SubD - Carene

Ho visto i tutorial di @giuseppe ed ho provato diversi approcci all’argomento, ma in tutte le prove mi trovo a un punto morto in cui non so come andare avanti.
Questo è quanto vorrei realizzare perchè “mi sono fatto persuaso” che le SubD mi possono far raggiungere una superficie di qualità migliore in minor tempo.
A patto di acchiappare la giusta sequenza.


Fermo restando che posso ovviamente condividere il modello e tutte le sue curve, quanto mi interessa di più in questo momento è capire come impostereste voi modello e procedura per tornare a scocciarvi quando non riesco ad andare avanti da solo :confused:
Grazie in anticipo :relaxed:

Stefano, ma parti da mesh importate? Mi aiuti a capire la difficoltà qual è?
Io rifarei la subd in modo più semplice.

Ciao Stefano,
premesso che non so una pippa di sub-d, ho provato a buttare giù in velocità un modello.
Lasciando perdere la forma che è anni luce dal tuo modello, quello che vorresti ottenere è qualcosa di simile alla ciofeca che trovi di seguito?
Prova_SubD.3dm (134,4 KB)

@lucio_zadra
si, grazie, una cosa del genere :bowing_man:

@luca.filippone
hai ragione, perdona, sono stato troppo generico ma non volevo impegnarvi ponendo un problema specifico, ma più che altro di impostazione della procedura; Lucio mi indica una strada maggiormente particolareggiata di quella che avevo scelto e credo che ripartirò da lì.
Entrando più nello specifico: magari potessi partire da mesh importate… Come credo di aver scritto altrove, il mio problema è di ricostruire le carene di portacontainer esistenti ai fini migliorare i calcoli di stabilità: per questo ho la necessità di mantenere un controllo molto stretto sul parallalelepipedo limite, vale a dire al massimo pochi decimi di millimetro (questa carena è lunga circa 190m, larga 30 ed alta 20, ma abbiamo lavorato su scafi anche più grossi).
Se siamo fortunati (come in questo caso) partiamo dal Body Plan del quale ripassiamo le curve per arrivare a quello che ho postato (se serve posso essere più particolareggiato, ma vorrei usare le SubD proprio per uscire da tutto ciò, se possibile).
Come dicevo ho provato vari modi di partire: i risultati migliori li ho usati partendo da qui


e in questo momento sono impicciato qui

Lo specchio di poppa è venuto abbastanza bene (Giuseppe dice che il comando allinea verrà migliorato) ma non so se ho fatto bene ad inserire un bordo per ogni sezione o se mi sono solo complicato la vita; inoltre credo di dover inserire uno o più bordi longitudinali.
Ma andando a tentoni sto perdendo molto tempo ed ho preferito fermarmi un attimo a chiedere “per andare dove devo andare, per dove devo andare!” :smiley:
Immagine05

E inoltre, alla fine, mi rimane un dubbio che forse solo @giuseppe può sciogliere: questo modello va salvato in iges per farlo digerire al software di calcolo. Io mi aspetto che sia migliore del precedente NURBS e se ho torto devo tornare al vecchio metodo…

Un mio suggerimento a spanne, ma anche io posso essere più particolareggiato.

possibilità 1:

crei dei cubi di cui controlli posizione e dimensioni (con gh),
subdfuse o eventualmente catmulclark
quadremesh ed eventuale mesh2subd
modifichi a manina dove serve.

Ciao Stefano,

Non so se creare una unica subD sia la strada più semplice dato che sullo scafo sono identificabili vari elementi.
Potrebbe essere più semplice (come ha detto anche Luca) creare delle mesh di partenza di ogni elemento, creare la subD che si avvicina di più al rilievo dello scafo e poi unire tutti i componenti.
Purtroppo ho poca esperienza e non sono in grado di indirizzarti verso una strada certa… le mie sono intuizioni.

