Eh fai lo spiritoso.
Funzionava come nella versione 6 senza il comando di prova.
La qualità del blend non è che mi piacesse molto, per quello ho scritto che c’è stato un miglioramento davvero notevole.
Edit: era in G2 per modo di dire.
Eh fai lo spiritoso.
Funzionava come nella versione 6 senza il comando di prova.
La qualità del blend non è che mi piacesse molto, per quello ho scritto che c’è stato un miglioramento davvero notevole.
Edit: era in G2 per modo di dire.
Che ci sia miglioramento è comprensibile… Ti domando ancora: perché col blend edge attuale non posso eseguire un raccordo in g2 come quello di sinistra, nella tua immagine?
Così funziona il comando.
Il blend di sinistra non è un granché come G2, quello più corretto è quello a destra … e il comando si è evoluto in questo senso.
Evidentemente una sola superficie di raccordo non può dare la continuità G2.
Come ti sembra questo blend edge (G2)? senza scomodare il setback.
A vista sembra buono, ma sai che occorre la geometria per potere dare un parere in merito.
La superficie di raccordo che grado ha?
Ti mando il file, controlla tu perché sono incasinato… Magari scopri qualche magagna…
blend edge.3dm (4,8 MB)
Sembra molto buono come raccordo, ma dipende sempre da cosa intendiamo per buono.
Questi le tolleranze di tangenza/curvatura con le varie superfici:
Rossa: 0,05° / 0.067
Blu: 0,05° / 0,054
Verde: 0,05° / 0.067
.
Quindi, la modalità di “setback”, a mio avviso, dovrebbe essere una opzione contemplabile in entrambi i comandi (fillet e blend edge), da applicare dove l’utente vuole (se vuole e dove si può), sia che si tratti di continuità g1 che g2.
Concordi?
A parte una qualche possibile smentita, sono ritornato al nocciolo del mio discorso, dopo una estenuante “perifrasi”.
Rhino invece ragiona così: se il raccordo è in g1, secondo un arco di circonferenza, razionale, risolve attraverso un triangolo sferico; se il raccordo è in g2, non razionale, risolve con un setback, sempre e comunque.
Intanto, scrivo per cercare di farmi capire, rispondo al telefono, “cazzeggio” con Rhino e, per lavoro, progetto su una porzione di masterplan contemporaneamente a calibrare le innumerevoli opzioni di un render… Non so cosa esca fuori… sono un ragazzo multitasking…
Per il blend, visto che c’era già il comando precedente, in effetti si poteva lasciare un flag nella riga di comando per disattivare il setback.
Io sinceramente l’ho sempre usato con il setback fin da quando ho scoperto il comando di prova in Rhino 6.
Del resto quello che mi premeva era la qualità del raccordo, sulla forma non ho mai auto particolari esigenze.
Si potrebbe avere il setback anche sul fillet?
Penso di sì, ma andrebbe riscritto il comando credo.
Potrebbe essere l’occasione buona per migliorarlo un po’.
Perfetto! E’ quello che volevo sapere.
Il discriminante non è il comando, fillet o blend, g1 o g2 che sia, ma la soluzione di setback, la quale potrebbe, anzi, dovrebbe essere utilizzata indifferentemente in uno o nell’altro comando, a discrezione dell’utente.
Inoltre, vorrei far capire a Vittorio, che nessuno vuole sovvertire, stravolgere le abituali norme, chiamiamole, le “tradizioni” di Rhino, ma se è vero che tale software si fonda anche su possibili suggerimenti/osservazioni da parte di qualsivoglia utente, porgo l’occasione per indicare una strada, spero non banale, utile ad apportare un qualche miglioramento agli attuali strumenti che noi tutti, bene o male, utilizziamo.
Niente di personale, in fondo non si guadagna nulla, tantomeno mi interessa personalmente.
Altrimenti ci chiudiamo nel nostro bel guscio, lasciamo stare tutto così com’è, e non improntiamo alcun discorso di alcun genere, accontentandoci di ciò che ci viene propinato, giusto o meno corretto che sia.
Se Giuseppe (non San Giuseppe
) riterrà opportuno dare un peso a tale questione son contento; se egli ritiene si tratti di una ca**ata, sarò contento ugualmente. Io non sono niente e nessuno!
Non è detto che le cose che funzionavano fin dai tempi dei Romani debbano restare, per sempre, così com’erano. Cambiare non significa destabilizzare o peggiorare… anzi…! Nessuno vuole toccare il fillet edge!!!
Gambler, tu invece sei in gamba perché ti piace ragionare, con criterio… come anch’io sono solito fare… il “conservatorismo” non mi appartiene!
Si, avevo capito che era il discorso dello spigolo con il raggio di transizione.
Continuo a pensare, per come la vedo io, che inserire questa opzione per i fillet classici non ha senso… Preferirei che nei raccordi ti tipo Blend venisse inserita l’opzione per gestire comportamenti da G1 a G2 e tutto il resto con le opzioni di setback o altro piuttosto di fare un comando unico con troppe opzioni.
Se dovessimo guardare i comandi per fare linee, polilinee, spline, archi… perchè non facciamo un comando unico dove ci sono le opzioni per dire se vuoi una retta singola, una spline, un arco… probabilmente mi sentirei dire “che casino, non puoi avere un comando unico con mille impostazioni”.
Ma scusa, se il setback è tecnicamente un blend… perchè lo vuoi infilare nel fillet a raggio costante…
Ma se non centra nulla con la logica del comando…
Sarebbe come dire di mettere la continuità di tangenza tra le opzioni della polilinea… così mescoliamo la spline e la polilinea.
