Salve a tutti,
non ho mai usato i blocchi in vita mia, tuttavia essendomi trovato a gestire un file troppo grande ho iniziato ad addentrarmi in questo mondo. Vediamo se riuscirò ad essere chiaro.
Fra i 3 modi di inserimento di un blocco in un file (inserito/collegato) quello che rende il file più leggero è “collegato”. Tuttavia però quando vado poi ad esportare il suddetto file con blocchi collegati in keyshot questo non vede i blocchi collegati.
Tutto questo casino è per cercare di avere un file leggero anche su keyshot, ma secondo voi ha senso? voglio dire, keyshot percepirebbe i blocchi di rhino diminuendo pesantezza del file e tempi di rendering? o esiste un altro modo per fare ciò?
Ringrazio chiunque saprà aiutarmi.
Un caro saluto
Non conosco bene keyshot ma a naso…Non ha senso. Quando si arriva al rendering sempre di mesh si parla…
Anche io non conosco keyshot, ma secondo me questa cosa ha senso solamente se devi tenere il file più leggero per muoverti nelle viste e scegliere quelle da renderizzare. Ma da come dici se Keyshot non vede i blocchi collegati e devi diciamo tenerli come blocchi normali non avendo piu la funzione di xref a questo punto non hai piu nessun vantaggio. Ovviamente sui tempi di render non cambia niente anche se tieni i blocchi “collegati”. Un modo rustico e molto laborioso nel caso non riesci proprio a muoverti e renderizzare è esportare, se di esportazione si tratta ( non conosco come funziona keyshot), solo le parti che ti interessano e creare un file per ogni vista.
ciao, neppure io sono pratico di blocchi, li ho sempre visti come una noia da esplodere quando ricevo dei file che li contengono e su cui devo mettere le mani…
Detto questo per quel poco che so di keyshot mi sembra di ricordare che non lavora tenendo conto di blocchi per cui il vantaggio resterebbe circoscritto a rhino e a tenere il file di modellazione più leggero (aggiungo, col vantaggio eventuale nella progettazione di modificare la definizione di un blocco e vedere il file di lavoro aggiornarsi in automatico).
Per rendere invece più leggero il file di render in generale (che si tratti di keyshot o altri programmi) il processo ideale sarebbe quello di convertire i vari oggetti della scena con settaggi differenti in modo da semplificare il numero di poligoni il più possibile discriminando tra quelli più rilevanti (quelli in primo piano saranno maggiormente tassellati) da quelli secondari (meno tassellati).
Concludo col dire che in certi software di rendering esistono delle funzioni che permettono di ridurre il peso del file da renderizzare creando delle “copie intelligenti” di oggetti o gruppi di oggetti che sono identici tra loro,in Maxwell render si chiamano instance in keyshot non so se esista qualcosa di analogo.
Ciao
Keyshot è perfettamente integrato in Rhino. Poi ci possono stare delle piccole ma fastidiose bug, a seconda della release/update, ma in sostanza lavorano molto bene insieme.
Keyshot può utilizzare indifefrentemente poligonale e NURBS. C’è uno switch apposito.
La traduzione in poligonale funziona perfettamente il 99% delle volte e solo raramente si possono notare delle sfaccettature su alcune superfici.
In quel caso, switchando a NURBS si elimina il problema. Estremamente consigliabili per la renderizzazione di superfici trasparenti arrotondate.
Il problema dei blocchi è diverso. E’ vero che non influiscono su Keyshot, ma non prendono le modifiche se non dopo esser esplosi a componenti. Per cui, stante che per una renderizzazione efficiente in KS (sopratutto di assiemi complessi) è importante l’assegnazione di chiari identificativi ai livelli, se questi non sono riconosciuti dai blocchi (ad esempio nel caso di STEP importati come blocchi) il discorso cade e ci si ritrova tutto su un livello, solitamente su Default.
E ad ogni aggiornamento si perdono le assegnazioni dei materiali.
Questo per riassumere il più sinteticamente possibile l’influenza dei blocchi nel processo di rendering in KS.