Ciao a tutti. Il rompip… è tornato.
E per festeggiare, mi permetto di dissentire sul tema “messa in tavola e documentazione”.
Non so in Italia, ma all’estero la messa in tavola è ancora richiesta. In quasi tutti i settori.
Anche in Cina dove mi trovo al momento.
Poi si lavora dal 3D, ma senza un’adeguata messa in tavola l’approccio è parecchio più difficile.
Non è il formato quello che conta, JPG, DWG o PDF vanno bene.
E poi, BOM e BOQ altrettanto importanti. Essenziali.
Ma, fin qui non mi pare di pungere a sufficienza.
Infatti, la vera ragione del mio dissenso sta nell’affermazione iniziale, ovvero nell’abbandono della messa in tavola per l’estrazione dei dati dal 3D.
E lì, debbo dissentire profondamente.
Perché in questi anni di pellegrinaggio all’estero (ma anche prima in Italia, in Cantiere Nautico sopratutto) ne ho viste di cotte e di crude, figlie [non riconosciute] di questa scuola di pensiero.
E, nella stragrande maggioranza dei casi, situazioni foriere di imbarazzanti (e costosi) errori, misunderstanding e sfuriate varie.
Il caso più comune è quello di vedersi recapitare (sopratutto in Architettura, Interior Design e Nautico/Navale) file contenenti di tutto, in ordine variamente sparso sul “desktop”, insomma un casino totale.
Raccapezzarsi tra bozze, prove, tentativi abortiti (e lasciati là) e i disegni finali è davvero un’impresa ardua.
Ma chi gli ha insegnato a disegnare a questi qua ?
I livelli sanno a che servono ?
Ma hanno mai visto un tecnigrafo in vita loro ?
Nello specifico del rinomato cantiere nautico dove ho trascorso gli ultimi tre anni in Italia, mi sono capitati disegni esecutivi totalmente errati, alcuni provenienti da studi davvero di alto lignaggio, e tutti dovuti all’incapacità di disegnare correttamente proiezioni ortogonali in 2D (a mano) e, allo stesso tempo, all’improvvido mix di una modellazione 3D abbozzata (generalmente linee d’acqua e sovrastrutture) poi completata (malissimo) in 2D.
Le tavole esecutive così prodotte, fornite agli artigiani del cantiere, generavano a loro volta - come sottoprodotto - il lancio di ogni genere di corpi contundenti e la caccia al “designer” o ingegnere di turno.
Scene che si ripetevano con frequenza imbarazzante, pressoché quotidiana.
No, non sono d’accordo.
Una buona, ordinata ed elegante messa in tavola è parte essenziale della progettazione, e non la si inventa.
Va insegnata e praticata, fino ad assimilarla. Poi ciascuno potrà apportarvi uno stile personale.
Infine, Bill Of Materials e Bill Of Quantities, senza di questi non si lavora proprio.
Manco si ricevono le offerte.
Tutto corredato da vista 3D o disegno del particolare, descrizione, materiali, finiture e tolleranze.
Piacere di avervi ritrovati.
BTW: la ragione del mio rientro (vistuale) è che ho passato a Giuseppe una richiesta urgente di lavoro in Italia cui io non posso contribuire. Ora vedrà lui di interfacciare il committente e i Rhinolavoristi della zona.
Stay cool, Stay fool, stay hungry (insomma, baccalà sì, ma con moderazione).