Quale sarebbe il vantaggio… hai il blend edge… piuttosto aggiungi l’opzione per gestire gli spigoli con una o l’altra “tecnologia”…
Cos’è, quando faccio dei raggi su uno stampo, devo stare attento a non avere il setback attivo perchè altrimenti mi ritrovo gli spigoli con un blend?
Capisco che per te un raggio o l’altro fa lo stesso, ma per uno che fa meccanica puoi mica fargli questi scherzi…
Utilizzo poco i fillet.
Ciò nonostante mi capita spesso di dover correggere con tagli e rattoppi.
Con spirito pragmatico preferirei quindi che venisse, qualora possibile, reso più “robusto” il comando.
Altre opzioni è meglio che le valutino utenti che usano il comando spesso.
In effetti è strano che non sia contemplata la possibilità di controllare la continuità, in alcuni casi potrebbe essere molto utile.
Per il setback, come detto, se serve per avere una qualità migliore del raccordo ben venga.
Per le altre esigenze mi armo di pazienza e cerco di ottenere il risultato che desidero … per me spesso è la parte più divertente della modellazione.
Allora mettiamola così: nel comando blend edge ci vorrebbe una opzione (on/off) che permetta di attivare o disattivare il setback, non credo che se uno voglia fare un raccordo blend in g2 debba per forza farlo con tale modalità, guarda sopra e vedrai un bel triangolo sferico in g2. Il setback, generalmente, è una modalità particolare di un raccordo, non l’ordinario.
Secondo me c’è qualcosa che non quadra, a mio avviso, dovrebbe essere una opzione da attivare o meno.
Da 1:53 puoi capire cosa intendo (è logica, senza scendere in confronti e robe varie):
Il software esegue un corner con profilo “conic” in questo caso, poi, se l’utente vuole, ha la facoltà di attivare un corner setback con un raggio a piacere, che permette di eseguire, solo nella parte voluta, tale soluzione. Ma è una opzione, una possibilità in più che il cad fornisce, non la regola!
Questo è Solidworks:
Si, concordo.
È giusto che nel blend edge si possa avere lo spigolo nelle due modalità.
Lucio: “Ma scusa, se il setback è tecnicamente un blend… perchè lo vuoi infilare nel fillet a raggio costante…
Ma se non centra nulla con la logica del comando…”.
Cosa fa Solidworks? realizza un fillet a raggio costante (profilo CIRCOLARE, quindi, g1, curvatura razionale, continuità di tangenza), in poche parole corrisponderebbe al “fillet edge” di Rhino; fin qua ci siamo.
Successivamente, si vuole applicare in un corner a scelta (in questo caso in tutti i corner) una soluzione di tipo “Setback”, si impostano i raggi e il software realizza questa modalità di raccordo, mantenendo una continuità in tangenza (il profilo resta circolare).
Il “blend edge” presuppone una continuità diversa, più morbida, solitamente in g2 (o oltre). Il profilo diventa una conica, correggimi se sbaglio.
Nessuno vieta di poter realizzare un setback in un fillet a raggio costante (basterebbe aggiungere in Rhino una opzione, un on/off, appunto, senza stravolgere la logica del comando che, come dice Vittorio, risale ai tempi dei Romani). Il video, se non erro, parla chiaro.
Rhino produce soltanto un raccordo di tipo setback nel comando di blend, distribuendolo ovunque, senza dare la possibilità di poter realizzare un raccordo “tradizionale”, cioè quello a superficie curva triangolare (nel caso di corner a tre spigoli). Anche in questo caso basterebbe aggiungere una opzione, come detto prima…
A te, e a voi, dire qualcosa in merito… magari mi sbaglio…
Sto commentando solo quello che vedo nel video, senza parlare di differnze di kernel, di costo di software, ecc. Parlo soltanto di logica, di ordine e organizzazione del comando.
“Se sbaglio mi corriggerete” cit.
Ma, la differenza è che Solidworks ti ha messo tutto nello stesso comando, mentre Rhino ha distinto in due comandi…
Se parliamo di raggio costante, aggiungere un setback ti genera un raggio non costante.
Se parliamo del fatto che il Blend Edge dovrebbe poter gestire un raggio G1 che diventa G2 che arriva sullo spigolo e possa avere il setback o meno e che possa impostare la dimensione del setback agendo sui raggi di ogni singola faccia… si concordo, è nella natura del blend edge avere la possibilità di controllare transizioni di tangenza e smussature morbide… e lo vedo un comando che ha bisogno di ragionare di pù rispetto al fillet classico (ci sta che un utente provi più impostazioni per avere il risultato visivamente migliore).
Il fillet edge ha un approccio molto più diretto… quello è il raggio che devo mettere, non mi interessa se dopo è più o meno bello, devo mantenere un risultato geometrico quantificabile.
Il fillet edge lo lancio, seleziono a finestra gli spigoli, metto il raggio e invio… veloce, produzione… se faccio una sezione in un punto qualsiasi, devo avere il raggio che ho impostato.
Mi serve una roba più “filosofica”? Uso il Blend Edge.
E’ lo stesso approccio che ho con le curve… se voglio mettere un fillet lo faccio senza star li a pensarci, due click e via… se invece devo studiare una forma morbida mi apro il blend, attivo la visualizzazione della curvatura, metto la storia di costruzione, magari faccio una definizione con GH… intanto metto su un caffè… non so se ho reso l’idea (qua i Romani e i Greci non centrano nulla… si parla di produzione contro studio).
Poi Fabio dice giustamente che vorrebbe un fillet più robusto, per gestire le casistiche dove il comando fallisce e magari serve qualche workaround… magari se il comando FilletEdge restituisce un risultato errato Rhino potrebbe consigliare di passare al BlendEdge mantenendo la selezione degli spigoli attiva per vedere se si riesce a risolvere i punti problematici.