Analisi zebra

Un saluto a tutti.
Vorrei esprimere alcune mie osservazioni circa l’analisi zebra.
E’ un controllo rapido e intuitivo ma lo trovo spesso insufficiente visto che si tratta, in sostanza, di effettuare una misurazione basandosi su una semplice visualizzazione.
Se sono certo di cosa ho disegnato diventa più un conforto che un controllo ma, in molti altri casi mi trovo spesso in dubbio: eventuali imperfezioni della zebra sono un problemino di visualizzazione o sono un problemino nella continuità delle superfici?
E soprattutto, quanto è grande l’eventuale problemino?
Anche regolando di fino le mesh di analisi, i dubbi spesso mi rimangono.
Probabilmente non so usare al meglio il comando ma andiamo oltre, anzi, facciamo un passo indietro: continuità tra curve, Gcon.
Il comando mostra la distanza tra le curve, la differenza angolare tra le normali e la differenza tra i raggi di curvatura.
Tutto molto chiaro e, soprattutto, oggettivo – ottimo direi.
Ora mi chiedo, perché non esiste qualcosa di analogo per le superfici?
Qualcosa che, in riferimento a due bordi, indichi ad esempio:

  • scostamento minimo e massimo
  • scostamento angolare minimo e massimo delle normali misurate ortogonalmente ai bordi
  • scostamento minimo e massimo del raggio di curvatura misurato ortogonalmente ai bordi

Sempre che non mi sfugga qualcosa per cui i calcoli ipotizzati non servano allo scopo, mi sembra che potrebbe essere un ottimo strumento da affiancare o integrare all’analisi zebra, soprattutto per fornire dei dati oggettivi.
Cosa ne pensate?

Parole sante!!

ciao Fabio
sembri un professore altro che modellista, ci mostreresti gentilmente un modello così complicato per il quale ti senti così insicuro con la zebra?
grazie
Massimo

Ciao Max, non è questione di complessità del modello, se non ricordo male hai postato tu stesso delle superfici dove l’analisi zebra non era “chiarissima”.
Si tratta solo di avere dei dati oggettivi per capire se c’è realmente un problema di continuità e, soprattutto, in caso affermativo di poterlo quantificare.
Poi magari è un problema mio e in generale gli altri utenti si trovano benissimo con la zebra, scopo del post era anche quello di valutare questo aspetto.

Se devo dirti la verità, io la zebra l’ho utilizzata più per curiosità che per avere un riscontro effettivo…
Mi trovo meglio ad assegnare una mappa di riflessione e guardare l’oggetto ruotandolo a destra e sinistra per capire se le superfici sono morbide o se c’è qualche increspatura.
Alla fine ho la tua stessa sensazione… la valutazione è lasciata molto a quanto l’utente ha voglia di star li a guardare “il pelo sull’uovo”…

Ciao Lucio.
La mappa ambiente è una zebra un pochino più coreografica ma mi sembra che la musica non cambi, la valutazione è demandata alla impostazione delle mesh di analisi e all’occhio del disegnatore.
Nel mio settore non è fondamentale avere delle superfici con un buon grado di continuità, purtroppo.
Ma in un settore dove la continuità di curvatura è fondamentale, penso che una misurazione sia indispensabile per valutare in maniera oggettiva quello che vediamo.

Si, lo so, quello che intendevo è che le righe della zebra, alla fine, mi incasinano di più rispetto ad una mappa ambiente tipo metallo satinato/sabbiato.
Penso che la mancanza dello strumento da te richiesto sia alla base del solito dibattito se Rhino fa polisuperfici in classe A o meno… ci fosse una prova oggettiva, si avrebbe di conseguenza anche la risposta…

Questo ad esempio tu come lo vedi?
Cubo.3dm (2,2 MB)

Vedo dei punti di discontinuità

Idem.
Tra l’altro con sto cubo le ho provate tutte per raccordarlo in G2 ma c’è sempre qualche difetto. :confused:

rhino in questi casi potrebbe dare dei consigli su come correggere, sarebbe carino:face_with_monocle:

ciao
guarda un pò questo, sembra leggermente meglio ma come dici tu è abbstanza soggettivocubomax.3dm (223,6 KB)

