Xnurbs plugin instabile

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grazie

probabilmente mi sfugge qualcosa di xnurbs perché mi sembra impossibile che non si riesca a fare qualcosa di decente, sicuramente dipende da me.
posto un file dove ho provato a vedere se xnurbs può fare il lavoro “sporco” ma i risultati non mi piacciono un granché.
allego il file se qualcuno vuol provare a migliorare ne sarei felice.xnurbsprove.3dm (1,1 MB)

Ciao, mi pare che alla fine tu sia riuscito a installare Xnurbs, per cui sorvolo la procedura.
L’uso mi pare abbastanza intuitivo, certo se non ti è subito evidente che il plugin si rifiuta di visualizzare superfici men che decenti, chiaro che stai lì ore a smaronnare tentando ogni possibile combinazione di quei non molti settaggi di cui dispone.

Il punto è che devi partire da curve di qualità, per ottenere superfici adeguate.
Il primo concetto da comprendere è la differenza tra Boundary Curves (che definiscono il perimetro della tua superficie ideale, non necessariamente chiuso) e Internal Curves, che invece contribuiscono alla forma e direzione delle superfici. Meno curve hai, meglio è.
[mi sto esprimendo in modo grossolano, la matematica la lascio volentieri ad altri]
Le Internal Curves è meglio se avviate quel minimo che serve ed evitare di congiungerle alle Boundary Curves. [questo è spiegato a varie riprese sul NG USA]

Non so se tu abbia seguito il post sul NG USA, ev. ti consiglierei di farlo, magari saltando a piè pari le troppe polemiche, ma guardando e seguendo i vari esempi e tutorial.

Sul NG USA il rappresentante Xnurbs suggerisce caldamente di costruire i modelli a partire da superfici Xnurbs, abbozzando le superfici principali da cui ricavare poi le curve con cui modellare in dettaglio.
Io mi trovo perfettamente d’accordo con questa procedura, infatti è quella che ho sempre seguito fin dagli albori (e si parla di decenni, ahimè) perché - se pure è possibile impostare un perfetto wire-frame definitivo per la costruzione di superfici orientate nello spazio (e mi capita di farlo) - se hai la libertà di creare, è assai più funzionale e produttivo delineare delle superfici pulite, con poche curve e pochi punti, magari intervenire alterandole con la rete di punti. Per poi procedere, step by step, alla rifinitura ed alla definizione dei dettagli.
Questo, a mio parere, il modo migliore per assicurare una certa continuità alle superfici.

Anche perché, per quel che mi riguarda, la gestione dei parametri di continuità e tangenza non è proprio uno dei punti forti di Rhino.

Ed infatti, l’essere capitato casualmente sul post di XNurbs sul NG USA e l’aver intuito le potenzialità del tool è la ragione per cui ho scaricato il plugin, una versione trial di RH6 e sto concedendo una nuova ed ultima chance al Rhinoceronte per convincermi a non abbandonarlo definitivamente.

Per quel che mi riguarda, concordo sull’eccessiva rudezza del team XNurbs, ma devo dire che la risposta del supporto, nel mio caso, è stata super pronta, immediata, efficace e assolutamente più che disponibile.
Magari c’è principalmente un problema di comunicazione. E non è che avendo vissuto in Cina negli ultimi anni io abbia imparato il Mandarino.

Infine, sembra che dietro XNurbs vi sia un team di sviluppatori di PTC che circa dieci anni fa hanno lasciato PTC per dedicarsi alla R&D che poi ha prodotto la tecnologia che sta sotto questo plugin.
PTC significa Pro/E ed ora Creo. Il CAD 3D più diffuso nel settore degli stampi e senza alcun dubbio il più diffuso in Cina. Volendo fare paleoinformatica, PTC deriva a sua volta da una costola di Computervision che, staccatasi dalla casa madre sul finire degli anni 80, diede vita al primo CAD parametrico. E Computervision era il CAD che usavo all’epoca su WS Unix… sì, lo confesso, sono uno degli ultimi dinosauri sopravvissuti all’estinzione.
:smiley:

Senza scomodare Parasolid. Se solo McNeel non si fosse lasciata scappare Michael Gibson, forse oggi Rhino avrebbe qualche funzionalità più “solida” e il mondo intero si sarebbe risparmiato una lunga sequenza d’improperi, per gli assurdi, inconcepibili e intollerabili workaround troppo spesso necessari per ottenere delle semplicissime superfici, per non parlare per l’appunto dei famigerati raccordi.

