Certo che servono ma a me sembra che qualsiasi novità introdotta per migliorare Rhino tu devi sempre debba dire la tua vedi il Gumball , non ti piaceva ( a cosa serve ???)
Sinceramente preferisco le subD al migliorare la patch (esempio)
Chi ha parlato di discorsi banali? quello che volevo dire è che ogni volta che si aggiunge una funzione a Rhino sistematicamente vieni fuori tu criticando il fatto che invece di migliorare un comando ne creano uno nuovo.
Da parte tua si vedono solo confronti con altri software ( cosa anche giusta ma che ,secondo me ha dei limiti)e critiche che secondo me non sono costruttive.
Scusatemi tutti, ma io non capisco questo tiro al bersaglio su David.
Non lo conosco personalmente ma leggendo quello che scrive vedo che esprime le sue opinioni e mi pare anche in modo garbato, si può dissentire sugli argomenti ma sono pur sempre opinioni personali che ravvivano lo scambio reciproco.
Non so che dirti…
Io ho una precisa idea di Rhino, magari non corrisponderà a quella tua, di tanti altri, tanto meno degli sviluppatori o del sig. McNeel in persona…
Per quanto mi riguarda, credo che Rhino debba rappresentare lo stato dell’arte nello sviluppo di superfici (generazione ed editing): fillet, booleane, blend e multiblend, patch, shell, strumenti UDT, e compagnia bella, dovrebbero fornire una risposta più convincente (e non parlo di piccoli ritocchi di facciata).
Un “Srf blend” dovrebbe funzionare come funzionava in VSR; è inimmaginabile che ci vogliano diverse versioni (traducasi in decenni) per giungere ad un risultato più completo e soddisfacente. Questa, per me, è priorità per un modellatore di superfici!
Poi se Rhino non eseguirà un render alla Maxwell, o non risolva una miriade di fillet alla Solidworks,o non disponga di tutti i raffinati strumenti SubD che possiede MODO, pazienza!
“Srf blend”, potrà pure non serviti, non rappresentare nulla per te, per il tuo lavoro, ma ciò non toglie che dovrebbe essere completo, performante e, se serve, anche riscritto, per la logica, per la natura intrinseca del software in questione. A tutt’oggi non riesce nemmeno a generare un blend in continuità tenendo conto delle condizioni agli estremi… tanto per dirne una…; oppure, se attivi la storia di costruzione e compi uno spostamento, anche piccolo, si rompe improvvisamente la continuità, in taluni casi che ho potuto evidenziare nel discourse INT (condizione ancora da risolvere, dopo 6 lunghissime versioni…).
(è solo un esempio questo…).
Ora, dopo queste miei parole, pronti all’attacco mediatico… ehehehe
Nessun attacco mediatico ma da quello che dici rhino dovrebbe avere :
il render del software x
i fillet del software y
le sudD del software z
il blendSrf del software w
ecc ecc
Da questo deduco che non esista il software perfetto…
Per te è più importante SrfBlend piuttosto che le subD ok capisco per me no.
Forse non sono proprio 6 versioni direi 4 (alla 2 la Mcneel ha rifatto il kernel ) o anche 3 se mettiamo la storia di costuzione ,se non erro.
Beh, qualora fossero anche tre le versioni, corrisponderebbero all’incirca a 15 anni di sviluppo continuo… (che non sono proprio pochi).
Il software perfetto non può esistere; semmai, potrebbe esistere un programma completo più di un altro, questo sì. Rhino lo è, ancor di più con l’aggiunta delle SubD.
(L’esempio del comando “blend srf” è solo a titolo esemplificativo).
Tutti vorremmo un Cad su misura, sviluppato sulla base delle nostre esigenze; ma è chiaro che da Rhino non dovremmo aspettarci funzioni da Keyshot, da Photoshop o da Solidworks.
Rhino possiede delle basi che lo rendono più vicino ad Autocad, con un taglio rivolto più al 3D che al 2D…
Comunque sia, Rhino o non Rhino, SubD o no, ce lo dobbiamo tenere così com’è.
Comunque, David, siccome sei architetto, vorrai mica che te la facciamo passare liscia… noi dobbiamo soffrire a causa degli architetti… e allora gli architetti devono soffrire… è la legge della foresta!
PS io ne ho tre in famiglia… quindi sono accerchiato!
Lucio, l’architetto, per sua deformazione professionale, è egotico e pretenzioso, quanto di più banale e scadente tu possa immaginare; in realtà progetta per compiacere se stesso, non asseconda mai la committenza, e se lo fa, lo fa, ahimé, solo per soldi!
Pensa, da architetto, parlo di blend, di fillet… quindi, vedi un po’ tu che razza di individui siamo!
E niente , dopo diversi giorni ( e notti ) di smanettamenti devo dire che dal mio punto di vista SUB-D è davvero una bomba !!!
operazioni booleane sempre possibili , grande versatilità e facilità di modifica , veloce , stabile , veramente uno strumento molto utile.
Unica cosa da sistemare per apprezzarne al massimo le potenzialità , anche se esterna a SUB-D , è la pecca storica di rhino ossia il solid fillet…infatti tutto il lavoro procede sempre veloce ma quando si tratta di raccordare c si trova rallentati dai soliti fillet esplosi ecc , certo sistemabili ma che rallentano 1 pò il lavoro.
Relativamente a SUB D devo dire pienamente soddisfatto !!!
questo solo x riassumere l’esperienza degli ultimi giorni .
certo che Rhino con queste nuove funzionalità debbo dire che ha fatto un gran balzo in avanti
riducendo il gap con altri software specifici su oggetti solidi. Ottimo McNeel ci voleva
).
) di smanettamenti devo dire che dal mio punto di vista SUB-D è davvero una bomba !!!
, buon lavoro… e buon anno!