Eh siamo sempre lì, non vedo continuità G2 dappertutto.

la vedo dura su un cubo, ho provato a sbattezzarmci un pò, ho esploso, ricostruito, bla bla, la vedo proprio dura, l’unca speranza potrebbe ssere poter agire sul fillet come un raccordo blend tra due curve, però ci sono troppe “facce” da mandare d’accordo, sarebbe bello però avere un cubo con la stessa continuità di una sfera, sogno o son desto?

cubi.3dm (1,1 MB)

ho provato un pochino a fare due prove…
alla fine la strada forse più facile è quella di ripristinare le superfici piane a spigolo (con contrai superfice) in modo da far girare le superfici sul vertice del cubo senza il profilo di taglio curvo della faccia piana…

dalla zebra mi pare sia buono, mi pare dice tutto riguardo l’argomento aperto (assenza di un comando di analisi oggettivo sulla continuità tra superfici)

ps il famigerato plugin mangiato da Autodesk e poi ucciso… (Virtual shape mi pare) possedeva vari comando davvero utili e funzionali per l’editing di superfici
mi ricordo che quando vedevo alcuni filmati su youtube su di esso rimanevo a bocca aperta incredulo che in rhino si potessero integrare certe funzioni… il rammarico che da allora (parliamo di diversi anni fa) su certe richieste non si è affatto andati avanti… davvero un peccato.

posto qualche link così Gambler capirà di cosa parlo



Ciao Marco, lo conosco, o meglio l’ho conosciuto quando era troppo tardi … più che rimanere a bocca aperta mi sono mangiato le mani. :grinning:
Sembrava un ottimo strumento, il suo destino avvalora la mia ipotesi.
Almeno ha TSplines che gli fa compagnia. :partying_face:
Uno strumento del genere in Rhino gli darebbe davvero una marcia in più.

https://www.tsplines.com/
https://www.rhino3d.com/resources/4885

Per il ‘problema TSplines’ McNeel si e’ mosso: SubD …

Lo vedo benissimo Fabio…
E direi che se è il caso di fare una analisi dettagliata della qualità di curvatura di un modello, lo Zebra è una risorsa che come tutti gli strumenti che utilizzano una mesh, andrebbe preso dandogli il giusto peso. In caso di dubbi sicuramente ancora di più.
Ho isolato la parte “critica” e messo a confronto Zebra e Curvature Analysis:


Poi, per essere ancora più sicuro ho aumentato la densità delle isoparm. Lettura un po’ più confusa ma il risultato non cambia:

Da ultimo ho meshato le parti, saldato i bordi in cui c’era lo scalino (ora scomparso) e triangolato…
risultato: anche la mesh ora ha uno zebra senza scalini.

Quindi sicuramente si può fare di meglio in termini di strumenti di analisi ma se rimaniamo nell’ ambito mesh occorre sempre considerare il materiale con cui si lavora.

E’ esattamente così. Dipende da quanto grosso è il pelo nell’uovo. Valutare la qualità della curvatura e delle continuità è una faccenda in cui si devono utilizzare più strumenti per avere una risposta completa. Tutto dipende da quanto a fondo si vuole o serve andare.
Ecco un esempio che conosce bene il nostro amico Marco (Traverso) che è appena venuto a fare il corso ART.
Nel file che allego prova a non attivare le isoparm delle superfici così l’esperimento rimane “neutro”.
I due oggetti sono stati fatti con due tecniche diverse. Lo scostamento finale lo vedi rappresentato atraverso i punti colorati ottenuti con la definizione GH che ho fatto per controllare la deviazione fra superfici. In rosso valori prossimi a 0 (3.651e-8) e solo la parte centrale del blu 0.014. Possiamo dire che i due oggetti sono estremamente simili.
Se li analizzi con la emap non apprezzerai differenze. Tutti belli lisci.
Se dovessero essere carene di barce (illo) una sarebbe fatta bene, l’altra affatto… o almeno non a casa mia.
Ovvio che per un oggetto “piccolo” penso alla gioielleria o per uno di applicazione meno sofisticata nulla cambia fra i due.
same-object.3dm (1,8 MB)

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Si, attivando il grafico di curvatura si trova subito quello che non funziona.


Ottimo esempio!