Yacht design interni

E poi? Voglio dire che dopo aver fatto anche i più belli interni mai visti fino ad oggi sarei comunque allo stesso punto cioè nessuno mi farebbe fare nulla

Altra possibilità:
Boat Plans.
In rete ci sono tantissimi progettisti che vendono i piani costruttivi. I prezzi variano da poche decine di dollari per i piani generali fino a costi più elevati per i modelli con le curve di taglio e nesting delle parti. Con le misure e le forme in mano non è difficile costruire un modelo 3D veramente molto fedele all’originale.
Alcuni esempi:

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Ciao
Interessante, si può costruire una barca :sailboat:

Avoglia,
Senza andare troppo lontano ci sono diverse stampate di barche a vela anche qui in Italia che non sono state mai portate avanti. Per chi ha modo di costruire da solo sono un punto di partenza ottimo!

A sto :yarn: devi dire anche dove?

Di Vismara 34 by Cossutti ne esiste uno scafo mai completato (informazione aggiornata a qualche anno fa). Conosco la storia di questa barca avendo gestito “Quantum” per diversi anni.

La laminazione, all’epoca, la fece 2emme marine vicino Gorizia.
Poi ricordo uno scafo Comar rimasto incompleto per tanto tempo. Se ti interessa sento se esiste altro.

Mica male, non mi fa impazzire ma strano sia rimasto irrisolto.
Rimaniamo con i piedini in terra nella modellazione.
Grazie Giuseppe

Non ho capito bene qual è il tuo obiettivo reale. Se vuoi esercitarti per alimentare una tua passione la strada è quella buona e i consigli che hai ricevuto, soprattutto gli ultimi, sono ottimi. Se invece il tuo obiettivo è che, come scrivi, qualcuno ti dia un incarico per fare qualcosa che non sia un render ma una progettazione vera e propria, ti consiglio di iscriverti a un master postuniversitario in yacht design dove ti insegneranno le basi della progettazione di interni di yacht, o alla magistrale di design nautico dove le cose paradossalmente approfondite meglio che nei master.
Se invece vuoi solo avere più familiarità con gli interni degli yachts per poter ricevere qualche incarico per fare render di interni progettati da altri, per me il primo consiglio che ti hanno dato è quello buono: fatti un giro a qualche salone nautico e cerca di salire a bordo di più barche possibili e guardati con attenzione come sono fatti i mobili dal vero, si capisce più così che con i disegni. Tanto dove passano gli impianti, le strade cavi, e come risolvere eventuali difficoltà con parti strutturali che interferiscono con gli arredi sarà sempre e solo un problema del progettista e del cantiere

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Ciao
Nessun incarico, chiedevo soltanto un volume da poter arredare tenendo conto di punti luce, scarichi, ecc.
Ma come al solito in Italia, in generale, è una bestemmia, ognuno geloso del proprio orticello, tutti fenomeni, tutti scienziati, tutti in possesso della verità, alla faccia di quello che potrebbe essere un “sistema paese” che renderebbe il made in Italy invincibile. E qui si potrebbe aprire un dibattito infinito.
Beh, nessun riferimento al sottoscritto, ovviamente, giusto una riflessione amara che conferma ai miei stanchi occhi l’ inesorabile declino del nostro Paese.

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Credo che tu abbia equivocato, non sono geloso di nessun orticello, prima di tutto perché non mi occupo prettamente di design, e in secondo luogo perché se anche fosse, il mio “orticello” è stato coltivato in 30 anni di lavoro e formazione e non lo sento minacciato dall’entusiasmo di un appassionato che ha voglia di imparare cose nuove.
Ho fatto tante domande perché le tue richieste mi sembravano molto vaghe e questo mondo è incredibilmente vario, e ho cercato di capire meglio cosa volessi fare per darti il consiglio migliore ed evitarti difficoltà inutili al tuo scopo.
Se i miei consigli non sono apprezzati pazienza, ti auguro di riceverne migliori e tanti saluti

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Mi spiace Paolo ma non hai capito nulla, tutti i miei discorsi e pensieri non sono mai stati in risposta alle tue osservazioni o attenzioni per Le quali non posso altro che ringraziarti, il mio è un parere, riflessioni, sull’ assurdità di certe posizioni di professionisti e imprese che guarda caso, sembra che abbiamo avuto uno scambio telepatico, sono talmente deboli da sentirsi minacciati da un nessuno come il sottoscritto (in questo campo).
Le loro chiusure le vedo, a buona ragione, in un contesto più ampio che, come ho detto, precludono ad un sistema paese che creerebbe maggiore potenza imprenditoriale ma questo purtroppo non è soltanto nel campo dello yachting ma in tutti i settori, anche, incredibilmente, nei pochi comparti industriali rimasti in Italia. Ma mi fermo qui con questa mia dichiarazione di getto perché non ho altro tempo da perdere, non nei tuoi confronti certamente, con l’ augurio che cambino le cose e i migliori auguri di prosperità.
Grazie mille per la tua sincera disponibilità.
Un abbraccio
Massimo

