è tutto chiaro ma dobbiamo attribuire i malintesi alle traduzioni mal riuscite: Knot e Kink vengono tradotti dall’inglese sempre con “nodo” (traduttore Google)
Ecco la scheda del comando “inserisci punto di discontinuità”
seguirla no proprio, avevo intuito fosse quello l’argomento ma mi sfuggiva il nesso
@Claudio3@Claudio3 hai visto che hai combinato. . . che vaso di pandora hai aperto?
ahahahah scherzo ovviamente (anche non non troppo)
all’inizio mi addentrai anch’io in questo argomento e ti dico che dopo anni, non mi sono ancora ben chiare alcune cose, tra cui proprio la differenza nella nomenclatura tradotta dei comandi, ogni volta la vado a riguardare, e sopratutto (come sottolineato anche in altre situazioni) la differenza nelle spiegazioni dei comandi molto più dettagliata nelle versioni inglesi che in quella in italiano.
(come suggerito in un post da un utente, forse sarebbe meglio che i comandi non fossero tradotti)
non so se può esserti utile, ma prima di cimentarti affondo su questi due comandi, verifica bene i passi successivi che devi fare, ad esempio quando iniziai ad usare i Knot e Kink ora non ricordo per realizzare curve con determinate caratteristiche, mi accorsi successivamente che però con utilizzo di altri comandi (tipo: _pipe _extrude cose simili) il risultato poi non era quello che volevo le curve risultavano spezzate/discontinue volevo una sola srf e mi ritrovavo con delle polisrf ed ovviamente se crei una curva per realizzare poi un oggetto e ti ritrovi con altro è frustrante.
Per quanto mi riguarda, ho sempre considerato stupido tradurre i nomi dei comandi CAD, per vari motivi, tra i quali il fatto che conoscendo i nomi originali dei comandi possiamo capire di cosa parlano sul forum USA, molto piu’ frequentato di quello italiano, e il fatto che a mio avviso la lingua italiana si presta molto meno di quella inglese a creare nomi diversi e concisi per i vari comandi.
Tutt’altro discorso la traduzione della documentazione, che reputo invece molto utile, ovviamente a patto che sia ben fatta.
E certo e’ un lavoro tutt’altro che facile.
Tutto quindi nasce dalla traduzione di “Kink” in “Punto di discontinuità”.
L’importante è ovviamente capirsi, ma personalmente non mi piace come traduzione.
Condivido al 100%. Kink è equivalente ad eseguire uno split e join. Un nome più appropriato potrebbe essere “cerniera”.
Quando esplodi e non modifichi hai continuità parametrica pari al grado della curva. Lo stesso accade quando inserisci un nodo e non modifichi la curva.
Non volevo , cercavo solo di capire se si potevano unire quei bordi o superfici e fonderli in una sola superficie invece che essere una poli o invece di ridisegnarla e averne una.
Si è aperto un buon dibattito fra TITANI piuttosto istruttivo , ora cercherò di capire bene il significato di tutto e poi vediamo se riesco a capire bene.
Ciao Claudio.
La curva è un pochino anomala, l’ho postata perché riassume parecchi concetti di cui abbiamo discusso.
Mi rendo conto che, affrontare tutti insieme questi argomenti per la prima volta, non è proprio facile.
Se vuoi possiamo procedere punto per punto:
studia il grafico di curvatura e valuta che tipo di curva potrebbe avere un grafico del genere
controlla il grado della curva nelle proprietà … dovresti trovare “un’anomalia” tra il grado e il grafico di curvatura
prova a ipotizzare cosa potrebbe essere che porta questa apparente discrepanza
controlla il vettore dei nodi con il comando _List (credo non sia documentato) per la risposta
L unica cosa che ho notato è sul Cv1 , ma non penso sia quello che intendi…
Per il resto nonostante ci ho dedicato tempo non sono riuscito a capire molto .
Forse il riferimento al Grado della Curva G3 , la sequenza del numero dei nodi è superiore forse al grado della curva…
Ciao e grazie dell aiuto.
Claudio, quello che ti spiega Fabio e’ senza dubbio molto interessante e utile, anzi indispensabile, per poter disegnare buone curve.
Ma ho l’impressione, forse sbagliata … , che tu non abbia ancora ben presente come sono definite le curve utilizzate da Rhino.
E senza capire i concetti di base e’ molto piu’ difficile riuscire a ragionare, ad esempio, sulle curvature.
Consiglierei di capire come prima cosa come ‘sono fatte’ queste curve.
Ad esempio … forse ci avevamo gia’ accennato … da questo testo: Essential Mathematics for Computational Design | Food4Rhino
Ma ci sono molte altre fonti di informazione a riguardo … e Grasshopper, data la facilita’ con cui puoi cambiare i valori e vedere subito l’effetto, potrebbe essere secondo me un utile strumento di sperimentazione.
@Claudio3 cerco di aumentare un pochino il morale,
che in queste situazioni potrebbe non essere al top.
ovviamente tutta la documentazione e nozioni teoriche che ti possono condividere
non possono mai sostituire in primis un precorso di studio scolastico specifico
per poi iniziare un corso prima base e poi nel caso anche master in Rhino
se così non fosse ci sarebbe una sola spiegazione, che tu saresti un genio e gli altri no
per quanto superficialmente potrebbe sembrare semplice capire le curve le loro definizioni ecc
oltre ad essere essenziale come appunto detto per avere buone curve e quindi buoni oggetti
e per tale motivo bisognerebbe conoscerli dall’inizio, non per questo vuol dire che sono facili
lo si potrebbe chiamare il paradosso di Rhino
quindi conservati tutte le documentazioni e fai tesoro di tutti i suggerimenti che ti vengono dati,
ma vai anche molto piano ad ampliare l’argomento che sono tutti collegati, finisce che parti con
una domanda per capire una determinata cosa e finisci per arrivare a una cosa molto più grande
quando si fa un corso (come quando si studia) si parte con le prime nozioni poi vengono fatti
e compararti esempi diversi per far comprendere differenze e risultati con un prof che guida
spiega (per lo meno si spera bene) e nel caso ripete o mostra esempi in modo diverso per
lo scopo, cosa che ovviamente qui non succede, finisce che ti ritrovi con migliaia di pagine da
sfogliare centinaia di suggerimenti da vagliare che invece di farti bene ti affossano ancora più
mentre in un percorso ben delineato ogni cosa anche se complessa viene al momento giusto.
non cercare di affrettare troppo le cose, che anche per la cosa più banale la mente ha bisogno
del suo tempo per assimilarla pienamente, senza il quale non puoi poi andare allo step dopo.
Grazie , ovviamente non si puo apprendere un argomento cosi vasto in poco tempo .
Se non fosse complesso penso che non sarebbe nemmeno interessante .
Si ne ho stampate gia parecchie , ma penso che ripartò per mia soddisfazione personale comunque rispolverando la matematica di queste cose , sono curioso di migliorare ma come ho sempre detto non cè fretta , non ho vincoli di tempo, dalla mia ho sicuramente la forza che quando inizio un percorso proseguo e ogni errore è un punto per migliorare una volta compreso.