Per appassionati di render (Vray)

Siete delle iene travestite da rinoceronti.
Ha ragione Massimo, fumo dal cervello. :see_no_evil::disappointed_relieved::exploding_head:
Colpa vostra: togli il fog, metti il fog, metti il dof, togli il dof, di più, di meno… siete perfidi. :snake::grin:

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Ragazzi, dopo diversi mesi di assenza, rieccomi qua a condividere con voi qualche nuova immagine.

Ho cercato di focalizzare la mia attenzione sullo studio e sulla resa della luce con Vray, in un render nuovo (il primo) e riproponendone uno “vecchio” ma conferendogli una illuminazione più convincente e realistica.
(niente Photoshop, ho fatto tutto all’interno di Vray… luce volumetrica, effetti di bloom/glare, contrasto, saturazione e nitidezza). :sweat_smile: :wink:


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Ciao David, ti dico la mia.
I primi 2 rendering sono ottimi (unico dettaglio il cagnolino rosso ha un materiale non comprensibile e quindi poco realistico).
La stanza assolata invece non mi piace, è poco contrastata, quasi sbiadita.

Ciao David.
Anche io, da profano, trovo davvero molto belli i primi due, bravissimo! :heart_eyes:

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Il problema dell’ultimo render è questo: simulare i fasci di luce che attraversano la stanza, cui avviene in interni, per così dire, polverosi (apri il file con Photoshop; i visualizzatori di immagini spesse volte impastano i colori e rendono tutto più sfuocato). Se aumento il contrasto perderei quell’effetto. Quindi, devo mettere in atto un certo compromesso…

Il cagnolino rosso è in “foam”, una specie di schiuma…

Forse c’è una “sovraesposizione”, non ricordo se c’è un settaggio a tal proposito in Vray

Indipendentemente dalle considerazioni sul render, forse un maggior contrasto luce/ombra darebbe, a mio avviso, una visione più realistica.
Sempre che Vray permetta.

Beh, è chiaro che passando il file in Photoshop, con qualche aggiustamento, si può migliorare l’immagine. Ma tieni conto che Vray applica una patina per simulare il flusso luminoso visibile, quindi, se la si fa scomparire, tanto vale non applicarla proprio e tutto apparirebbe ben contrastato e più nitido.

Credo pure che, al di là delle capacità dell’utente, Vray debba migliorare questo aspetto all’interno del suo software.
Se posso aggiungere: ho aperto il file in Photoshop e non mi sembra malaccio come risultato… ho eseguito decine di prove, agendo su ogni parametro possibile e immaginabile…

Io ho provato a dargli appena un pò di aggiustatina secondo mia interpretazione (solo un pò di attenuazione e aggiunta di un minimo contrasto sempre cercando di mantenere l’effetto della luce gialla con pulviscolo in sospensione).

Esattamente, Lucio, l’ho fatto anch’io. Difatti si è perso un po’ di fascio luminoso… il compromesso di cui parlavo prima.
L’immagine è più contrastata, di contro si perde un po’ di illuminazione globale (gialla)… però potrebbe andare bene, mi piace. Sei d’accordo con me?

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Si, concordo, purtroppo le zone d’ombra (tipo sotto la poltrona, dietro la tenda…) hanno necessità di un pò di contrasto (nel mio caso ho lavorato più sulla gamma correction e sulla tonalità blu) per staccare quel poco da far prendere profondità all’immagine.
Altrimenti ti si appiattisce e diventa fasulla.
C’è quel raggio di luce giallo che arriva dalla finestra che deve rimanere leggermente staccato dal resto dell’illuminazione e la cosa è difficile da gestire.
Comunque l’effetto piace anche a me, non credo riuscirei a fare una composizione del genere (tirerei testate prima contro il muro… :grimacing: ).

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Infatti è molto difficile poter gestire tutto, anche con Photoshop: aggiusti una cosa e ne guasti un’altra.
Mi dispiace aver cancellato le prove, ne avrò eseguite almeno una quarantina, tutte diverse, di temperatura colore, contrasto, nitidezza… c’è da impazzire! Cmq sei stato bravo a comprendere le intenzioni del mio render: hai corretto qualcosa senza stravolgere l’immagine di partenza.

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Qualche affinamento con Photoshop (luminosità, maschera di contrasto, vividezza e saturazione):

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Mi dispiace David ma trovo migliore il settaggio usato da Lucio poco più sopra.
Con il sole diretto così, i contrasti dovrebbero essere più forti.

Io la interpreto così.

Io apro la mia immagine con Photoshop con un monitor ben calibrato di intensità luminosa e colori, la resa è convincente (almeno ai miei occhi).

Ho definito il problema dell’utilizzo della “fog environment” con quelli della Chaos (Vray).
Mi hanno spiegato che quando un fascio di luce (con una certa temperatura colore) entra in un ambiente interno, diffonde una global illumination nell’ambiente e, a meno di non trovarci in un laboratorio di produzione di microchip, l’interno risulta più o meno polveroso, tale da evidenziare, per effetto della luce, una sorta di patina, di pulviscolo in sospensione che tenderà a smorzare i colori, il contrasto, la nitidezza, ecc.
La luce acquista un suo corpo, come se diventasse materica.
Il motore di render ricrea, per quanto possibile, questa condizione. Se aumentassi nitidezza e contrasti, il fascio luminoso tenderebbe a sparire, inficiando il risultato che vorrei ottenere: una stanza permeata di fasci di luce ben visibili, che non sia la solita immagine patinata da catalogo.

Secondo me a te non piace un’immagine con questo tipo di effetto, a prescindere dal risultato. Io, al contrario, la trovo più “artistica”, naturale, e personale. :wink:

Hai cambiato temperatura colore della luce: colori freddi ma fasci di luce caldi. Una contraddizione! Hai aumentato contrasti a dismisura e, difatti, come spiegavo poc’anzi, hai fatto sì che si perdesse il senso di ciò che avrei voluto rappresentare.

Certo, siamo nell’ambito dell’opinione personale :wink:, ma confronta l’immagine con quelle di Lucio e di Leo, personalmente le trovo più naturali, perchè la patina del raggio di sole non investe tutta l’immagine ma solo la zona del fascio di luce. Nella realtà, quando un fascio di luce entra dalla finestra, la stanza non si inonda di luce, e a meno che non ci sia nebbia non sbiadisce tutto il resto. Nella fotografia la tua immagine si chiamerebbe “sovraesposta”. :slightly_smiling_face:

Ho capito cosa vuoi dire, ma tieni conto che in questa stanza ci sono due apertura, una in fondo, visibile, e una “nascosta” (puoi rendertene conto dalla luce riflessa sul tavolino). In parole povere, tutta la stanza è inondata di luce. Il punto di vista dell’osservatore sta dentro i fasci di luce e, di conseguenza, ci vede attraverso restituendo un’immagine nebulosa.

Sì certo.
Ma il tuo, più che un render realistico diventa un quadro, un’opera d’arte.