Ciao, magari è proprio quello che già stai facendo, altrimenti per il telaio bici mi ricordo qualche anno fa di aver seguito un tutorial su YouTube di un telaio bici per Tspline che era fatto davvero bene, prova a cercarlo
le subd sono più avanti, tuttavia è davvero difficile avere un controllo totale nelle primitive per esempio, non so se riesco a spiegarmi, sui raccordi, in sostanza non esiste più il fillet ma non hai neanche il controllo però, vedremo più avanti mentre si prende più “la mano”
Non conosco ancora bene le sub d di Rhinoceros ma per quello che guardava le ex Tspline del plugin (mangiato e fatto morire dalla simpaticissima Autodesk) i raccordi, le transazioni e gli smussi erano si controllabili eccome, non di facile padronanza ma ti assicuro decisamente fattibili… il trucco era modellare-controllare le firme nella visualizzazione poligonale, (per certi versi come per chi è di vecchia scuola tenere prevalentemente la visializzazione in wireframe ti consenta di controllare meglio tutto nelle nurbs)
In effetti non si spiega come mai siano finite nel dimenticatoio, ricordo di aver visto cose strabilianti, con tspline. Mi auguro di vederne anche con le subD
Non sono finite nel dimenticatoio, sono state integrate in prodotti Autodesk e non più aggiornate in versione Plug-in, quindi di fatto rimosse dal mercato.
Devo riconoscere un gran bel salto di qualità per Rhino con le Subd,… sicuramente verranno migliorate ma quel che conta è averle “dentro” il programma con svariati comandi che funzionano sia su nurbs che su SubD
Complimenti Massimo!!!
Domanda… Quindi la forma del manico della pistola, così tondeggiante, l’hai ottenuta con le Sub-D?
Le SubD apportano aria nuova, un quid di “freschezza”… conferiscono quel guizzo di libertà in più nella modellazione di Rhino. Rappresentano, quindi, un valore aggiunto, da intendersi non tanto come alternativa ma come complementarità: una modalità da affiancare alla già nota e consolidata tipologia Nurbs, che ha reso forte e competitivo nel tempo Rhinoceros.
Molti competitor possedevano già da diverso tempo superfici di suddivisione all’interno dei propri Cad, ma la particolarità di Rhino è stata quella di trovare il giusto dialogo tra il “nuovo” linguaggio (SubD) e quello tradizionale (Nurbs), fornendo un ambiente familiare e di interscambio ottimale tra le due modalità.
Qualcosa ancora da potenziare, da affinare, ma la strada segnata è vincente e, al contempo, con-vincente.
Brava McNeel!
si certo l’ho detto, più plasticità, ergonomia.
precisazione storica di ciò che avvenne:
Autodesk acquisì Tspline (a suon di monete pesanti) tenne giusto meno di un anno in vita il plugin venduto x rhino e poi semplicemente lo rimosse.
Nel frattempo quello che era Tspline è stato inserito nel pacchetto Fusion 360 di Autodesk e mi ricordo di essere andato ad una delle loro prime demo di Fusion 360 in cui quando hanno presentato le subD potevo constatare che erano pari pari quelle come comandi funzioni e perfino icone di Tspline… non ho idea se poi negli anni le abbiano o meno implementate/affinate…
quello che all’epoca avevo letto (parliamo di parecchi anni fa ormai) è che Autodesk non si era limitata ad acquisire Tspline (per poi toglierla dal mercato come plugin per i software concorrenti) bensì aveva pattuito (strapagandolo) un accordo con colui che aveva partorito Tspline e in un certo qual modo aveva introdotto forse per primo quelle che oggi conosciamo come subD (presenti via via in più software) affichè non potesse proporre al mercato successivi sviluppi…
da li se mai ne avessi avuto bisogno ho DEFINITIVAMENTE etichettato Autodesk (vi lascio immaginare quale sia l’etichetta)
Eh si. Bellissimo
Guarda… la storia la ho vissuta in prima persona come Reseller di T-Spline. Che Matt Sedeberg avesse intenzione di vendere lo si è intuito subito nel momento in cui T-Spline è uscito dalla fase di sviluppo.
Ricordo che mi ha scritto per dare l’annuncio ufficiale della vendita a Autodesk e lo ha fatto con un certo orgoglio per aver creato qualcosa, che da allora, sarebbe cresciuto esponenzialmente.
Ma che aria tirava lo ho capito subito: nella mail, che sicuramente in qualche backup sicuramente ho ancora, mi dava il contatto diretto con chi in Autodesk doveva garantire il passaggio ai rivenditori di T-Spline. Il tono era: “Riccardo, senti Sam Antos che ti darà le nuove regole per la rivendita…” Ovviamente, lo ho contattato più volte, senza mai avere neanche un “No, thanks…” .
Ed è stato fin subito chiaro il progetto. Non sto qui ricordare che, la prima cosa fatta da Autodesk, è stata quella di bloccare lo sviluppo, ma questo era logico, ma la seconda cosa fatta è stata quella di bloccare l’assistenza e questo è stato il segnale preciso che ha chiarito, se ancora ci fossero dei dubbi, che l’acquisizione è stata fatta per togliere dal mercato un concorrente… Sento ancora gli strali di miei clienti che si sono trovati, in alcuni casi, ad aver comprato un prodotto con caratteristiche che sono cambiate dopo l’acquisto.
Hai perfettamente ragione a quel tempo anch’io avevo capito il gioco di Autodesk. Mettere in difficoltà la McNeel e possibilmente farla fallire.
Per fortuna non ci sono riusciti.
… E per la seconda volta, McNeel con uno sprint e’ riuscita a recuperare dalla posizione di svantaggio in cui era stata ‘gentilmente’ incastrata dai soliti furboni …
Qual è stata la prima?
Non l’ho mai percepita, probabilmente è precedente al mio approccio al mondo CAD (RH3).
Vado a memoria … quando Autodesk ha comprato le librerie AGLib usate da Rhino per le versioni 1 e 2 e ha ‘ritoccato’ il costo della licenza …
McNeel ha dovuto riscriversi il software in questione in casa per poter rilasciare Rhino 3.
Ma per essere sicuri sarebbe meglio chiedere a Giuseppe.
Rispetto al problema di TSpline immagino che riscriversi il kernel sia stato davvero un bel problema!
Il Rhino mi sa che ha sette vite come i gatti.
Rhino è coriaceo ma sempre molto simpatico e poco burbero…