Che approccio usereste ... ?

Buongiorno,…
scusate se la domanda può essere forse troppo semplice, ma vorrei cortesemente chiedervi: come approccereste voi la creazione di questo solido, che ha due dimensioni svasate su tre.
Per capirci è un telecomando per aprire l’auto.
grazie per ogni consiglio…
zakka


Probabilmente cage di un parallelepipedo con modifica tramite scalatura…

il mio problema è, poi la creazione del solido vero e proprio, in particolare i fillet per gli spigoli arrotondati

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aggiungerei una sezione (tipo la 5.59 x 10) a sinistra nella vista superiore e splittando se necessario per avere le condizioni per una rete di curve con due singolarità.

grazie, ora provo … !:slightly_smiling:

Per un solido del genere , senza ricorrere alle subD , io opterei per due superfici di estrusione raccordate con una superfice di blend. Facendo poi un mirror.

Grazie della risposta e del bell’esempio, molto chiaro e comprensibile.

Zakka

Da profano mi piace la soluzione proposta da Mario ma mi piacerebbe conoscere il vostro parere in merito agli altri suggerimenti.

La modifica del solido mediante una gabbia è una buona soluzione tecnica o è da considerarsi una sorta di ultima spiaggia?

La rete di curve è stupenda ma dalla mia esperienza (e a causa della mia scarsa conoscenza di Rhino) è piuttosto “delicata”: la uso per disegnare degli anelli chevalier ma ci ho dovuto sbattere la testa parecchio per capire dove posizionare le curve e, in ogni caso, devo poi apportare delle modifiche minime nella parte inferiore del gambo.

Se non ho capito male ha il vantaggio di creare un’unica superficie … vale quindi la pena di smanettare un po’ di più piuttosto che creare il volume in parti separate?

Grazie mille, Fabio.

Ciao! Io adotteri il metodo indicato da Mario ma suddividendo i balene di perimetro per i tratti dritti (eventualmente ribuiltando le superfici se troppo sporche di span) per poi fare gli “angoli curvi” con network o pach…
Il metodo con curve è quello che ti permette di definire e controllare di più la geometria finale ma è anche di conseguenza un pò più lento e delicato (se non stai attento alle tangenze rischi di rifare più volte i passaggi)

Provali entrambi perché può esserti utile come esercizio per apprendere in genere tecniche di modellazzione che non sono mai alternative ma specie in rhino sono le “frecce” da avere con se per destreggiarsi nelle diverse situazioni.

I balene di perimetro era il blend di perimetro :stuck_out_tongue_winking_eye:

La rete di curve è come il fritto: ci viene buono tutto… anche una suola di scarpa.
Ma questo è esattamente anche il suo difetto/limite.

Cosa conviene usare dipende solo da cosa si deve controllare. Intendo dire controllare geometricamente. Detto in altre parole quali sono i vincoli…ma a me piace dire: cosa devo controllare di questo progetto e cosa no.

La gabbia è per una modellazione “artistica” più che altro, quindi se quello che devo controllare è la gradevolezza generale della forma… può essere una ottima soluzione.

Comunque zakka le curve non possono essere quelle…
guarda la curvatura della sezione che si vede nella vista destra ha come degli “angoli arrotondati” improvvisi mentre le curve che si vedono in vista frontale non c’entrano niente (alle estremità destra e sinistra).

Si, si, … le curve non sono quelle. Le ho create al momento solo per postare l’immagine, per meglio chiarire l’idea da realizzare…

Zakka

Rete di curve.3dm (533,1 KB)

Ciao Giuseppe, intanto grazie per le dritte.
Sulla falsa riga del problema proposto carico un veloce esempio: diciamo che vogliamo realizzare una sorta
di ghiacciolo con una rete di curve.
Perché nella parte bombata si crea una gobba?

Se inserisco ulteriori curve chiuse per forzare il passaggio della superficie lungo i profili ho
l’impressione che peggioro la cosa.
Chiedo troppo alla rete di curve o sbaglio qualcosa?
Grazie mille, Fabio.

Non sbagli… è la rete di curve che è così. Come ho commentato in precedenza.
Se possibile usa il metodo indicato da Mario.

La rete ti restituisce sempre un risultato e questo crea la falsa convinzione che risolve tutto o quasi. Invece poi se guardi attentamente, come hai fatto giustamente tu, ti accorgi dei problemi…