Rhino e’ sempre lui … nel bene e nel male
E’ sempre maledettamente difficile da utilizzare al meglio.
( Vittorio dice di riuscirci e io ci credo, complimenti a lui ! )
Credo sia cambiato l’ambiente in cui Rhino … pascola.
Da cui certe difficolta’ che una volta non c’erano.
Secondo me e’ sempre adatto a lavori di precisione,
E’ adatto a progetti … ragionati, dove anche se perdi un giorno in piu’ al CAD, non cambia niente.
E’ adatto ad ambienti ‘chiusi’, dove ti disegni e ti costruisci i pezzi in casa.
Meno se devi per forza comunicare con l’esterno. Qui, essendo diverso da altri programmi, possono esserci dei problemi di comprensione a seconda della moda del momento …
Mi sembra adatto a lavorare sul pezzo singolo, meno su complessivi … molto complessi.
E’ adatto ad operazioni custom, qui vai di script & GH.
Eh …“tutti” mi pare esagerato … magari qualcuno.
BTW, a me piacerebbe dare un’occhiata a SolidEdge … e anche a Creo, certo …
Certamente Rhino si puo’ usare per cose complesse.
Parlavo di certe scomodita’ nel lavorare su file molto grandi, basandomi su Rhino 5.
Non ho usato la 6, che credo abbia migliorato almeno alcuni aspetti.
( E non uso nemmeno una macchina equipaggiata per queste cose … )
Per esempio, parlando di migliorie, ho provato adesso, sulla 6, l’opzione View -> Rotate around CPlane Z-axis
la trovo estremamente utile per poter lavorare su particolari con orientamento ‘non architettonico’ …
Giusto ieri ho conosciuto un ragazzo che sta preparando una tesi di ingegneria aerospaziale sul morphing delle superfici alari e la cosa mi ha incuriosito non solo per l’argomento in sé ma perché stava usando Rhino.
Peccato però che stava impazzendo per una geometria che opportunamente pensata, su un parametrico, l’avrebbe già finita.
Il problema in Rhino é il tempo. Se decidi di cambiare uno spessore sei finito.
Bello ritrovarti.
Le tue considerazioni sono molto interessanti, e, non me ne voglia Vittorio, le condivido.
Però non soddisfano del tutto le mie curiosità, perché come la descrivi tu, allora, sembrerebbe che effettivamente stia diventando un software per piccole realtà e studi (ambienti chiusi).
Ho provato e conosco molti parametrici (mi manca solo Catia) ma ogni volta che li uso trovo che siano limitanti dal punto di vista progettuale. A me di fare cubi e booleane proprio non interessa.
Se devo costruire forme, Rhino, mi sembra ancora imbattibile.
Esatto, credo stia proprio qui il punto: rhinoceros è e deve rimanere il più possibile uno strumento di progettazione da usare liberamente fin dalle prime fasi di ideazione e sviluppo di un concept, evolvendo nel tempo se possibile con l’implementazione di comandi e funzioni più attuali e performanti; poi se l’utente ha un bagaglio di esperienza pregressa negli anni può benissimo spingersi via via sempre più avanti nel processo di progettazione/ingegnerizzazione.
Ovvio che il percorso e la velocità di ottenimento di certi gradi di progettazione sono sia soggettivi (esperienza e profondità di conoscenza del software) che oggettivi (funzioni e comandi dedicati alla patametrizzaziine/meccanica)
Beh, sai, come dicevo, non mi ritengo per nulla un esperto.
Quindi i limiti che vedo io possono essere benissimo solo miei limiti.
Intendevo che, entro i limiti detti, trovo piu’ comodo usare Rhino con file non troppo grandi, comprendenti (relativamente) pochi pezzi, piuttosto che su progetti completi, composti da molte parti diverse.
Poi “meno comodo” non vuol dire impossibile …
Stesso discorso se il lavoro che fai deve essere (ripetutamente) esportato e mandato al cliente-rompi di turno, che pretende il tal formato, il tale tipo di oggetto, i file contenenti questo e quello … e via con le assurdita’ …
Certo si puo’ fare con Rhino (e magari qualche plug-in o altro software accessorio),
ma mi sembra poco comodo … eeeeeh, sono pigro, non amo le complicazioni …
( E spesso anche il tempo disponibile e’ … ridicolo )
E ancora se il pezzo che disegni, poi lo costruisci tu.
Conoscendo Rhino, cerchi una strategia di costruzione che ‘fili liscia’, senza andare a impantanarti con dettagli o aspetti non necessari.
Se invece devi mandare i file a qualcuno per la realizzazione … ricominciano problemi e complicanze varie …
OK, allora ci capiamo.
Le forme che disegno io sono fatte al 99 % di profili a Z costante estrusi tapered, piu’ booleane e fillet, e per dessert qualche bell’offset.
Solo che spesso alla fine sono migliaia di superfici, per cui l’eventuale lentezza e complessita’ di certe operazioni diventa un grosso problema.
E spesso il problema principale sono gli oggetti che il cliente manda, basandomi sui quali devo disegnare il pezzo.
Anche se qui una buona parte del problema deriva dall’equipaggiamento insufficiente che devo usare …
Invece, da quanto capisco, direi che Rhino e’ fatto proprio per costruire forme come quelle che servono a te.
… Pero’ a questo punto sono confuso …
Se Rhino fa esattamente quello che ti serve, perche’ parli di Solidworks eccetera ?
Macché…ma perché non ho il tempo per sbatterci la testa, sono certo che sì farebbe, ma GH é fantastico per automatizzare una procedura che si deve ripetere più volte, se il lavoro devi farlo solo una volta per me Catia é un must.
PS L’F22 mi é stato commissionato per stampo in fibra. 2,7 metri circa di modello a turbina.
Si’, va beh …
Catia costa 20 Rhini … piu’ o meno …
Rhino puo’ essere preferibile in alcuni casi particolari.
… Ma certo mi aspetto che Catia in generale sia decisamente superiore.