se ricordo bene, alcuni utenti del forum hanno conoscenze/occupano anche di terreni
in rete mi è capitata questa foto, che mi ha incuriosito su cosa volesse indicare,
qualcuno ha per caso una minima idea di cosa voglia indicare tale immagine?
Per edifici che hanno uno sviluppo prevalentemente longitudinale, meglio assecondare la pendenza (cioè è preferibile che l’edificio si mantenga parallelo alle curve di livello). Prova ad estremizzare la lunghezza dell’edificio, ti verrebbe fuori un salto di quota pazzesco. E’ intuitivo…
Beh, questo è un altro discorso, c’entra poco e niente. Qua parliamo non di pendenza, ma di strade, di tipologia di stallo (a fila indiana oppure a pettine). Nel caso del secondo serve un’ampiezza maggiore della strada, si devono tenere in considerazione dei raggi di curvatura di sterzata… Altra roba. Questo esempio va bene per la scuola guida.
Meno sbancamento di terreno, questo sì (nel caso della soluzione di destra), ma poi ci devi costruire un terrapieno, a meno di non costruire l’edificio sospeso su pali…
Secondo il tuo disegno sì. Se lo consideri come operazione di una booleana hai ragione tu. Pensata così sarebbe pure facile…
Son partito dal presupposto che i due edifici si trovino allo stesso livello (uguale quota). Secondo il mio disegno (pensato col piastrone) lo sbancamento è minore a destra.
Ovvio che gli edifici sono sullo stesso livello.
Però nel caso che proponi, per quello a destra si risparmia sullo sbancamento ma si spende molto di più per lo sbalzo e pilastri relativi.
Va bene, facciamo una casa quadrata così come la giri, la giri.
ma la linea tratteggiata in entrambe le figure oltre a “collegare” tracciando una linea, gli estremi dei terreni,
ha anche qualche scopo tecnico?
ps scusate la domanda, però osservando gli esempi di @David e @leopoldomonzani il caso della immagine da me postata non corrisponde a nessuna delle soluzioni indicate. . .
se ho messo a fuoco quello di cui si è parlato, la linea tratteggiata indica quanta parte della casa è al di sotto della linea tratteggiata, come ha mostrato appunto @leopoldomonzani e fin qui va bene, ma quello che mi sfugge, come invece ha sottolineato @David, e che nella foto il piano è allo stesso livello, quindi in questo caso non serve compensare la pendenza come mostrato da Leopoldo o mi sono perso qualcosa?
Il tuo disegno è puramente dimostrativo, la linea tratteggiata indica la il profilo originale del terreno.(per la precisione dovrebbe essere più ondulata)
Non so cosa intendi per “compensare”, qui si tratta solo di preparare un piano su cui costruire una casa.
Intanto, quello è un semplice schizzo a mano libera, quindi, puramente indicativo.
Le pendenze del terreno dovrebbero essere le stesse per poter fare un ragionamento corretto e sensato (e nel disegno le pendenze sono diverse).
La questione si riduce al modo in cui sarebbe opportuno orientare un edificio su un terreno in pendenza; l’ho scritto prima: seguire le curve di livello e, quindi, assecondare lo sviluppo longitudinale dell’edificio a queste curve.
Lo sbancamento del terreno è un problema diverso, che dipende molto dall’aspetto progettuale. Credo che il senso di quel disegno esuli dalla questione della rimozione del terreno.
Io credo invece che sia essenziale la questione della rimozione del terreno.
Non c’è un altro motivo, è un po’ come le livellette nel progetto di una strada.
Ma è chiaro: se avessimo una stecca di 100 metri, mi sembrerebbe logico disporla parallelamente alle curve di livello, piuttosto che sbancare più terreno (cioè scavare una striscia di montagna per poter ricavare la base di appoggio) o dover provvedere a realizzare un terrapieno improponibile, come quello che ho disegnato io.
Mi sembra lapalissiano il ragionamento.
Per questo ho suggerito di estremizzare la lunghezza dell’edificio; facciamo finta si tratti del complesso residenziale “Corviale”: ci si renderebbe conto meglio della motivazione di sinistra. Voi come lo collochereste un edificio lungo quasi un km su un pendio?
Dobbiamo ragionare con la logica del risparmio, del rapporto costi/benefici. Se ci trovassimo a Dubai il problema non si porrebbe: là sposterebbero persino le montagne! Fare il progettista da quelle parti è una pacchia.
suppongo si tratti di togliere meno terreno possibile perché tolto quello, la parte soprastante, si troverebbe “senza appoggio”, favorendo le frane.
Non se ne esce nemmeno con l’esempio di sinistra: in quel caso, apparentemente migliore, si toglierebbe più fronte: gli ingegneri avranno valutato alla fine che, in ogni caso, la proposta più sicura rimane comunque quella di sx. Credo
Considerare la afosa pianura?