Barca con albero da 75mt

non è così solo perché se il vento reale è 10 nodi il vento apparente, che è poi quello che riceve la barca, è la risultante tra reale ed apparente, quindi se il reale è 10 nodi e la barca va a 10 nodi non è 0 ma circa 16 nodi. per lo stesso motivo se la barca va con vento reale in poppa, la risultante darà un vento apparente di prua. vedi disegno.

(allegati)


download.jpeg

2 Mi Piace

Queste barche navigano SOLO su apparente. Quando sono dislocanti (giù dai foil) il loro apparente ha poca intensità e modesta divergenza vettoriale dal reale. Appena iniziano a generare apparente la componente si sposta in prua (il vento viene più in faccia) ed è il motivo per cui i profili alari delle vele sono calibrati (misura, profilo e allungamento) in base alle condizioni previste.

2 Mi Piace

Cos’è vv?possibile che ne hai invertito il verso?

Non c’ho capito Na mazza. :joy:
Meglio se restiamo sul gergo della fisica generale che su quello specifico. Credo di aver capito ma i precedenti triangoli di velocità sono errati. La v apparente è evidentemente la velocità assoluta rispetto al riferimento fisso, che chiaramente è la somma del vettore velocità del vento col vettore di avanzamento relativo della barca. Relativamente al vento non si va più veloci, rispetto al suolo si.
È il vento relativo che imprime la spinta, non il vettore assoluto che chiamate apparente.

Come per ogni ambito ci sono termini specifici. In aeronautico ci sono TAS, IAS e CAS. Qui hai altri termini ma alla fine puoi razionalizzare come preferisci. Hai velocità vento reale tws, velocità vento apparente aws ( quella che é la risultante fra la tua velocità e quella del vento). Angolo vento apparente awa e angolo vento reale twa. Tradotto in aeronautichese awa é l’angolo di attacco aoa. Il resto viene da solo.
Parti, inizi ad accelerare e rispetto al vento reale cominci a sommare il vento generato dalla tua velocità e inizi ad avere apparente che ha una direzione più da prua. Resta come per ogni ala il limite dell’aoa… il gioco va avanti fino a quando la resistenza o meglio le resistenze, dicono banco e sto. Come a sette e mezzo con le carte.

2 Mi Piace

Chiaro. Il fatto che tu dica che é di prua mi conferma che ho capito e i triangoli di velocità sono diversi.
Grazie, sempre interessate leggervi.

2 Mi Piace

Probabilmente nemmeno io … :smile:

Comunque la mia interpretazione da profano e’ questa:

VR → vento reale
VV → vento virtuale, generato dal moto della barca
VA → vento apparente, cioe’ vento percepito dalla barca (e dalle vele)

VA = VR + VV

1 Mi Piace

Scusami Luigi, VV intendevi la velocità del vento relativo, che è opposta all avanzamento della barca, ok hai ragione perché stai componendo velocità del vento.

Emilio, si corretto. Almeno, ragionando con un po di fisica spicciola.

Quindi, si che possiamo andare più veloci del vento, ma confrontamdo le velocità rispetto al suolo, del vento e della barca. E stiamo trascurando la corrente.

1 Mi Piace

trascurala. In zona è marginale. Forse… 0.5Kt. VV sarebbe IAS sull’anemometro.

guarda ieri c’erano 8 -9 nodi di vento a barcellona e luna rossa andava a 38 nodi . il lato di poppa in realtà la barca lo vede di bolina perché la componente velocità è molto maggiore del vento reale.

4 Mi Piace

si si certamente, va più veloce perché si sommano velocità del vento e velocità relativa del vento rispetto alla barca. Se la barca avanza controvento chiaramente la velocità apparente è superiore a quella del vento reale, al contrario quando andrà sottovento (in coda) la apparente sarà più piccola.

Ma quindi per navigare più veloce del vento reale devo essere sempre un po’ controvento… Fiigo

Quindi per darle un po’ di spinta potrei andare contro vento e puoi ritornare, e ripetere la cosa ogni volta che rallenta troppo.
Dico fesserie @giuseppe?

Bravo, senti sempre il vento venire molto da davanti. Come se stessi guidando una moto… riescono ad andare con angoli incredibili.

1 Mi Piace

Quindi mi metto col vento alle spalle, soffia il vento sulle vele e inizia a spingere la barca. Appena questa raggiunge la massima velocità, quella del vento, sfrutto l inerzia mer girare la barca un po’ controvento, questa sentire il vento apparente e riceve una bella spinta ma con componente laterale… Non so a quanto possa arrivare ma in assenza di correnti non superiore al vento apparente.
Anche qui spero di aver capito.

Non parti spalle al vento perchè le vele sarebbero stallate e non lavorerebbero in flusso laminare. Partono (complicato assai) da un vento che è già laterale/avanti per avere un angolo di attacco favorevole. Poi parte la generazione del vento apparente. Non puoi superare l’apparente dato che è il moto a generarlo. Per questo quando cascano dai Foil è un casino ripartire. Devi ri-generare apparente e minimizzare la resistenza di un intero scafo in acqua.

4 Mi Piace

Chiaro e interessante

1 Mi Piace

no, anche in coda, siccome la componente del vento apparente, che viene da prua, è predominante rispetto al vento reale, la barca vedrà sempre il vento venire quasi da prua anche quando viene da dietro. lo puoi verificare in auto, se hai un vento reale che viene da dietro, ma l’auto viaggia a 100 km/h se ti affacci dal finestrino il vento che ti colpisce sarà sempre dal davanti

2 Mi Piace

Eh vabbè ma questo perché vai più veloce del vento, prova ad avanzare a 5km ora e poi di dici😁

La barca vede quello che vogliamo noi, e siccome la forza aerodinamica viene dal vento risultante, conviene stare piu di prua per non ridurla.

A proposito di Luna Rossa

1 Mi Piace

Video interessante!

Mi domando, volendo paragonare i foil a un banale coefficiente d’attrito a strisciamento, a quanto equivarrebbe…