Grazie ad entrambi, per me sono indicazioni preziose dato che procedevo praticamente al buio senza molto criterio. Faccio qualche altra prova e poi ribusso. :slight_smile:

possibilità 2:

crei un numero n di ordinate e linee d’acqua,
costruisci su queste le subd
fine

si, sto lavorando esattamente su questo.
Grazie ancora, farò sapere come prosegue :slight_smile:

Ciao, anche io lavoro sul navale. Personalmente separo il corpo principale dello scafo dalle appendici ed ammennicoli sporgenti vari, che a livello operativo ha il vantaggio di essere molto comodo e di poter permettere semplici modifiche alle appendici senza inficiare lo scafo.
Le sub-D non le ho ancora provate e forse proprio perché non le ho provate, non ne capisco l’utilità su uno scafo.
Più in generale, per avere un buon avviamento, meno punti di controllo si usano, meglio è; ma questo di sicuro lo sai già bene da solo :slight_smile:

:man_facepalming:t2: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Hahaha, Luca, non me lo dire, lo so, lo so…

Il fatto è che ormai a modellare carene con Rhino senza sub-D c’ho preso la mano ed in tre giorni al massimo vado a segno; a volte in una sola giornata. Iniziai ad usare Rhino per le carene 15 anni fa, quando non lo faceva nessun altro che io conoscessi.
Poi metti che anche modellare una carena non è cosa che capita tutti i giorni, quindi sono portato a rimandare l’apprendimento delle novità sul campo.
Comunque anche nel webinar e gli esempi che hai riportato mi pare on si parli di superfici sub-D, eh…

:thinking: Io vedo subd nel webinar, nella foto credo la prima immagine più grande pare subd.
Comunque io credo che siano uno strumento molto utile.

Quello che vedo nella prima immagine si può sicuramente fare senza sub-D, ma allo stesso tempo sembra l’esempio di come NON fare per definire una carena, o almeno come non farei io.
Più probabilmente è il risultato di un rilievo 3D.
Comunque sia, proprio lì intuisco l’utilità delle sub-D, per definire in modo facile una variazione repentina di volumi.
Prima o dopo proverò! Metto in coda :sweat_smile:

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Di fronte a cosa è meglio usare alzo le braccia, capisco già poco di aeronautica, figuriamoci di nautica.
Comunque si certo, tutto si può fare senza subd, non metterle troppo in coda però, perché secondo me una tecnica “mista” può essere vincente.
Mi piacerebbe sentire gli esperti.

Sarei curioso di ripassare le linee di una imbarcazione usando solo subd.

condivido :+1:

ot: Luca, non ci avevo mai fatto caso che la parola “aeronautica” contiene un’altra completa “nautica”
chissà l’origine etimologica, forse per creare i primi aerei sono stati chiamati gli esperti della nautica?

:joy:

considera che sia ne navi sia aerei navigano in un fluido (ma anche noi), quindi la fisica non cambia per entrambi, la cosa si complica maggiormente per il settore navale in quanto abbiamo due fluidi (aria e acqua) a diverse densità, ma fondamentalmente navighiamo tutti.
Forse potremmo dire che noi navighiamo più di quanto camminiamo o che il camminare comporta una navigazione in un fluido. E anche a questo non ci avevi pensato? :stuck_out_tongue_winking_eye:

E siamo anche sufficientemente schiacciati e pressati.

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Concordo, infatti dicevo

proprio in questo senso, che le sub-D permettono di superare per la via maestra una limitazione che fino ad oggi superavo per vie traverse.
Si tratta “solo” di rompere l’inerzia che mi invita a rimanere su quelle vie sì, traverse, ma a me ormai ben note. Alla fine comunque diventerà un passaggio obbligato.

Riguardo il movimento nei fluidi, invece, aggiungo una nota di colore: sapevate che il padre dell’ingegneria navale è un ferroviere? Tale William Frude, incuriosito dal moto ondoso perfettamente regolare creato dalle imbarcazioni in movimento. In un certo senso questa cosa chiude il cerchio sui sul legame tra i mezzi di trasporto in acqua, aria e anche terra.

mi hai fatto venire in mente un film dove veniva detto che noi umani ancora non avevamo capito che la miglior forma per navigare/viaggiare nello spazio non sono quelle affusolate ma quelle sferiche.

da esperto in materia qual’è il tuo parere? confermi o smentisci totalmente?
ps nel caso noi umani abbiamo scelto una forma completamente sbagliata allora. . . .

Esperto io? :face_with_hand_over_mouth::rofl:
Se per spazio intendi quello extraterrestre allora non serve alcuna forma, credo, poiché non c’è alcun fluido in cui navigare e la forma sferica dei pianeti probabilmente è dovuta alla rotazione intorno al proprio asse.
Piuttosto la sfericita può servire a noi per contenere l’ossigeno perché la forma sferica garantisce alla struttura uno stato tensionale uniforme, gli strutturisti possono dire di più e meglio.
E poi… le leggi della fisica le ha stabilite il padreterno, possiamo solo sottometterci.