Se qualcuno ha provato ad utilizzare MoI, sicuramente scarno di funzionalità rispetto a Rhino, e a torturare in modo indecente e crudele le superfici generate, utilizzando anche simmetry e blend con gestione della continuità e della storia, sarà rimasto impressionato per come gli edge rimangano tenacemente contigui, le superfici mantengano sempre inalterata la continuità impostata, e la simmetry aggiorni pressochè in tempo reale e senza sbavature anche le manipolazioni più perverse.

Provate a fare, non dico lo stesso, ma semplicemente a deformare un minimo due superfici speculari unite da un blend, in Rhino. Quando avrete finito di ridere (o piangere) poi raccontatemi com’è andata.

Ecco, sommamente, alcune delle più banali motivazioni che mi hanno trattenuto dal rinnovare le licenze e portato a un passo dall’abbandono definitivo. Ora vediamo come va quest’ultimo test. Rimane il fatto che raccordi imprevedibili ed edge incomprensibilmente disgiunti (orfani per essere precisi) non sono il massimo per assicurare un flusso di lavoro sereno e produttivo. Specie sotto scadenza. Che questi problemi persistano irrisolti dopo 25 anni… mi pare un pochino troppo.

Ciao
ti ringrazio per la risposta e accetto le critiche, tuttavia in un modello complesso quando hai finito con le curve e inizi con le superfici ti accorgi che la teoria è un conto e la pratica un altro, voglio dire che qualche compromesso, almeno con rhino, lo devi accettare ed ecco che, secondo il tuo discorso, sei fregato, in pratica diventa un lavoro che non ha mai fine. Forse bisognerebbe essere più consapevoli di cosa si ha in “mano” e non chiedere, passami il paragone anche banale, a una 500 di fare i 300 all’ora. Non è una critica a rhino che ancora lungi da me dal conoscerlo bene, ma forse è un dato di fatto che bisognerebbe decidere cosa modellare e in funzione di questo scegliere il sw, in pratica sempre più specializzazione è necessaria, il sw che fa un pò di tutto ti darà appunto un pò di tutto. Per quanto riguarda Xnurbs ho visto tutorial che mi hanno sinceramente lasciato a bocca aperta, però dico nel post e lo confermo che io non riesco al utilizzarlo al meglio, forse perché non è capiatat l’occasione giusta, ma l’esempio dell’auto, almeno per me, è un delirio utilizzare xnurbs, un pò forse per curve non perfette un pò perché, sempre secondo me. ci sono casi e casi in cui puoi utilizzarlo.
Inoltre collegare superfci con xnurbs piuttosto che con gli strumenti che hai in rhino non fa alcuna differenza (allego un superficie semplicissima fatta con xnurbs, le due estremità e la centrale pure, poi fatta la centrale con un semplice blend e il risultato è identico per quanto riguarda la continuità.
Ti pregherei, dato che hai molta esperienza di fare tu un esempio di postarlo e di spiegarlo, giusto se hai tempo e voglia.
grazie
Massimosupsemplici.3dm (301,2 KB)
ps: mi manderesti il link per favore a quella discussione in usa?

“tuttavia in un modello complesso quando hai finito con le curve e inizi con le superfici ti accorgi che la teoria è un conto e la pratica un altro”

questo è l’errore di fondo.

Va fatto l’esatto contrario (a meno di lavorare alla ricostruzione o modifica di un modlelo esistente).
Io ho parlato di tracciare un paio di curve a definire lo stile, e con queste ed XNurbs generare le prime superfici. manipolando ed arrangiando queste con altre superfici (le più semplici e minimal possibile, in base al soggetto) fino alla definizione della forma voluta.
Anche in Alias, per fare un esempio, il processo tipico che veniva insegnato era quello di definizione di superfici di base, da tagliare, intersecare, sottrarre, con altre superfici. Fino alla definizione della “forma”. Il detailing va effettuato nella fase successiva.
Costruire l’intero wireframe non è quasi mai la soluzione più opportuna.
Anche perché quasi inevitabilmente ti allontana dalla visione d’insieme, focalizzando eccessivamente il dettaglio, di fatto perdendo la purezza del design.