E allora come non detto, buona serata

aggiungo solo questo e poi mi fermo, sperando di poterti porre una prospettiva diversa:

a parte tutto, bisognerebbe capire del perché una grande azienda che spende soldi per prire un’attività investe risorse recluta personale qualificato ecc dovrebbe condividere la propria esperienza/mestiere con chicchessìa, perché ovviamente non lo farebbe solo con te essendo che non ti conosce e non avrebbe nemmeno motivo, ma dovrebbe rendere pubblici le proprie schede tecniche. tu dici vabbè che c’é di male, tanto io mica sono una minaccia, io lo faccio cosi per passione tanto per passare il tempo, parte il fatto che oltre a te ci sarebbero altre n aziende concorrenti a depredare tutti i progetti possibili per trarre vantaggi quindi magari è sfuggito che la minaccia non sei tu, ma oltre a questo, lo troveresti giusto il fatto che per progettare uno Yacht ci vogliono persone qualificate che hanno fatto determinati studi “specifici” debbono essere nel settore e avere grande esperienza e per ogni progetti ci perderanno giorni e notti insonne per arrivare ad un determinato risultato, ed infine arriva un appasionato che realizza modelli al cad che gentilmente chiederebbe tali schede così giusto per, solo perché sei un appassionato del ramo. non lo so, ma solo il pensiero di una richiesta simile mi lascia sbigottito.

sono pienamento daccordo con @paolo.calvi che ha dato varie indicazioni valide e fattibili,
non conosco il settore, ma non mi stupirei che come in altri casi, alcuni progetti potrebbero avere anche un qualche tipo di brevetto sia per il loro funzionamento ma magari anche per la parte estetica nel design ecc infatti se ci pensi anche i cartoni animati hanno il loro copyright mi sembra sempre per 30 anni quindi magari se anche questo settore rientri in questa logica, credo che cercando in rete o anche nei mercatini, qualche libro che illustra ciò che ti interessa ma con qualche progetto ormai obsoleto di qualche Yacht di tanti anni fa in modo da farti qualche idea.

preciso, questa mia, non voleva essere una critica sui tuoi ragionamenti,
ma una semplice comparazione con quello che veniva detto nel topic.

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Buongiorno
Mattinieri eh? Beh, siccome ancora non sono del tutto rimbecillito.
Me la sono fatta anche io la domanda: ma per quale dannato motivo questi dovrebbero perdere tempo con delle richieste del genere?
In effetti la mia è, diciamo cosi, una richiesta un po’ ingenua, che si presta forse anche a interpretazioni poco positive, per questo il rifiuto. Sinceramente non gli si può dare torto se non la mancanza di un minimo di approfondimento prima di qualsiasi decisione.
Tuttavia rimanendo su una visione più generale ho approfittato per scagliare qualche fulmine sull’impresa italiana, mi perdonerete.
Sapete tutti benissimo di Piombino, Taranto ma anche su realtà molto più piccole che vengono lasciate al loro destino pur avendo quel know how e quella fantasia che tutto il mondo ci invidia. Bene, solo per fare un esempio calzante con il settore nautico, in Germania una azienda, relativamente giovane, entrò sul mercato producendo barche a vela che in pochi anni raggiunsero mercati in ogni angolo del mondo, Bavaria è il nome del cantiere.
Bene, dopo tanto successo minato da sostanziali critiche sulla qualità, l’ azienda entrò in crisi rischiando la chiusura. Fermi tutti, qualcuno tuonò sicuramente dalle alte sfere, cerchiamo di capire cosa succede, intanto che qualche azienda tedesca la acquisisca, in tutti i modi e con pochi discorsi.
Quell’ azienda fu la BMW. Ora, qualcuno può spiegarmi cosa c’entra un’ azienda di automobili con le barche? Ma il dictac veniva dall’ alto e quindi. Bavaria fu salvata e evidentemente riorganizzata e eccola là.
Se in Italia, solo per fare un nome, Benetti chiudesse, che Dio ne scampi e liberi, gli altri cantieri si sfregherebbero le mani, senza vedere più in là che quella sarebbe una sconfitta anche per loro e una minaccia al made in Italy.
Riportate tutto anche al microcosmo italiano ed è la stessa cosa.
Ma qui non si dovrebbe parlare solo di modellazione :smile:
Mannaggia a me :sweat_smile:
Bene, una buona notizia, qualcuno, se poi mi autorizzerà dirò chi, mi ha inviato il progetto di un catamarano, di qualche anno fa, per fare gli interni, mamma mia spero di non fare una figuraccia dopo tutto sto polverone.
Buon ferragosto con tutto il cuore a tutti. :+1:
Max

In Italia Benetti ha venduto ad Azimuth da tempo e se vogliamo parlare di pozzi senza fondo basta un nome: Ferretti. Un buco di 600 meloni con in casa marchi: Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN, Custom Line, Ferretti Yachts, e fino alla vendita ai CINESI (maggioranza) anche Aprea e Bertram.
Unico azionista italiano dopo che il gruppo è magicamente tornato in utile: Piero Ferrari.

La storia di Bavaria non è molto diversa da quella di Del Pardo che alla fine della fiera è stata acquistata dal gruppo Calzedonia.

Nello specifico la sua storia è stata abbastanza movimentata in termini di proprietà. Inclusa la partentesi americana che è durata diversi anni. Nel 2018 si parlava di fallimento ma non mi risulta che siano stati i soldi BMW a rimetterla in sesto. E’ stata rilevata da CMP (private Equity).

Tutto per dire che non vedo grandi differenze fra Italia e altrove.

Buon Ferragosto.

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