eeee infatti come dicono, ci siamo dentro ormai. . .
io stavolta arrivo in ritardo quindi già con consigli dati,
e sopratutto, dopo che ha parlato Paolo non posso esprimermi
infatti non posso che confermare, sia per la finestra che lampada erano da fare
@David è vero che nei primi render sei stato messo (come dire) sotto torchio
però, è più che evidente, che la differenza ormai si vede già ad ogni partenza,
ogni nuovo post, parti sempre avvantaggiato rispetto al primo post precedente.
(come giustamente che sia) compimenti in generale per l’evoluzione fatta
Molto gentile Salvio.
Sono tutti test, mi servono per imparare a dosare la luce, l’elemento che fa la differenza in ogni render, ancor prima della modellazione della scena e della composizione. Nei primi render non sapevo da dove partire, brancolavo nel buio.
La finestra:
il vetro riflette e rifrange tutta quella luce diretta e, per forza di cose, viene restituita una immagine di un vetro biancastro. Sarebbe inconcepibile poter vedere al di là uno sfondo nitido (al massimo potrei inserire uno sfondo di cielo, tutto blu, e mi toglierei il pensiero). Ho dato un accenno di paesaggio, come dicevo…
Con la luce volumetrica viene così, c’è poco da fare (render fatti non da me):
Domanda:
Vedo che il vetro della finestra sembra “sabbiato” o opaco, … in realtà sembra solo che aggiunga una sfumatura di bianco sopra allo sfondo.
Non è che è colpa della luce volumetrica, che è presente anche fuori dalla finestra? … non è che è proprio tutta l’aria fuori ad essere illuminata e ad aggiungere quella patina chiara sopra lo sfondo esterno?
(solo che essendo molto più profonda (in Z schermo) dell’interno, l’esterno visibile nella finestra risulta molto più chiaro…)
Sarei curioso di vedere uno sfondo completamente nero e senza il vetro… cosa succede?
Mi viene da pensare: le luci volumetriche sono, nella realtà, dovute a polvere/umidità, o è semplicemente una proprietà dell’aria?
Io penserei sia la prima casistica, ma non mi sono informato.
Potrebbe essere utile un controllo per specificare quali volumi possono ospitare l’effetto volumetrico, e quali no.
Se ci fosse l’opzione, io imposterei indoor con luci volumetriche, e fuori aria pulita e trasparente…
Scusate il text wall, magari mi sbaglio in tutto.
È un dettaglio piccolissimo, render stupendi!
Ottime osservazioni.
Ho una luce che inonda tutto, soprattutto all’esterno della scena (difatti mi sovraespone l’immagine dello sfondo al di fuori della finestra). Se abbasso l’esposizione perdo il bagliore del fascio luminoso interno: un bel casino.
Ho trovato un compromesso.
È parecchio complicato dosare la luce agendo su almeno una decina di parametri diversi (infatti ho suggerito a quelli di Vray di rendere più facile l’implementazione dei fasci di luce; mi hanno risposto che ci lavoreranno… speriamo!).
Sto modificando ancora i parametri: mi è uscito un render un tantino più luminoso e meno cupo. Poi lo posterò.
Il vetro non è sabbiato, ho controllato: è trasparente. È la luce che, colpendo il vetro, lo rende biancastro; devo indagare meglio.
Questa versione è stata elaborata con una mappa HDRI.
Non so perché, ma secondo me Vray dà il meglio di sé con queste mappe anziché con la “Vray sun” (quella di sopra).
Voi cosa ne dite?
Sì, in generale con l’HDRI rende meglio perché dà una luce diffusa più completa, però perde la luce volumetrica. Personalmente, a meno che non ci sia l’esigenza di effetti speciali, preferisco quest’ultima con l’HDRI. E’ molto più naturale e viva.
Considera che mi interessa fare render più di taglio artistico; non mi interessa il render freddo, impersonale, da catalogo patinato, per intenderci.
Per questo mi ostino sulla resa della luce, sul raggio di sole visibile, sul pulviscolo che rende l’ambiente un pochetto più “grezzo” e reale.
Sto sperimentando…
Una coltre di nebbia che copra tutto sarebbe l’ideale, mi risparmierei tanti di quei problemi…
Beh, se vuoi fare qualcosa di artistico , anche i soggetti devono esprimere qualcosa. Un quadro deve trasmettere un messaggio, un’emozione. Non credo basti che in una scena si modifichi l’effetto della luce, pulviscolo, ecc.
Deve esserci una regia, perché deve trasmettere qualcosa, deve parlare.
Diciamo che è un gradino in più, dopo aver acquisito la tecnica ora va pensato al messaggio, alla storia da trasmettere, allora sì che si può trattare di arte.
