaventa più nulla nella modellazione con Rhino. Una cosa che accomuna tutte le tue opere è la visione retrò dei volumi e dei dettagli, linee molto anni 50/60, una sorta di “retro futurismo”.
Grazie Paolo
si, sono, come dire…un classicone!
molto probabilmente si, sono un pò piccole, ma confido nei progressi della tecnica!
Potrebbe anche essere “armato” di mini propulsori jet orientabili, chissà, ora provo a proporlo a Augusta Helicopter
Comunque la scocca in carbonio e l’uso massivo di titanio consentirebbe di avere pesi estremamente ridotti, ma è tutta una roba da studiare bene a tavolino.
M
Dai ,ok posto anch’io qualcosa.
Si tratta di un veicolo chiuso con un ingombro da scooter ma a quattro ruote, basculante, quindi elevata stabilità in curva. La propulsione è elettrica col pacco batteria sul retrotreno che aiuta il bilanciamento dei pesi. E’ un vecchio concept antecedente a quelli proposti da Piaggio e Peugeot. Tutto realizzato in Rhino e renderizzato con Keyshot.
ecco un concept per la mobilità personale e pubblica, si tratta di una cellula munita di motore elettrico per la mobilità cittadina e interland, dotata di un’unica elica sostenuta da quattro bracci collegati ad una base magnetica per trattenere la cellula anch’essa dotata di magnete, la struttura dispone anche di tre pistoni telescopici che vengono utilizzati in fase di atterraggio e ritirati in volo, la cellula disattivando il magnete diventa indipendente, tre ruote e manubirio tipo Ape Piaggio) tutto ridotto all’essenziale.
La cellula con il suo drone può essere privata e quindi vincolata a permessi personali per il volo e, l’atterraggio e la sosta, mentre una serie di cellule con un numero inferiore di droni possono essere utilizzate da compagnie per servizio di trasporto, una volta rilasciata la cellula a destinazione il drone potrà rientrare per trasportare altre cellule, e ritirare le cellule a fine servizio per portarle di nuovo alla base.
Non è una novità assoluta ma ho cercato di formalizzare un mio pensiero, spero piaccia.
ciao
Massimo
Bravo Massimo, sei un vulcano. Questo è un concetto niente male. Il drone mi sembra un po’ pesante come struttura, ma il tutto è affascinante per un a mobilità del futuro.
Attenzione ai vetri nel rendering, perché visto che si vede l’interno si nota anche la rifrazione non corretta o forse è la sfericità che deforma molto le riflessioni e non rende ben comprensibile l’insieme.
Grazie Paolo
sicuramente va dimensionato secondo calcoli, la spinta e le vibrazioni dell’elica non sono indifferenti.
Con i vetri così convessi è un problema, anche con il modello precedente non sono riuscito a eliminare quel fastidioso effetto lente per fare in modo che si vedesse bene dento, credo che per ottenere un effetto trasparenza e allo stesso tempo eliminare la riflessione ci sarà da sbattezzarsi parecchio.
Di studi sulla mobilità ce ne sono a bizzeffe, ma tu vedi per caso, da parte dei costruttori di automobili, qualche accenno al riguardo? ora sono tutti concentrati sull’elettrico, tutto il resto, che sarebbe tanto, manco se lo filano. Mi fanno pena sti ragazzi, un manipolo rispetto a quanti sono davvero nel mondo e questo è già un segnale negativo, che sperano di salvare la terra, a parte che qui si tratta di salvare la pelle dell’umanità intera perché la Terra si salva da sola da sempre, poi sono i primi a lasciare bottiglie di plastica e lattine d.a.p.e.r.t.u.t.t.o, ma diamogli fiducia.
a presto
Massimo
Dici bene Massimo, idee innovative ed interessanti ce ne sono tante ma il mercato per come è concepito bada solo al guadagno e a distruggere la concorrenza. Pesce grande mangia pesce piccolo e piccoli imprenditori vengono soffocati sul nascere.
Anche la nuova coscienza ecologista è manovrata, come se l’elettrico fosse la panacea, ma a mio avviso si sposta il problema dell’inquinamento atmosferico a quello della produzione dell’energie in altri luoghi e si aggiunge lo smaltimento delle batterie.
Per esempio, l’idrogeno sembrerebbe più efficiente che espelle solo vapore acqueo, ma vi immaginate se tutti i trasporti si convertissero a idrogeno che umidità dell’aria ci sarebbe e che modifiche climatiche porterebbe. Sarebbe necessario ripensare la mobilità limitando al massimo quella privata ma con una maggiore efficienza di quella collettiva. Ma le aziende invece cercano, come logica vuole, di aumentare le vendite , non diminuirle. Un cane che si morde la coda.
Ciao Paolo
ho visto il post di Giuseppe e ho postato un mio progetto di barca ispirato dalle nuove barche foiled di coppa america, mi sembra giusto popstarla anche qui, sul mio post aperto a tutti i sognatori.
Ciao
si in effetti la linea è un pò “rigida”, ottimo l’inserimento, basta guardare in giro e vedrai linee più aggressive, alcune esagerate altre molto belle.
anche questo è un mondo affascinante.
riprovaci!
Massimo