Ma anche perché l’avere delle superfici pulite quale base d’appoggio e di partenza per le nuove superfici è assolutamente essenziale.
Infatti io uso la medesima tecnica anche con i tradizionali strumenti di Rhino.

il post sul forum USA è questo:

A questo punto mi aspetterei una risposta da parte del responsabile McNeel Ita. Io sono solo uno sprovveduto e inesperto, peraltro, senza licenza!
Se Moi fa meglio di Rhino in alcuni aspetti o è da imputare ad una carenza di base nello sviluppo, oppure c’è la volontà, sì di migliorare un prodotto, ma su altri fronti, da cui potrebbe scaturire una trascuratezza di certe problematiche note, ahimè, non ancora risolte, che si trascinano da versione in versione.
Come sostengo sempre, non serve avere mille strumenti per fare tutto così così, ma sarebbe meglio possedere cento strumenti per fare meglio quasi tutto. La storia del poco ma buono, per intenderci.
Moi io lo considero come fosse un Rhino semplificato, se non altro, anche per il prezzo minore.
Devo dire che ultimamente leggo in giro di parecchie lamentele su alcune carenze di Rhino: Moi fa meglio i fillet e non solo; le booleane di FormZ sono le più efficienti; l’editing delle superfici di Alias è più raffinato e completo… A questo punto mi domando: “In cosa eccelle Rhino? Cosa convince davvero? Cos’ha Rhino che altri competitor non possiedono o anche solo fanno peggio?”.
Passo la palla a chi ne sa di più…

Buongiorno
okay, questa suona come una dritta, proverò.
grazie
Massimo

Assolutamente d’accordo!

scusatemi posto qui per non aprire un altro argomento, il trim non mi funziona più, qualcuno sa dirmi che santo pregare?

Mi pare S.Bartolomeo, santo dei coltelli…:grin::rofl:

Scusa la facile battuta Massimo, ma ci vuole la palla di vetro per come l’hai messa…

va bene, ecco le curvetrim.3dm (26,6 KB)

Ciao Max.
Nella linea di comando prova ad attivare le “intersezioni apparenti”.

ma chi cavolo l’aveva toccato il comando, comunque Fabietto sei un pilastro su questo forum, come va con le xnurbs?

Eh sì, mi chiedo prima come facessero. :joy:

Ci gioco nei ritagli di tempo, carino, penso si possa migliorare molto come interfaccia e qualcosa come funzionalità.
Riconfermo che è molto interessante e non sarebbe male averlo come ulteriore comando di Rhino piuttosto che come plugin.

Ciao Fabio
sto facendo un’altra auto che posterò tra un pò, xnurbs mi è stato utile in certi casi in altri ho preferito i risultati di network, secondo me non è una panacea e non sempre “lavora” , comunque hai perfettamente ragione che sarebbe un comando utile più che altro da aggiungere a rhino e non un plugin.
la prossima auto sarà tondeggiante, agli antipodi rispetto a quella sopra, con le superfici è una lotta dura, hai voglia a controllare la bontà delle curve, quando hai molte superfici e raccordi è un casino, almeno per me, chissà se troverò mai una strada, con questa ho provato a fare il body in più parti ma non aiuta, tuttavia sono convinto che è la strada giusta, metti che si debbano fare degli stampi, per esempio, tutto deve essere diviso e sformabile, quindi va bene così ma la questione delle superfici rimane e forse si complica anche se utilizzi curve comuni, insomma staremo a vedere.
al prossimo “mostro”
ciao
Massimo

ciao
posto un file con una superficie identica fatta con xnurbs, network e sweep.
poi l’ho divisa e fatto le due superfici contigue con gli stessi comandi, xnurbs non offre continuità, ho mandato il file anche al supporto, voi avete una spiegazione?
Massimoprovasuperficixnurbs-rhino.3dm (646,3 KB)

Mi è finito il periodo di prova , non posso più testarlo.